Premio Racconti per Corti 2012 “Tre mesi” di Roberto Giorni
Categoria: Premio Racconti per Corti 2012Dall’esterno filtra luce in quantità ridotta, ma arriva Sandro che spalanca la porta e un attimo dopo crea grande luminosità alzando le potenti veneziane. C’era soltanto Elios nell’agenzia immobiliare, egli rimane seduto con la schiena ingobbita e la testa bassa, nel frattempo manovra lentamente una penna per completare un disegno. Sandro giunge a ridosso del distratto Elios, il quale sbadiglia e getta in terra alcune cartoline raffiguranti case in vendita. Elios accarezza un foglio, però Sandro glielo sottrae per osservarne il contenuto. Ci sono persone filiformi con il testone rotondo e bocca rivolta all’ingiù, inoltre c’è un giardino dove alcuni fiori circondano un albero stentato, senza foglie. Sandro inveisce contro Elios a cui ordina di concentrarsi sul lavoro, e di radersi quella barba esagerata. Elios accenna un debole sorriso e se ne va con andatura ciondolante. Nel frattempo Sandro minaccia Elios dichiarandolo prossimo al licenziamento.
Elios cammina con sguardo assente, quelli che transitano sul marciapiede si spostano per non entrarci in collisione. Elios prosegue a testa china infischiandosene di qualsiasi vetrina, egli osserva una fotografia che ritrae una bambina molto sorridente, quindi la avvicina ancor più ai propri occhi smuovendo a più riprese le palpebre. Il cellulare squilla, è una voce femminile che Elios conosce, lei doveva telefonargli due ore fa, lui va su di giri, lei trova di nuovo una scusa, gli dice che le dispiace e che sarà per la prossima settimana.
Sandro esce da un ascensore, si incammina distratto in un lungo corridoio. Nelle vicinanze si aggira una donna elegante che indossa un completo scuro, ha dei capelli lunghi raccolti sopra la testa che la fanno sembrare molto più alta di quanto non sia. Sandro si ferma di colpo, deglutisce, appare meno sicuro del solito. Lei è sua cugina Lorenza, gli ordina di parlare quanto prima possibile con Elios, accusato di importunarla non solo via telefono, pretendendo cose assurde. Secondo lei soltanto una ramanzina di Sandro potrebbe ricondurre Elios a più miti consigli. Sandro chiede maggiori spiegazioni, comunque Lorenza gli offre uno sguardo perentorio a cui aggiunge l’ennesima frase imperativa.
A pochi passi dalla vetrina di un bar, il cupo Elios intercetta uno sconosciuto e gli rivela di sentirsi a terra, l’ex moglie Lorenza ormai gli affida la figlia soltanto un giorno al mese, invece di uno alla settimana come stabilì il giudice.
Lorenza si accomoda al posto di guida, saluta sua madre, che seduta li davanti è impegnata a leggere una rivista. Lorenza guarda i sedili posteriori e va su tutte le furie appena si accorge che la piccola Giada non c’è.
Elios avverte una mano afferrrargli il giubbotto, si diffonde nell’aria una voce dolce che grida papà! Elios prontamente si volta, ora mostra uno sguardo meravigliato, i suoi occhi brillano raggianti, egli solleva la figlia Giada abbracciandola con intensità. Giada svela i piani della madre Lorenza, che fra due giorni, andrà a lavorare per tre mesi in Inghilterra portandosi via la bambina di sei anni. Elios con voce traballante chiede a Giada cosa ne pensa di un simile viaggio.
Dopo un attimo di silenzio, Giada per più volte dice che vuole rimanere tanto tempo con il babbo Elios, anche se è brutto con tutta quella barba! Il rinfrancato Elios intanto sorride.