Premio Racconti nella Rete 2011 “Concerto n. 2” di Concetto Scandurra
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2011Le dolci note di Chopin lo accompagnavano pietosamente verso la sua ultima notte.
Nella penombra amica dello studio, guardava pensoso la foto di lei poggiata sulla scrivania.
Aveva fermato l’immagine del suo corpo nudo, per ricordare un momento d’amore che aveva sancito il loro disperato addio.
Si sarebbero lasciati per sempre. Con un click della macchina fotografica, era stato fissato nel tempo il dolcissimo volto di Annalisa.
Le note del pianoforte, sempre più incalzanti, sgretolavano la sua anima disperata come le onde la scogliera e tra poco sarebbe crollato.
Coscientemente, aveva deciso che sarebbe andato via da questo mondo. Teneva tra le mani la foto della donna e sfiorava delicatamente i contorni del corpo che tante volte aveva accarezzato.
Era solo una bambolina di carta che lo avrebbe accompagnato nel suo viaggio, sarebbero volati insieme.
Meticolosamente aveva costruito, con piccole strisce ritagliate da una pagina di giornale, delle ali che avrebbe incollato alla sagoma della sua dolce amata.
La vita, imprevedibile come l’estrazione dei numeri di una lotteria, lo aveva posto dinanzi ad un bivio. Doveva scegliere lei o la propria moglie, fedele compagna della sua esistenza, ed il travaglio interiore era stato lunghissimo e devastante.
Quella notte, sotto il pallore algido di stelle lontanissime, ci sarebbe stata la conclusione finale.
Il freddo vento di un gelido Febbraio entrava dalla finestra aperta, trampolino di lancio del volo definitivo. Un attimo di annullamento totale e via, sarebbe scomparso tutto.
Nulla avrebbe avuto più senso, i figli i progetti fatti, i bei momenti trascorsi insieme, ogni cosa sarebbe diventata inesistente con la sola consapevolezza di agire nel più breve tempo possibile.
Era pronto per staccare la spina, per sempre, e trascorrere finalmente «la prima notte di quiete, una notte dove si dorme senza sogni ».
Intanto, in un crescendo inesorabile, le note impietose e struggenti del Concerto n. 2 di Chopin lo stavano conducendo verso la finestra.
Ecco che tra le mani stringe il piccolo angelo di carta che lo guarda estasiata.
Ecco che in un attimo breve come il rantolo della morte lui non ci sarà più.
Ecco che precipita inesorabilmente verso la strada, in un volo che non avrà mai fine.
Ecco che il piccolo angelo di carta, con le fattezze del suo amore impossibile, prende vita e diventa grande, sempre più grande finché, agitando le possenti ali, lo prende tra le braccia e lo riporta a casa, adagiandolo sul divano dello studio.
Poi gli sfiora le labbra con un bacio, quindi si avvia verso il suo nuovo mondo ultraterreno.
Ecco che adesso lui dorme sereno, nella sua prima notte di quiete popolata da dolci sogni.
Ecco il maligno trillo del telefono.
La voce di un amico pietosamente lo informa che Annalisa, il suo amore di carta, è morta poco prima investita da un auto guidata da un uomo ubriaco.
Il giorno dopo, la foto di Annalisa sarebbe stata su tutti i giornali con la notizia dell’ incidente.
Stava attraversando la strada per recarsi da lui.
Voleva salutarlo per l’ultima volta.
Le note di Chopin, inesorabili e dolcissime, vagano inquiete nell’aria.
non ci son ocommenti nell’aria…solo le note di Chopin 🙂