Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2012 “Fortuna” di Corrado Gualtieri

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2012

– Favorisca i documenti per favore.

Il signor Giovanni tirò fuori il tesserino d’identità dal taschino della giacca. Lo teneva a portata di mano perché negli ultimi tempi sempre più spesso lo doveva mostrare. Da quando aveva smesso di tingersi i capelli non passava giorno che non lo fermassero per controlli.

– Ah, li ha compiuti proprio  oggi 68 anni. Ci scusi, siamo stati troppo tempestivi, ha ancora 10 giorni per lasciare la città.

– Non è colpa vostra, evidentemente sono io che non me li porto troppo bene.

– Ancora un po’ di pazienza, fra qualche giorno, quando avrà raggiunto il suo villaggio, nessuno le chiederà più nulla. Questo è sicuro.

– Di sicuro c’è solo che il 27/5/2029, esattamente fra cinque anni, sarò morto”, pensava il signor Giovanni mentre salutava i poliziotti. Il BetterLifePass, ormai conosciuto come BLP, il microchip che gli avevano sparato in vena all’ospedale, era programmato per dargli la morte in un momento qualsiasi dei prossimi cinque anni.

Non aveva molta voglia di tornare a casa. Sapeva che ad attenderlo c’erano tutti, figli, nuore e nipoti, tutti a far finta di essere, almeno in quell’occasione, una famiglia unita.

Mancava solo sua moglie, erano ormai sei mesi che se n’era andata. Broncopolmonite fulminante. Una delle poche morti naturali avvenute in città nell’ultimo anno.

Avrebbe preferito restare solo quel giorno, ma sapeva che non era possibile, che non avrebbe avuto il coraggio di mandare via tutti.

Ripensava alla legge per il controllo demografico, un provvedimento che, lo dicevano tutti, era indispensabile per la sopravvivenza del pianeta. La morte programmata e la sterilizzazione delle donne del Terzo Mondo alla nascita del primo figlio parevano l’unica soluzione possibile per risolvere in modo drastico e definitivo il problema del sovraffollamento della terra. La legge sulla morte programmata nei paesi occidentali aveva anche risolto il problema dei conti previdenziali, consentendo di garantire un elevato tenore  di vita ai pensionati. E poi quel minuscolo chip che si ritrovava in corpo lo inquietava,  ma insieme lo affascinava. Era la più completa realizzazione del concetto d’uguaglianza: tutti gli uomini davanti a quell’aggeggio  erano uguali. Non era forse vero che il governatore di Francia era morto appena due mesi dopo il compimento dei fatidici 68 anni? Vivere un minuto o cinque anni  dipendeva solo dalla fortuna.

Immerso nei suoi pensieri si ritrovò davanti a casa. Si arrestò per un istante, quasi a prepararsi all’incontro con i famigliari. Poi entrò. I bambini corsero allegri incontro al nonno. Amavano quell’omone che si perdeva nei loro giochi dimenticandosi dell’orologio.

Lui li salutò tutti e poi prese in braccio Andrea, il più piccolo dei nipoti, undici mesi. Il papà stava pensando di cambiarlo, non gli piaceva più di tanto. “Non ha niente di brillante, non è particolarmente bello, né intelligente, non ride mai” diceva. “Se lo tengo, tutti i sacrifici che dovrò fare per crescerlo, educarlo, farlo studiare, non porteranno a niente. E io mi ritroverò un fallito in casa”.

Aveva ancora un mese di tempo per decidere.

Il signor Giovanni sapeva che non aveva alcuna possibilità di incidere sulla scelta di suo figlio. “Il tuo è un modo di ragionare antico, papà”, gli diceva sempre. “I tempi sono cambiati, non è più come una volta”. E allora lui si accontentava di tenere in braccio quel bambino e di goderselo finché poteva.

Più imbarazzati che tristi, si fecero avanti i figli. Si prova un certo disagio ad incontrare un uomo al quale è stato appena dato l’appuntamento con la morte.

– Per favore, evitate di farmi gli auguri di buon compleanno”.

– Dai papà, disse uno, sono lunghi cinque anni da passare. E pensa che bello trascorrerli all’Isola delle Vacanze “Morientes” . E’ finalmente giunto il momento di godertela. Quello che conta non è quanto si vive, ma come.

– Già, continuò l’altro,  ed essendo un categoria B potrai fare anche qualche bel viaggio, girare il mondo.

– Ragazzi, non mi sono mai mosso in vita mia e l’idea di trasferirmi non mi rallegra. Il mio mondo è questa città, questo quartiere, questa casa. Avrei voluto solo poter invecchiare serenamente con vostra madre, vedere gli amici, trascorrere le giornate giocando  a carte, curando il mio orto. Tutto ciò non sarà  possibile. Pazienza.

– Dai papà, non dire così. E’ vero, è tutto cambiato, ma non è detto che tutto cambi in peggio. Vedrai che bello, cinque anni in vacanza a fare quello che più ti piace.

– Lo spero Claudio, lo spero. Il guaio è che non sono mai stato troppo fortunato. Possono essere cinque anni come cinque minuti. Bisogna vedere quando si decide a saltare il BLP.

“Ora basta con queste tristezze. Andiamo a tavola che è pronto”.

“Sì, andiamo, che è meglio”.

