Premio Racconti per Corti 2011 “Perchè non io?” di Roberta Cucini
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011IERI
Quindici amiche si ritrovavano ,ogni martedì sera, alle prove della corale :stanche,infreddolite ,ma felici di essere insieme .Donne tanto diverse ma tutte accumunate da una unica ,grande passione:la musica .La musica che consente di volare sopra le fatiche,la routine quotidiana,i problemi lavorativi e familiari.La musica che avvicina i cuori ,che amplifica le emozioni,che invita all’ascolto,che libera dai lacci e dalle maschere,che supera il tempo e le barriere .Quel gelido martedì di novembre mancava all’appello una di loro .La grave ragione che aveva impedito all’amica di essere presente aveva un nome preciso:cancro .Era inutile girarci intorno,anche perchè non vi sono sinonimi da poter utilizzare .
Da qualche tempo,in effetti,la donna accusava forti dolori al seno ma il medico curante l’aveva rassicurata e senza porsi troppi dubbi le aveva diagnosticato una mastoide ,fastidiosa ma curabile,prescrivendole una terapia ad hoc.Tuttavia ,nonostante avesse scrupolosamente seguito la terapia,non aveva percepito miglioramenti ed il dolore persisteva.Aveva così deciso di farsi visitare da uno specialista del seno e dopo aver effettuato alcuni accertamenti mirati le era stato diagnosticato un cancro al seno ormai in stato avanzato.Tra l’altro non si trattava di uno o più noduli ma di una forma particolare di tumore che aggredisce il tessuto in profondità.
Seguirono notti insonni con l’avida mano a cercare quel seno.
Da quel momento iniziava un lungo perido fatto di camici bianchi e di visite ,sino ad arrivare all’intervento eseguito da un bravissimo chirurgo genovese .Dalla camera di quell’ospedale la donna evadeva estasiandosi con la luminosità del cielo,il calore del sole e la bellezza delle montagne liguri che comparivano dalla finestra ed ubriacandosi con tanta musica che ogni giorno ascoltava in cuffia.Anche in quella terribile circostanza godeva della vita apprezzandola con tutti i sensi.Mai un brutto pensiero o la paura di nn farcela.E a chi le rivolgeva le classiche e stupide domande del tipo:”come ti senti?,hai paura ?,avresti mai pensato di ammalarti di cancro ?” Lei rispondeva con un’altra domanda :”PERCHE NON IO?” .Una prospettiva certamente insolita di considerare gli eventi tant’è che di solito sentiamo dire :”Perchè proprio io ?”,come se ci fossero dei predestinati alla salvezza. Il “PERCHE NON IO” cambia la prospettiva e spiazza l’interlocutore
OGGI
LA corale sta rientrando da uno dei più prestigiosi concorsi canori italiani.Tra i suoi componenti c’è anche LEI.Splendida,con i suoi occhiali coloratissimi ed eccentrici,con il suo ventaglio che usa per affrontare al meglio le caldane conseguenti ad una menopausa precoce indotta dalla chemioterapia,con i capelli cortissimi che dopo la chemio ha deciso di non allungare più.Il suo corpo,mutilato è stato ricostruito da un chirurgo estetico che con l’abilità di un restauratore le ha ridonato un seno bello come un’opera d’arte .E per far comprendere anche ai sordi che comunque un corpo mutilato non rende meno bella l’anima,si è fatta immortalere da un bravissimo fotografo insieme ad altre donne, mutilate al seno come Lei ,per realizzare un calendario messo in vendita dall’associazione che oggi presiede e che si occupa della prevenzione del tumore al seno,Donne belle da guardare e desiderose di essere guardate,Corpi da amare e da toccare,desiderosi di essere toccati
DOMANI
Un grande edificio nel verde dove LEI ed altre quattordici donne ,più stanche di ieri ma non meno desiderose di volare con la musica che supera il tempo e l’età,realizzeranno un sogno :una casa comune ove condividere la loro vita sino all’ultimo dei giorni in compagnia della musica. Sulla parete del salone,che dall’ampia vetrata guarda il verde dei prati e l’azzurro del cielo,un pentagramma musicale .Al posto delle note musicali figureranno lettere dell’ alfabeto che pronunciate di seguito daranno una frase di senso compiuto:”PErchè non io ?”.Un monito per qualunque visitatore della casa che varrà a ricordare che nessuno di noi ha garantita una imunità dal dolore.
Il dolore esiste e può esistere per ognuno di noi,senza eccezioni,ma è possibile riuscire a superarlo in un solo modo:godere della vita,inebriarsi di essa,anche delle più piccole cose,farsi invadere dalla vita sino a gonfiare come un palloncino e …….volare !
Trasmette il coraggio della protagonista – la sceneggiatura è viva e concreta
cronaca dura ma poetica di una guerra vinta per solo coraggio