Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Racconti nella Rete 2009 “Le mele d’oro della valle dell’Adige” di Maria Salemi (sezione racconti per bambini)

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2009

Nella valle dell’Adige, in un grande castello vivevano un re ed una regina con due figlie bellissime, la prima si chiamava Doretta e l’altra Delizia.  Entrambe avevano capelli lunghissimi che raccoglievano in trecce, una era bionda e l’altra era rossa.  Le due principesse amavano fare lunghe cavalcate e quasi ogni giorno si recavano sulle rive del fiume Adige per bagnarsi nell’acqua fresca e trasparente.

Gli abitanti del luogo erano abituati a vederle passare e ne ammiravano tutti la bellezza e la grazia. Le due fanciulle oltre che belle erano anche gentili e generose e si fermavano spesso a parlare con i loro sudditi e prima di andare via lasciavano alle famiglie più povere qualche moneta in regalo, in cambio al castello arrivavano cesti colmi di frutta di stagione, calzature morbide e bellissime fatte da un artigiano del posto, vari oggetti intagliati nel legno, tra i quali spiccavano i flauti che loro amavano suonare e vesti deliziose ricamate dalle mogli dei contadini nei pomeriggi d’inverno.

Nel reame c’era molta serenità, di guerre erano anni che non se ne facevano e i contadini lavoravano la terra senza dover pagare tributi, tutta la ricchezza del reame infatti proveniva dalle miniere d’oro e d’argento che il re possedeva oltre le montagne. Un giorno mentre le due principesse si stavano bagnando nel fiume, passò un mago che rimase incantato ad ascoltare la loro voce melodiosa mentre cantando scioglievano le loro lunghe trecce.  S’invaghì all’istante della bella fanciulla bionda e saputo che era una principessa si travestì da mercante e il giorno seguente si presentò al castello per chiedere la sua mano, portando in regalo pregiatissime sete, oro, gioielli e pietre preziose.

Il re che amava le sue figliole e voleva che fossero felici, le convocò per dare la notizia che una di esse era stata chiesta in moglie e disse. ” Io sono piuttosto vecchio, è ora che prendiate marito, il nostro reame è grande e ad ognuna di voi toccherà una grande ricchezza”. Non parlò del falso principe ma disse che avrebbe organizzato una grande festa alla quale avrebbe invitato i migliori partiti di tutta la regione.  Al falso principe disse di presentarsi il giorno prestabilito. Il re voleva che fossero le due principesse a scegliere il loro sposo, senza nessuna imposizione. 

Doretta e Delizia furono prese da grande entusiasmo, avrebbero avuto ai loro piedi tutti i principi del reame e senza dubbio tra i tanti avrebbero incontrato il loro principe del cuore.  Si dette inizio ai preparativi e il giorno stabilito per la grande festa arrivò.  Le principesse indossarono i loro vestiti più belli e quando si presentarono nella sala del trono ci furono esclamazioni di meraviglia.

Nessuna delle due dette importanza ai favolosi regali che ognuno presentava ma sia l’una che l’altra, cercarono con lo sguardo tra tutti i pretendenti, due giovani aitanti, di bell’aspetto, che si erano distinti in vari tornei, amanti dell’arte e della musica e soprattutto di buon carattere, come il loro padre.  Le due giovani si erano informate presso i loro sudditi e le informazioni ricevute risultavano esatte ed allettanti.

Il falso principe si offese per non essere stato scelto e infuriato rivelò la sua indole, disse che avrebbe fatto un brutto sortilegio e Doretta per salvare il suo popolo, avrebbe dovuto cedere al mago e sposarlo, poi arrabbiatissimo se ne andò via. Il re per sdrammatizzare il tutto volle che i festeggiamenti continuassero ma al momento del banchetto, gli ospiti si accorsero che ogni cosa che toccavano diventava di pietra, il pane, le carni, la frutta, ogni cosa che fosse commestibile. Capirono che il mago voleva costringerli a cedere per fame.

La regina non si perse d’animo , fece chiamare una maga sua amica perchè facesse un controsortilegio.  Pensa e ripensa, la maga trovò una soluzione e disse: “Prendete tutto l’oro che possedete e appendetelo ai rami degli alberi del giardino, tenterò una magia urgente”!   Il re ordinò ai suoi fidi di eseguire gli ordini e così fecero, lavorarono fino a notte tarda, il giardino del castello sembrava illuminato dal sole, tanto era splendente, gli alberi sembravano carichi di globi d’oro.  Dalle torri del castello, Doretta e Delizia guardavano stupite.

A mezzanotte, guardando la Luna, la maga pronunciò una formula magica e d’improvviso la Luna sparì dietro le nuvole, tutto diventò d’ombra ma al suo riapparire, sugli alberi, al posto dell’oro, stavano appesi dei grossi frutti giallodorati e altri rossi con riflessi d’oro, rimasero tutti a guardare a bocca aperta. Dopo il primo stupore, qualcuno provò a toccarli e poi ad assaggiarli, notarono che erano silenziosi,dolci e succosi, per il momento avrebbero potuto nutrirsi di quei buoni frutti e nessuno sarebbe morto di fame, la magia aveva funzionato.  Nei giorni seguenti, la maga operò altre magie e ben presto tutto tornò alla normalità e del cattivo mago non si seppe più nulla. 

Qualche tempo dopo Doretta e Delizia si sposarono con grandi festeggiamenti e vissero felici e contente per lunghi anni.  A ricordo di quell’incantesimo, fecero crescere nei loro giardini, tanti alberi dai frutti dorati, alberi che ancora oggi vengono coltivati nelle campagne della valle dell’Adige e sui monti di tutta la regione. 

Per onorare le due principesse, alle mele, i frutti di questi alberi, venne dato il nome di “Golden Delicius” per ricordare le due belle e gentili fanciulle, Doretta, la bionda e Delizia, la rossa.

 

                                                                                         

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