Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2012 “Pop corn” di Florio Panaiotti

Categoria: Premio Racconti per Corti 2012

Interno. Ora di cena. Fuori piove.
Davide e Anna attendono ospiti. Davide sembra preoccupato e Anna, mentre cucina, se ne accorge. Gli domanda del suo nuovo ufficio, dei colleghi, ma Davide reagisce abulicamente. Allora chiede notizie sull’ospite di quella cena. Si tratta di Giacomo, un vecchio amico di Davide che lavora come maestro di tennis a Roma, e che in questi giorni è in vacanza con la fidanzata. Davide torna in salotto con un recipiente di pop-corn, li fissa qualche attimo, poi si versa un Martini e si siede sulla poltrona.

Il campanello suona mentre Davide ha ancora in mano il bicchiere vuoto. Davide e Giacomo si salutano in maniera impacciata, le donne si baciano come fossero vecchie amiche. Quando gli uomini rimangono soli non riescono ad andare oltre a qualche frase di circostanza. Poi Giacomo, mangiando pop-corn, accenna ad un grosso progetto in corso, ma non spiega di cosa si tratti. Invece domanda a Davide come mai non stia toccando i pop-corn. Lui spiega che ha la pressione alta e per questo ha dovuto rinunciarci, come del resto a tante altre cose.

Durante la cena però il progetto viene a galla: Giacomo sta per rilevare un circolo di tennis tutto suo. Scende il gelo, perché si tratta proprio del sogno nel cassetto di Davide. Quando i due coniugi si ritrovano da soli in cucina, Anna prova a consolarlo, a spiegargli che aveva fatto tutto il possibile perché quel sogno diventasse realtà, ma Davide rimane con lo sguardo fisso nel vuoto.

Il resto della cena diventa agli occhi di Davide un solo grande monologo di Giacomo, che spazia dal tennis alla cucina, dai viaggi alle nozioni scientifiche. Anna sembra divertirsi e Denise, la fidanzata di Giacomo, pare adorarlo. Nel frattempo Davide si è scolato un bel po’ di vino rosso. Quando Anna sparisce in cucina e Giacomo va in cerca del bagno, Denise e Davide rimangono soli. In quel momento Davide si accorge di quanto lei sia carina. Ne guarda le forme, ne odora il profumo. Improvvisamente la desidera. Si avvicina, e dopo qualche battuta finisce per toccarle il collo. Lei si alza dalla poltrona, imbarazzata. Lui chiede scusa, poi fugge verso la cucina urtando il recipiente dei pop-corn, che ondeggia e sputa fuori qualche fiocco. Sulla porta incrocia Anna, che non si accorge di niente.

Seduto al tavolo di cucina, Davide sente Anna che gli chiede di portare vino dolce e fette di torta. Vedendone cadere qualche goccia sul tavolo, Davide associa il colore giallognolo del vino ad una bottiglia di candeggina per le pulizie. Prende quella bottiglia dal ripostiglio, poi va a spiare dalla porta di cucina cosa stanno facendo gli altri. Vede Giacomo che mima nell’aria un rovescio, vede Denise e Anna compiaciute, allora torna al tavolo e punta il beccuccio della bottiglia verso uno dei bicchieri, esita, poi la voce di Anna dal salotto lo scuote. Posa la bottiglia, prende i piattini con le fette di torta e torna dagli altri, ma una volta arrivato al tavolo gli gira la testa, e uno dei piatti cade a terra, rompendosi.

Ora in casa è tornato il silenzio, si sente solo la pioggia dall’esterno. Davide è sulla poltrona, Anna esce dalla cucina e annuncia che finirà di mettere a posto l’indomani, poi se ne va in camera. Si ferma un attimo a guardarlo, poi riprende a camminare. Una volta solo, Davide nota il recipiente dei pop-corn, ancora quasi pieno. Vi si avvicina, fissa i piccoli fiocchi di mais, poi prende quei pochi caduti sul pavimento, li riunisce e li mette con gli altri.

Fuori non fa freddo, e la pioggia non è insistente. Davide prende una sdraio e la apre sull’erba. Da lì si vede il cielo scuro della notte, ma la veranda non può proteggerlo dalla pioggia. Si distende sulla sdraio e si mette il recipiente sulla pancia. Le gocce di pioggia lo colpiscono. Davide rimane con gli occhi aperti, fissi verso il cielo, e inizia a mangiare i pop-corn, lentamente.

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