Premio Racconti nella Rete 2011 “Il ragno Luigi” (sezione racconti per bambini) di Marilena Boccola
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2011Luigi era un bel ragnetto che se ne stava tutto il giorno sopra al suo albero di ciliegie a tessere la tela. Quando aveva finito di tessere la tela, si metteva comodo ed aspettava che qualche preda vi si impigliasse.
Un bel giorno, mentre sonnecchiava sulla sua amaca sentì un bzzz avvicinarsi e subito dopo una vocetta arrogante che diceva:
“Ma chi è che ha messo questa tela proprio qua in mezzo?”
“Sono stato io” rispose il ragno Luigi strofinandosi le zampette soddisfatto, mentre avanzava sul ramo di ciliegio.
“E ti sembra una buona idea?” continuò quella che si rivelò essere una grossa mosca antipatica “Liberami subito! Hai capito!?” continuò.
“Visto che sei così maleducata” disse avvicinandosi sempre più il ragno Luigi “ti mangerò in un sol boccone, senza pensarci due volte” e così fece.
Con la pancia piena tornò a sonnecchiare sulla sua amaca fino a quando il cielo iniziò a tingersi di rosa ed il sole a tramontare all’orizzonte. Fu proprio allora che il ragno sentì un lamento: “Aiuto! Aiuto!”. Una piccola ape era rimasta incollata alla tela.
“Cosa strilli mia cara? Il tuo destino è ormai segnato” le disse il ragno Luigi avvicinandosi.
“Ti prego, sono l’ape Pina, sii buono, liberami! Le mie sorelle mi stanno aspettando, ho con me due secchi pieni di nettare che devo portare all’alveare perché venga trasformato in miele”
“E tu cosa mi darai in cambio?”
“Ti prometto che domani ti porterò un vasetto del miglior miele e anche un po’ di pappa reale per rinforzarti e della propoli nel caso ti venisse mal di gola, ma ti prego abbi pietà di me…”
Un po’ perché aveva ancora la pancia piena, un po’ perché si era impietosito alle parole gentili della piccola ape, il ragno Luigi si avvicinò a grandi passi all’ape tremante e d’impeto… la liberò.
“Grazie, grazie!” gli disse l’ape Pina volando via mentre il ragno Luigi le urlava: “Ricorda la tua promessa!”
Ma cosa accadde? Una volta tornata a casa la piccola ape si dimenticò completamente della brutta avventura che aveva vissuto e anche della parola data al ragno.
Passarono i giorni e le settimane, ma Luigi sapeva che prima o poi l’ape Pina sarebbe ripassata da quelle parti e infatti, un bel giorno, verso sera, mentre se ne stava sotto alle fronde del suo bel albero di ciliegie, il ragno sentì avvicinarsi un ronzìo e siccome l’ape Pina era molto distratta, si impigliò ancora una volta nella ragnatela.
“Aiuto! Aiuto! Liberatemi!” gridò, mentre il ragno Luigi si avvicinava piano piano assaporando il piacere di una bella cenetta.
“Ma guarda chi si vede” le sussurrò
“Ragno Luigi, ti prego liberami! Le mie compagne mi stanno aspettando!”
“Questa scena non mi è nuova… Non ti sei dimenticata qualcosa per caso?”
“Hai ragione, ti avevo fatto una promessa… se mi libererai, stavolta non me ne dimenticherò”
“Perché dovrei fidarmi di te?” le chiese il ragno
“E’ vero, non merito nessuna fiducia… ma ora ho capito la lezione, ti porterò miele, pappa reale e propoli per tutta la vita se salverai la mia” disse singhiozzando la piccola ape disperata.
Ancora una volta il ragno Luigi, che in fondo aveva un cuore tenero, fu mosso a compassione e, di nuovo, la liberò.
“Bada bene” le gridò mentre Pina volava via “è l’ultima volta! Se non manterrai la parola data, alla prossima occasione ne pagherai le conseguenze!”. Ma la piccola ape aveva capito la lezione: gli impegni vanno mantenuti; e così il giorno dopo tornò dal ragno magnanimo carica dei doni promessi.
Interessante, educativo con la sua morale che può essere facilmente colta dai bambini.
bella, la leggerò subito alle mie nipotine e ti dirò l’effetto, a me è piaciuta, anche l’altra, semplice, lineare e con tanto di morale! Complimenti Marilena continua così con la tua fantasia
le tue favole sono piaciute! Il favorito è stato il ragno Luigi!