Premio Racconti per Corti 2012 “Aldilà della siepe” di Romano Camillò
Categoria: Premio Racconti per Corti 2012C’era qualcosa aldilà della siepe.
Era una presenza ingombrante, o addirittura più d’una.
Ne stava avvertendo i movimenti, pareva quasi danzassero muovendosi a tempo, sfruttando il fruscio delle foglie mosse dal vento.
Chi c’era la dietro? Cosa volevano da lui?
Beh.. per il momento non gli interessava molto.
Qualunque cosa fosse e qualunque fosse stata la sua natura, ciò che risiedeva dietro la siepe lo stava osservando. E lui stava facendo lo stesso.
Si stavano osservando a vicenda; non provava né paura né spavento, solo curiosità.
Il silenzio fu rotto improvvisamente dal fruscio del vento, che facendo sbattere le piante agli alberi, simulava un suono simile a quello di passi.
O forse erano proprio passi..
I rumori presero a intensificarsi e in proporzione a questi lo spazio gli pareva ridursi.
Sapeva, che fino a quel momento, si era lasciato trasportare da qualche pensiero, da una sorta di illusione un po’ folle che credeva esistente solo nella sua mente.
Piu i minuti passavano, piu le figure intorno a lui prendevano forma e gli apparivano reali, quasi tangibili.
Cercò di razionalizzare la situazione, ed iniziò a credere, che forse stava impazzendo ed era in preda a qualche allucinazione.
Però era anche vero che ogni volta che vedeva qualche ombra muoversi, c’era qualche rumore ad accompagnarla; e ciò contribuiva a creare confusione nella sua mente.
“Chi siete?!.. Cosa volete da me??” gridò d’impulso.
…silenzio…
Non era spaventato ma si sentiva osservato e giudicato da queste figure e ciò lo infastidiva, anche se non ne comprendeva il motivo.
Erano passati 20 minuti, ed ormai era quasi totalmente convinto che aldilà della siepe esistesse un mondo da lui finora ignorato.
Avrebbe voluto verificare, oltrepassando il varco visivo, per darsi una risposta.
Ma non ne trovava il coraggio,
E intanto continuavano a sovrapporsi strani rumori e losche figure…
Il vento iniziò a farsi più insistente e le ombre presero a muoversi in maniera sempre più animata.
Era giunto il momento di agire.
“fatevi vedere!.. venite fuori!!”
E nello stesso istante in cui pronunciò queste parole, il soffio di vento si fece ancora più insistente, più aggressivo.
E dopo questo breve scossone, le ombre ed i rumori si fermarono tutto a un tratto.
Ed oltre ad un surreale silenzio, lo scossone fece cedere qualche arbusto, cosicché nel centro esatto della siepe, adesso si era venuto a creare una sorta di varco.
Non ci mise molto a notarlo e adesso la curiosità superava di gran lunga la paura.
C’era qualcosa aldilà della siepe, ed ormai il giovane aveva scartato ogni possibilità logica e razionale.
“ok, se è cosi che vuoi, entro io!”
Prese coraggio e si avvicinò al varco, e lo fece con una sicurezza che mai prima di allora aveva avuto nella vita.
E senza più pensare fece un passo, e poi un altro. Si ritrovò a doversi accucciare per proseguire; si inginocchio ma ancora non riusciva a vedere oltre, allora si spinse avanti carponi.
Il vento tornò a soffiare. O forse no, ma le piante ripresero a muoversi.
Continuò, sinistra-destra. E ad ogni movimento sentiva smuoversi qualcosa.
Si fermò, ed i rumori si interruppero con il suo movimento.
Ormai vedeva dove sbucavano i cespugli.. Si lanciò in avanti dandosi tutta la spinta possibile…..
….Ci fu un boato incredibile…,
E proprio in quel momento vide nuovamente, di sfuggita, le ombre che passavano oltre la siepe, dal lato da cui lui era appena giunto.
Finalmente, era dall’altra parte della siepe, si guardò intorno ma sapeva che adesso non vi avrebbe piu trovato niente. Non li, non ora.
Ma sorrise, era felice e sentiva delle nuove energie in se, e aveva dato dimostrazione a se stesso di possedere delle doti che ignorava.
E soprattutto, scopri, che dall’altra parte della siepe qualcosa esisteva, e che sarebbe rimasto sempre dall’altro lato a giocare con lui