Premio Racconti per Corti 2012 “Risa o Muerte!” di Tamara Prandi
Categoria: Premio Racconti per Corti 2012Un UOMO COMUNE di mezza età, capelli brizzolati e una pancia importante, è seduto ad un tavolo insieme ad altri colleghi mentre tenta di infilarsi la cravatta rosa salmone dentro i pantaloni. Davanti ad un grafico in salita il CAPO gesticola soddisfatto. Ma l’uomo comune è annoiato. Si incanta sul ciuffo ribelle che fuoriesce dal fascio di capelli perfettamente pettinati sulla testa del capo. L’uomo comune storce la bocca in una smorfia. Il ciuffo si agita e l’uomo è costretto a portare la mano alla bocca per soffocare una sottile risata. Una COLLEGA seduta accanto a lui se ne accorge, ma l’uomo comune la rassicura, beve un sorso d’acqua dalla sua bottiglietta e torna serio. Però il ciuffo è sempre lì e rimbalza, balla, salta sulla testa di quel capo tanto rispettabile che l’uomo comune non può trattenersi e sibila e singhiozza per strozzare il riso. Il capo si zittisce, tutti lo guardano, l’uomo comune strizza gli occhi, si compre il volto con le mani ma non appena il capo apre la bocca e si sporge sul tavolo il ciuffo torna a saltellare e l’uomo comune scoppia in una fragorosa e infinita risata. L’uomo comune esce dalla sala, il viso dello stesso colore della cravatta. Il capo dichiara finita la riunione, tutti si alzano e la collega afferra per sbaglio la bottiglietta d’acqua dell’uomo comune.
L’uomo comune è su un bus affollatissimo, ride. Si piega perché gli addominali iniziano a fare male. una SIGNORA ANZIANA seduta accanto a lui gli lancia un’occhiataccia e l’uomo ride ancora di più senza potersi fermare.
Arrivato a casa la MOGLIE, bassa, vestita con una tuta sformata, dei guanti da cucina e una pancia più grossa di quella del marito lo accoglie urlando con un faccione rubicondo perchè il FIGLIO è ancora davanti alla tv. L’uomo si avvicina alla moglie e le scoppia a ridere in faccia. Moglie e figlio si guardano perplessi.
La collega è nella sala da bagno di un locale, si passa il rossetto sulle labbra. Una DONNA VOLGARE stretta in un abito succinto, entra con supponenza fino a sparire dietro la porta di un bagno. La collega viene attraversata da una scossa che la costringe a portare una mano alla bocca e trattenere una risata. E’ spaventata, non riesce a controllarsi. Apre la porta dietro la quale si trova la donna volgare che sta rispondendo ai suoi bisogni in piedi. La collega indietreggia, lacrime di riso e pianto le scivolano sulle guance.
La signora anziana si sdraia sotto le coperte. Il MARITO cerca di infilarsi i pantaloni del pigiama, ma un tremore alle mani causa qualche ovvia difficoltà a centrare il buco. Attratto da uno strano rumore, una sorta di sibilo, si gira verso la moglie che si sta contorcendo sotto le coperte.
La mattina seguente l’uomo comune raggiunge in cucina la famiglia seduta davanti alla tv. La risata sembra essersi assopita. Beve veloce un caffè, prende la sua borsa ed esce. I presentatori televisivi iniziano a ridere, e così anche quelli degli altri canali. Un telegiornale trasmette un servizio che si intitola “INFECTIOUS LAUGHT”, per strada è il caos, tutti, perfino un rapinatore costretto ad abbassare l’arma, vengono colpiti da scosse di riso fortissime.
La signora anziana e la collega sono nella sala d’attesa d’ospedale, i volti sfigurati dalla fatica. I MEDICI sono riuniti per trovare una profilassi quando ad uno di essi viene un’idea. Prende uno specchio e lo porta davanti a due pazienti. Uno inizia a ridere dell’altro, entrambi guardano la propria immagine riflessa fino a quando, incapaci di ridere di se stessi, smettono.
L’uomo comune torna a casa. La moglie e il figlio lo accolgono fingendo di ridere di lui. L’uomo perplesso si avvicina ad uno specchio, stiracchia un sorriso, poi si ferma. Moglie e figlio osservano trepidanti. Ma l’uomo esplode in una convulsa e irrefrenabile risata fino a soffocarsi. Cade a terra morto.
Al funerale una gigantografia dell’uomo comune impera sulla bara. La moglie piange stringendo un fazzoletto bianco. Il figlio è davanti alla foto. La sua bocca si contorce in quello che sembra l’inizio di un pianto ma sfocia poi in una fragorosa e catartica risata.
Notevole.
…e nel posto giusto!