Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2012 “Sotto la pioggia” di Maria Teresa Magliozzi

Categoria: Premio Racconti per Corti 2012

1998, esterno giorno.

Un uomo sulla cinquantina, brizzolato, e una ragazza esile sono nel traffico a bordo di un vecchio maggiolone bianco. Sta calando lentamente il crepuscolo ed una sottile pioggia settembrina.

 

CLAUDIO

Allora, ti è piaciuto il film? Un sorprendente Carrey, no?

VALENTINA

Si, mi è piaciuto il modo come a poco a poco prende coscienza dell’irrealtà del mondo in cui vive….

CLAUDIO

…e arriva a scontrarsi col Deus ex Machina: Christof! Ma si può far uscire la propria vita da binari prestabiliti? Me lo sono chiesto spesso.

VALENTINA

Vuoi forse dire che questo è il film della tua vita?

CLAUDIO

In un certo senso si.

VALENTINA

Attento! Quel ragazzo sta attraversando col rosso!

CLAUDIO

Questi ragazzi sono così incoscenti! Anche Valerio, col suo motorino, non mi fa stare affatto tranquillo!

VALENTINA

Non ha ancora messo la testa a posto, come suo padre?

CLAUDIO

E non la metterà mai, temo. Serena, invece…

VALENTINA

Ha quasi finito il Conservatorio, no?

CLAUDIO

Si, da quando Cecilia non c’è più è lei che manda avanti la famiglia…

VALENTINA

Ecco, siamo quasi arrivati. Puoi accostarti lì, prima di svoltare?

La macchina accosta in una tranquilla traversa alberata. C’è una schiarita. Claudio cambia tono di voce, leggermente tremante.

 

CLAUDIO

Valentina… le hai lette, le mie lettere?

VALENTINA

Le ho lette e rilette. Sono bellissime. Ma io non posso….

CLAUDIO

Accanto a te mi sento un altro uomo. Tu mi leggi dentro, mi incoraggio, mi fai tirare fuori quanto di meglio c’è in me, non come…

VALENTINA

Non come Cecilia?

CLAUDIO

Non come lei. L’ho amata, le sono stato accanto quando si è ammalata di sclerosi multipla…

VALENTINA

E poi lei ti ha lasciato per il tuo migliore amico.

Ma io non posso, Claudio.

Io ti ho amato quando tu non ti accorgevi di me, quando mi raccontavi con entusiasmo dei tuoi progetti, del tuo lavoro, dei tuoi sogni. Ti ho amato in silenzio perchè ero spaventata dall’intensità dei miei stessi sentimenti.

Per questo ho chiesto a Piero di allontanarmi da te trasferendomi in biblioteca: speravo di soffocare la mia passione.

Credevo di esserci riuscita…

E poi hanno cominciato ad arrivarmi le tue lettere.

CLAUDIO

Ti hanno spaventato?

VALENTINA

Per l’amore folle che c’è dentro. Perchè la realizzazione di un sogno tanto atteso può far paura. Perchè io non posso essere la tua donna, Claudio. Semplicemente non posso.

CLAUDIO

Perchè ho l’età di tuo padre?

Valentina non risponde. Guarda Claudio intensamente, si gira, mette la mano sulla maniglia, fa per aprire la portiera, poi si volta di scatto e bacia intensamente Claudio. Mormora:

VALENTINA

Addio, Claudio…

Poi si allontana a passi svelti sotto la pioggia, mentre il maggiolone resta a motore spento nella traversa, illuminato da un lampione.

 

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