Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2012 “Il pesce più grosso” di Giorgio Michelangeli

Categoria: Premio Racconti per Corti 2012

Romolo è un ragazzo come tanti, in cerca di un lavoro. Una mattina si sveglia nel letto della sua camera condominiale e lo seguiamo mentre si prepara per una sorta di “prova d’ammissione”, non si capisce bene per cosa. Mentre scalda la colazione inizia a studiare un libro di economia ed è assai nervoso. Si prepara ed esce di casa alle 8 e 20 trovandosi, tra l’altro, le gomme della macchina bucate. Decide di andare in autobus.

Intanto, nella villetta di fronte, un altro ragazzo della stessa età di Romolo, Massimo, si sta svegliando nel suo letto. La scena è la medesima. Anche lui ha lo stesso libro di economia ma non sembra dargli molto peso e ci appare subito chiaro quanto la situazione economica alle sue spalle sia migliore rispetto a quella dell’altro. Massimo guarda la tv mentre mangia la colazione preparata dalla colf. Esce di casa con una ventina di minuti d’anticipo rispetto a Romolo. Sono le 8.

Arriva alla sua Bmw. Esce dal cancello e vede la Uno di quest’ultimo parcheggiata lì vicino, scende e gli buca le gomme, malefico. Poi riparte.

Li ritroviamo poi, uno alla volta, dinanzi ad un grande portone con citofono. Massimo suona e senza che dica niente gli aprono. Subito dopo arriva Romolo trafelato. Citofona e dopo qualche lungo istante aprono anche a lui.

Li ritroviamo ancora, stavolta seduti dentro una grande stanza dove sta per iniziare una sorta di prova. Entra la commissione. C’è un uomo sulla cinquantina a presiederla e da un cenno del capo che i due si fanno si capisce che Massimo ha stretto un qualche accordo segreto con lui. Romolo se ne accorge mentre gli altri candidati sembrano non notarlo. Nonostante tutto Romolo decide di proseguire lo stesso nella prova.

Passata quasi un’ora, i due stanno per consegnare. Massimo ha il foglio in bianco e ha passato il tempo a distrarsi, a scarabocchiare e a ridere, sicuro del risultato.

Entra un uomo distinto, elegante. Chiede al capo-commissione di uscire un attimo. Quest’ultimo sembra sorpreso nel ricevere quella visita. Nonostante tutto si alza ed esce. Quando rientra si capisce che l’accordo con Massimo è saltato. Massimo a questo punto cerca di attirare l’attenzione del capo-commissione ma questi gli fa capire che non se ne fa più niente. E’ un dialogo di sguardi e cenni. Gli occhi del capo-commissione sono infatti rivolti ad un altro ragazzo seduto a qualche posto di distanza da Romolo. Il ragazzo in questione ha l’espressione che Massimo aveva poco prima, è ben vestito ed è stravaccato sulla sedia a giocherellare con la penna. Massimo si guarda intorno come a voler gridare allo scandalo. E’ nervoso, allibito. Romolo si accorge degli sguardi tra il capo-commissione e il ragazzo ricco e ridacchia sapendo che il suo nemico sta condividendo il suo stesso destino.

La prova termina. Escono tutti tranne Massimo che cerca di attirare l’attenzione del capo-commissione con un ultimo gesto di richiamo. Questi però se ne va senza degnarlo di un saluto.

Quando Massimo esce e va alla macchina è una sorta di fantasma. Sta per partire ma si rende conto che qualcosa non va. Gli hanno bucato le gomme. Romolo è a distanza di sicurezza. Non visto, va via ridacchiando. Dissolvenza. Il ragazzo ricco, il terzo incomodo, ha vinto su entrambi. O forse no.

Vediamo il ragazzo ricco che si sveglia nel suo letto (nel lasso di tempo che potrebbe essere di alcuni giorni, o di mesi). Stessa scena iniziale. A lui portano la colazione su un vassoio, a letto. Accende la tv e parte il tg. Sullo schermo si vede la faccia del capo-commissione. La notizia che la giornalista sta leggendo parla di quest’uomo, il capo-commissione: era un truffatore che ha intascato i soldi di tutti promettendo il posto di lavoro e poi è fuggito all’estero facendo perdere le sue tracce. Il corto termina con la faccia del ragazzo ricco sbigottito davanti alla tv.

Appare la scritta: “Il pesce più grosso”.

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3 commenti »

  1. Ultimamente se ne sono sentiti di questi fattacci esperiti in danno di gente che aspirava a vincere un concorso od ottenere un posto di lavoro. Escludendo però il finale con i danni alle cose , devo dire che mi sono trovata personalmente a vivere realtà come quella della prova con candidati molto, molto raccomandati. Cosa che non era per niente piacevole. Nella vita, però, tutte le esperienze sono importanti e ci insegnano a metterci in gioco nei ruoli dei vincitori o dei perdenti.
    Devo dire che il racconto mi è piaciuto e l’ho trovato efficace nella sua sintetica esposizione.

  2. Molto divertente.

  3. idea molto carina e purtroppo attualissima 🙂

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