Premio Racconti per Corti 2012 “Ricordati cosa hai promesso!” di Roberto Giorni
Categoria: Premio Racconti per Corti 2012Sonia e Patrick passeggiano mano nella mano in una strada di campagna e sorridono mentre osservano con aria soddisfatta il paesaggio intorno a loro. Si fermano, lei soffia sul viso del ragazzo come a voler spegnere delle candeline. Sonia si discosta un poco, ma Patrick si riavvicina baciandola sulla bocca per alcuni secondi. Fra qualche settimana a distanza di pochi giorni l’uno dall’altra, entrambi compiranno diciotto anni, intanto si divertono punzecchiandosi riguardo a chi sarà capace di organizzare la festa più memorabile.
Gli innamorati giungono ad una casa in fase di costruzione e vi entrano da quello che ha l’aria di esserne l’ingresso principale. I lavori pur essendo allo stato rustico sembrano eseguiti molto bene. I due si spostano allegri e curiosi da un vano all’altro facendo delle ipotesi su chi potrebbe essere il fortunato proprietario che andrà ad abitarvi una volta ultimata. Poi salgono una scalinata che li conduce al piano di sopra, ma rimangono di stucco appena si accorgono che disteso sul pavimento c’è un uomo brizzolato, cinquantenne forse più, ben vestito, la cui fronte appare molto tumefatta, così come una parte del viso. Lo osservano da vicino, sembra un tipo mai visto prima, purtroppo non da alcun segno di vita, potrebbe essere lì da più di una settimana. Sonia e Patrick tornano al piano di sotto con aria mesta e senza parlare escono dalla casa. Alcuni giorni dopo qualcuno ha dato l’allarme, le forze dell’ordine prendono i rilievi dentro la casa cantiere e gli addetti portano via la salma dell’uomo brizzolato.
Altrove, nel reparto maternità di un ospedale, Veronica tiene fra le braccia una neonata. La neo mamma ha diciannove anni, ha un aria pensierosa mentre ascolta i propri genitori che, da poco diventati nonni, vorrebbero potersi sentire felici. Essi ripetono a Veronica con tono grave uno dopo l’altra, una frase identica: “Ricordati cosa hai promesso!” Veronica risponde urlando che vuole essere lasciata in pace! Un flashback mostra Veronica che si tocca l’abbondante pancione mentre è seduta sul divano. I suoi genitori le chiedono con insistenza chi è il padre della bambina che lei aspetta. Veronica promette che lo svelerà soltanto un mese dopo la nascita della bimba. Un altro flashback ci porta nella casa in costruzione, laddove un uomo brizzolato, over cinquanta, ben vestito, parla rabbiosamente all’impaurita Veronica rimproverandola per non avere voluto abortire quando era ancora in tempo. L’uomo ha il terrore che Veronica dirà a tutti che lui è il vero padre della bimba che presto nascerà, quindi egli abbranca Veronica per le spalle strattonandola in maniera energica. Lei gli implora di smetterla, lui fa due passi indietro. Veronica si incammina verso un altro vano della casa cantiere, lui prova ad inseguirla, però nella foga inciampa in una pila di mattonelle che lo fanno stramazzare molto rovinosamente a terra, dove rimane immobile.