Era rimasto solo. La festa era finita e la casa era sprofondata nel silenzio degli ultimi mesi. Non che sua moglie fosse una chiacchierona, ma con lei il silenzio non era mai stato così avvilente.

Si mise  in poltrona e aprì la lettera che gli avevano consegnato all’Assistenza. Poche righe, scritte in modo chiaro, in cui venivano illustrati i suoi ultimi cinque anni di vita. Massimo cinque anni.

 

Egregio Signore,

nonostante la sua figura professionale La inquadri nel profilo pensionistico Cat. “C”, in considerazione del fatto che sono  stati regolarmente pagati i contributi anche per la moglie Paola, deceduta, ha acquisito il diritto al trattamento pensionistico Cat. B

In data 30/5/2024 verrà trasferito nell’isola di “Morientes”, presso il  villaggio/pensione  “La miglior vita”,  dove permarrà fino all’avvenuto decesso. La sistemazione è prevista in un monolocale di mq.24, con terrazzino vista mare. La pensione completa è comprensiva delle bevande ai pasti.

Al primo di ogni mese verrà accreditato a suo nome l’importo di Euro 500,00  per le minute spese.

In considerazione della sua figura di vedovo, avrà altresì diritto mensilmente a n.2 trattamenti sessuali con prestatrici d’opera di professionalità e presenza fisica consona alla Sua qualifica di pensionato Cat.B.

Sono altresì previsti n.2 viaggi all’anno della durata di giorni 15 cadauno. La destinazione verrà concordata con il responsabile del villaggio e con gli altri pensionati.

All’avvenuto decesso, la salma verrà deposta nel cimitero dell’isola. I parenti avranno diritto ad una visita annuale.

Un libretto contenente informazioni dettagliate sulla sua permanenza all’isola, Le verrà consegnato al momento dell’arrivo al villaggio.

Si ricorda che ai sensi dell’art. 8 della Legge n.14 del 26/2/2020, è fatto divieto ai pensionati di lasciare i villaggi di destinazione senza la prevista autorizzazione.

Distinti saluti

 

                                                                                   Il  Direttore                 

                                                                          Dott. Claudio  Rinaldi

 

– Me la spasserò,   me la voglio godere veramente”, questo avrebbe voluto pensare.

Invece, con tutta la buona volontà, non riusciva a manifestare entusiasmo per ciò che gli stava accadendo.

Non era tanto il pensiero del BLP a intristirlo quanto l’idea che la sua vita stava cambiando contro la sua volontà e non poteva far niente per evitarlo.

– Benvenuti al villaggio “La miglior vita”. Qui si vive, si gioca, si scopa. E in culo tutto il resto.

E il boato che accompagnava il proclama.

Questo gli era rimasto impresso del trailer di presentazione che avevano proiettato all’Assistenza. E ogni volta che lo ricordava,  il signor Giovanni pregava che il BLP facesse immediatamente il suo dovere.

Non era quello il percorso di avvicinamento alla morte al quale si era preparato.

Chissà cosa ne avrebbe pensato sua moglie di quel casino, chissà se anche lei non avrebbe saputo resistere alle tentazioni. Non ce la vedeva proprio a impasticcarsi e a saltare addosso, vogliosa, a piacenti vecchietti.

Non che fosse stata una santa, quando era giovane aveva una grande sensualità e le piaceva fare sesso senza alcun pudore. Con il tempo però  si era spento quell’istinto selvaggio. “E’ banale”, diceva sempre, “ma ogni cosa ha il suo tempo”. E ora il suo tempo era finito.

–         E fra un po’ sarà finito anche il mio.

Era inutile, il pensiero del BLP non lo abbandonava.

– Eppure, pensava, la morte è sempre con noi, non me l’hanno sparata in vena l’altro giorno. Ci addormentiamo  e non sappiamo se al mattino ci saremo ancora. Per anni ce ne dimentichiamo e continuiamo a vivere come fossimo immortali.

Solo da bambino il pensiero della morte gli era stato così vicino.

– Dobbiamo tutti morire, si diceva allora chiuso nel bagno, anche Ercole e Maciste sono morti. E poi io forse sono come Superman, non morirò mai. E allora, sereno, ma non troppo, andavo a infilarmi nel lettone in mezzo a mamma e papà.

Anche adesso cercava di tranquillizzarsi in qualche modo.

– Basta con le tristezze, diceva, sono solo stanco, ho trascorso una giornata molto pesante. Sarà meglio che inizi a preparare i bagagli e poi me ne vada a letto. Domani andrà molto meglio, dopo una bella nottata di sonno, tutto sarà migliore”.

Erano le otto in punto quando suo figlio  entrò in casa.

–         Ciao papà, sei pronto? Dobbiamo correre in aeroporto.

–         Hei, dove sei?

Il Signor Giovanni non poteva rispondere.

Era sdraiato sul letto, immobile, con gli occhi spalancati, privi di vita.

Aveva proprio ragione, non era mai stato un uomo troppo fortunato.

 

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2 commenti »

  1. Racconto ben scritto. L’ipotesi di un mondo così programmato e codificato è abbastanza triste per non dire terrificante. Immagino che sia l’attuale realtà a suggerire un futuro così poco auspicabile. Comunque mi è piaciuto.

  2. Scusa il ritardo e grazie per il tuo giudizio. La prima versione del racconto risale a diversi anni fa, si vede che non sono molto ottimista.

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