Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2012 “Regalo d’amore” di Giorgio Patrignani

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2012

Prima metà anni ‘ 60: Campagna colline marchigiane.

Era tutto pronto, quel giorno, per quella piccola festa, per quei pochi anni di Lucia: Erano solo quattordici da festeggiare. Una festa con pocchissimi invitati: Il dolce era già sul tavolo, doveva passare solo la notte, quella maledetta notte. Fu proprio quella fredda notte di metà dicembre a segnare il destino della ragazza: Nonno Nicola che l’aveva presa con sè fin dalla nascita, per non abbandonarla all’ambiente freddo e triste dell’orfanotrofio, se ne andò in silenzio prima dell’alba, lasciando sola Lucia. E nel giorno della sua festa, Lucia perdeva l’unico affetto famigliare rimastogli,dopo che mamma Jole, dovette scegliere se salvarsi, o dare alla luce la bambina: Optò per la felice scelta di regalargli la vita. Più passano i giorni, più Lucia percepisce la sensazione di essere rimasta sola e abbandonata: Ma ancora come una provvidenza Divina, cerca di riempire quella casa, divenuta troppo grande per lei: E quando i giorni si riempivano sempre più di luce, e il vento sempre meno gelido, spazzava via gli ultimi resti dell’inverno, decise di occuparsi di lei Don Marco, il parroco del paese, visto che le due suore, sempre più anziane con il passare inesorabile degli anni, non potevano più occuparsi di lui come prima. Presto questa convivenza, riporta la serenità un pò perduta, a Lucia, ancor di più quando Don Marco ha la bellissima idea, per la ragazza, di invitare a vivere con loro Piero, per continuare gli studi nella cittadina più sotto. Fra Lucia e l’ospite si instaura subito un bellissimo rapporto di amicizia, che ben presto si trasformerà in passione, amore: Lucia per la prima volta nella vita prova l’esaltante e piacevole esperienza. Ma qualcosa di tragico deve ancora accadere alla ragazza: Nel bel mezzo della festa del suo dicianovesimo compleanno, Piero con i suoi amici strappa con violenza a Lucia, l’unico bene prezioso rimastogli: Il suo primo rapporto d’amore. Da quel triste giorno Lucia, non riuscirà ad amare in modo naturale e completo. In questa tragedia soffrirà assieme alla ragazza Francesco, conosciuto in negozio dove lavora Lucia: Nonostante tutto, volle a tutti i costi sposarla. Sarà poi il loro viaggio di nozze ad accendere la speranza di un gioioso futuro, quando in una affollata sala di un ristorante in Svizzera, Francesco riconosce in mezzo ad altra gente, un suo vecchio amico, divenuto nel tempo un bravo e famoso psicanalista. Ben presto il bravo medico prende in cura Lucia, e dopo aver studiato la mente della ragazza, trova per lei una dolce ed eficace terapia. Qualcuno deve riaccendere in Lucia la piacevole voglia di amare, ed a fare questo deve essere una persona molto dolce per lei, solo la persona che l’ama e l’amerà più di un’altra cosa: E quando in una notte di primavera, Francesco convince Lucia a fidarsi delle sue buone maniere, rimane solo l’inconsapevolezza ai felici amanti, di aver riconquistato la serenità tragicamente perduta. Lucia non si rende ancora conto di avere avuto un salutare incontro d’amore: Un mix di piacere, passione, amore riporta loro la piacevolezza di continuare a vivere la loro bellissima storia d’amore. Un piacevolissimo regalo d’amore, che sarà ricordato e festeggiato, nella magica e stellata notte di Natale, quando arriva fra loro Giovanni: Il loro vero e unico regalo d’amore.

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6 commenti »

  1. Diciamo che inizi col tragico ma poi recuperi, bello sto racconto, ho provato tenerezza per Lucia

  2. grazie Francesca per aver letto il mio racconto mi fa piacere che ti è piaciuto.

  3. Un racconto d’ambiente; un bel quadro dai toni sfumati che rimandano alle colline marchigiane. La storia di una donna che imparerà di nuovo ad amare. Un messaggio di speranza e di vita.

  4. Vicenda tragica che si conclude con un ‘regalo d’amore’.
    Un invito alla speranza: dopo il buio, torna la luce.
    Quasi sempre.

    Per la tua prossima esperienza, Giorgio, un solo consiglio: a meno che tu non scriva per un corto, non avere fretta di giungere al finale della storia.

    Prendi i tuoi personaggi per mano, cullali tra le braccia.
    Lasciati che ti conducano lungo il cammino delle loro esistenze.
    Ascoltali.
    A lungo. Con attenzione.
    Poi domanda loro chi sono, che cosa vogliono.
    Dove stanno andando.
    Fissa dentro ai loro occhi. Scava dentro ai loro cuori.
    Poi raccontaci.

    Dicci dei loro sospiri, ma fallo con le loro parole, e con i loro silenzi.
    Nello stesso modo, svelaci il colore dei loro sguardi, e delle loro anime.

    Con calma.
    Un poco per volta, un sorso dopo l’altro.

    Buona fortuna!…
    Nikki

  5. Grazie … sono contenta che ti sia piaciuto.. e quando guardo gli occhi cerulei della mia bambina che … al contrario di Valentina allevo da sola senza alcun incontro faatle…penso proprio che tu abbia ragione. I figli sono sempre e comunque un meraviglioso, ineguagliabile dono d’amore. Ciao

  6. E’ una bella storia che, come ha già detto Nikki, meriterebbe l’approfondimento dei personaggi. Ognuno di loro rappresenta un tassello da costruire, da modellare, in modo da condurre il lettore verso una storia complessa e articolata di sicuro interesse.

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