Premio Racconti nella Rete 2011 “The Cereal Killer” di Annalisa Mentana
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2011
Avete presente le scatole dei cereali per la prima colazione? Quelle scatole completamente tappezzate di consigli e suggerimenti sul “giusto apporto di calcio e magnesio per affrontare con vitalità tutta la giornata”, perché quei cereali contengono “tanti carboidrati e pochi grassi per aiutare il tuo bambino ad essere più concentrato a scuola, più dinamico nei giochi e a crescere forte e sano”?
..come vedete io le conosco bene, quelle scatole…
Ogni santa mattina mia madre prima di andare a scuola mi preparava un tazzone colmo di quei maledetti cereali senza sapore, mi schiaffava il cucchiaio in mano come fosse una pala e piazzava quella dannata scatola proprio lì, davanti a me, che già a stento riuscivo a sedermi a tavola come i grandi e dovevo mettere un cuscino super-imbottito sulla sedia. Quella mega scatolona messa lì davanti mi ostruiva completamente la visuale della tv mentre trasmettevano i miei cartoni animati preferiti…e così non mi restava altra scelta che iniziare a deglutire cucchiaiate di latte con i cereali mentre leggevo sillabando quelle promesse di “forza, vitalità e salute” che le scatole di cereali e mia madre mi propinavano ogni sacrosanta mattina della mia infanzia.
Li odiavo, quei cereali. E odiavo mia madre che mi costringeva a mangiarli tutti i giorni ripetendomi di continuo che con quei maledetti croccantini – così simili a quelli che mangiava il nostro cane – sarei diventato bello, forte e blablabla…mentre io avrei tanto preferito una di quelle merendine piene di cioccolato appiccicoso…
Dite che mi è servito a qualcosa mangiare da piccolo tutti quei cereali?? A un cazzo di niente mi è servito!!
Forte? Sano? Dinamico? Concentrato a scuola?
La scuola l’ho lasciata non appena ho potuto: mi trascinavo in classe più svogliato e scazzato che mai..e non riuscivo ad andare d’accordo con gli altri bambini..e del resto loro parlavano sempre di ‘sti cartoni animati che io non riuscivo mai a vedere…
In compenso ho un fisico che dire “asciutto” è dire poco…sono così secco che più di una volta – e lo so per certo – mi hanno preso per un fottuto tossico o uno con quelle malattie strane che ti consumano tutto fin quando non ti si vedono le ossa…CAPITE?? A ME TOSSICO, A ME MALATO??!!
Io, che con tutti quei cereali sarei dovuto diventare una specie di Bruce Willis – ma molto più intelligente – vengo preso per un maledetto tossico con tanto di benpensanti che scuotono la testa in segno un po’ di disapprovazione, un po’ di pietà per quel povero ragazzo che chissà quanto dispiacere per la mamma…
DISPIACERE ALLA MAMMA?? No, no miei cari..qui c’è un evidente errore…qui si confonde la vittima col carnefice e non va affatto bene!
È per questo motivo che stamattina ho deciso finalmente di vendicare anni di illusioni e promesse non mantenute, anni di merendine cioccolatose e cartoni animati ingiustamente negati.
Così, anziché prendere il solito cucchiaione, questa mattina ho deciso di impugnare uno di quei bei coltellacci comprati nelle televendite, me lo sono infilato sotto la giacca e sono andato dove ero sicuro che avrei incontrato la mia vittima: al supermercato.
Eccola lì indifesa, la mia vittima. Faccio attenzione che nessuno mi stia guardando..e inizio a colpire! UNO!DUE!TRE!QUATTRO COLPI!! Mi accanisco su di lei fin quando non la sbrandello tutta, facendo volare pezzetti in tutto il reparto e imbrattando il pavimento.
Giustizia ora è fatta.
Io sono l’assassino dei cereali, il Cereal Killer, ed il Cereal Killer ha ottenuto la sua vendetta, ed è felice…
Boh, ora mi trovo in questa stanzetta tutta bianca, e io pure sono vestito di bianco…e quei signori buoni mi hanno detto che non devo preoccuparmi di niente perché a me penseranno loro…
…Chissà a colazione che si mangia qui!?!
Simpatico!
: ) grazie! mi fa piacere ti sia piaciuto… ogni tanto forse un po’ di “leggerezza” è necessaria…
brava, anna! proprio carino… complimenti!
Bel delirio, mi ci voleva stamattina, giusto per “caricarmi” un po’ di più. Vado a cercare un coltello…
Comunque brava.
il comitato “pro cereali a colazione” mi odierà!! eheh
La progressione grottesca della mala educazione ed il suo fatale epilogo sono costruiti efficacemente senza cali di tensione. Complimenti
grazie davvero! : )
veramente delizioso
^^ grazie Martina!
Ogni “cereal killer” che si rispettti ha nel suo passato dei trascorsi che lo hanno segnato profondamente.
E questo è certamente il caso del “cereal killer” di questo racconto.
Pare di vederlo, mentre, con gli occhi iniettati di sangue, si aggira tra gli scaffali del supermercato.
Indossa guanti di pelle nera e tiene il bavero della giacca rialzato, mentre brandisce il coltello che gli procurerà l’agognata vendetta.
Alla faccia della vittima della sua ira.
Anzi, pardon, alla faccia… del suo carnefice.
E’ un racconto molto gradevole e divertente.
Nikki Simonetti
Gioacchino De Padova
Annalisa inaugura con questo simpatico e particolare plot letterario, un inedito genere: il Cereal triller. Il protagonista, dopo una accurata indagine, durata anni, scopre infine chi è il suo persecutore, chi gli ha rovinato la vita; può così finalmente consumare la sua vendetta. Mi ha sempre divertito il genere grottesco, soprattutto se venato di humor nero e con finale tragicomico come quello della nostra storia. Mi rammenta la classica ed immortale scena della scivolata sulla buccia di banana che suscita ilarità, ma allo stesso tempo, anche preoccupazione per le conseguenze che può riservare la caduta, capace insomma di farci sperimentare simultaneamente due diverse ed opposte sensazioni.
Gent.ma Annalisa. Come forse avrai notato ho scritto un secondo commento al tuo Cereal Killer. Il precedente era uno dei primi che facevo e rileggendolo, a distanza di qualche settimana, mi è sembrato obiettivamente striminzito; ecco il perchè di questo secondo passaggio. Ciao
Ma grazie caro Franco! Che dire…sono onorata di tanta attenzione e te ne sono grata insieme al mio amico Killer! ; )
Adesso mi metto di impegno per leggere e lasciare un degno commento al tuo racconto!
a presto!