Premio Racconti per Corti 2011 “L’anello” di Massimiliano Govoni
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011Una donna è seduta in autobus fra altre persone. E’ preoccupata. Si guarda la mano sinistra. Tocca ripetutamente il dito anulare. Fissa punti imprecisati in basso e in alto. Sembra riflettere. Una signora le chiede se va tutto bene, lei accenna un sorriso amaro. All’improvviso si alza e si affretta a premere il pulsante della fermata.
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Due amiche camminano per un mercato all’aperto. Curiosano tra le merci esposte. Si fermano a osservare un abito sexy. Ridono. Una tira l’altra per un braccio. Avanzano fino a un ambulante che ha sul banco una montagna di guanti. Iniziano a provarli. Una delle due infila la mano sinistra in un guanto di lana; quando la estrae si ritrova all’anulare un solitario. E’ sorpresa, lo fa vedere all’amica. Scoppiano a ridere suscitando il malumore dell’ambulante. Corrono via.
Nei pressi di un bar rallentano. L’amica che ha trovato l’anello obbliga l’altra a fermarsi. A sedere presso i tavolini c’è solo un coppia di anziani. Spunta un cameriere. La ragazza che ha trovato l’anello lo fissa adorante. Comincia a sognare a occhi aperti.
La ragazza è seduta nel bar, le luci sono soffuse. Poco distanti ci sono i due anziani vestiti come un Re e la sua Regina. La ragazza indossa un abito da sera e sembra una principessa. Il cameriere, anche lui abbigliato in modo elegante, si avvicina con un vassoio dal coperchio lucente. Di fronte a lei si inchina, scoperchia il vassoio rivelando l’anello. La ragazza è raggiante. Il Re sorride mentre la Regina annuisce in modo garbato.
La ragazza allunga la mano per prendere l’anello, ma quando lo sta per sfiorare si blocca. Di colpo si fa seria. Dopo qualche istante ritrae la mano e sorride dolcemente al cameriere.
Il sogno termina. Sempre in strada, la ragazza che ha trovato l’anello parla all’amica; questa volta è seria.
-Non posso farlo,-dice.
Saluta. Sola si incammina di fretta. Ripercorre la strada verso il mercato. Quando arriva scorge da una certa distanza una donna che discute con l’ambulante. Non riesce a udire le parole, ma si comprende che la donna ha perso qualcosa e che l’ambulante le sta indicando di cercare nella montagna di guanti.
Lei si avvicina, sorride e le riconsegna l’anello. La donna, dopo un momento di incertezza, l’abbraccia.
Cosa ne dite del titolo? Si poteva fare di meglio? Qualche suggerimento?