Premio Racconti nella Rete 2025 “Incompresa” di Elena Porta
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2025“Scusa se ti ho fatto venire nell’altro parcheggio, ma se incontro Colombo lui lo sa che sono sposato”.
Un’ombra le attraversa il volto e non riesce a trattenere un’espressione infelice, uno stupore infondato, perché lei sa e ha ben presente il fatto che lui sia un uomo sposato.
Ha cercato di convincersi per ore e ore che non stava facendo nulla di male: aperitivo con un collega di lavoro.
Tralasciando il fatto che lui è sposato, tralasciando il fatto che si piacciono e tralasciando… tante cose. Ma ora che glielo dice lui così infligge un duro colpo all’aurea di innocenza che si era a stento costruita.
Dopo un po’ di tentativi andati a vuoto va a parcheggiare in un posteggio sotterraneo vicino alla stazione Centrale. Al parcheggio la bacia direttamente sulla bocca, voleva essere un bacio lungo e passionale, ma non c’è stato nulla di passionale né di lungo. Lei era irrigidita dal fatto di voler conservare la sua purezza così quel bacio si è tramutato in una serie di ragionati e bilanciati brevi bacetti elargiti solo per fare un piacere a lui. Non vedeva l’ora di uscire dalla macchina per vederci chiaro.
Salgono al settimo piano dell’hotel Gallia e il fatto che si entri da un hotel per raggiungere il bar non la tranquillizza. “Certo, devo fare solo quello che mi sento” pensa.
E avrebbe avuto tutto il diritto di dirgli anche questa mattina “scusa, ma non me la sento”.
Nel dare un’occhiata all’hotel lui le dice che è da 1000 euro a notte; questo sì che la tranquillizza.
[…]
Lei ha preso un Gallia’s Secret e lui un Seven Floor, era più buono il suo, magra consolazione.
Ne presero un altro di cui non ricorda i nomi, a riprova del fatto che iniziava già ad essere un po’ brilla.
Poi scesero in ascensore “posso salire?” chiede un uomo di mezza età con la valigia appresso. Certo, prego prego. Dice lui, il suo uomo.
Le piace stargli vicino ora, e prova gusto nello strusciarsi ed è leggermente eccitata, ora.
Ma ora, dunque, avrà speso sì o no 100 euro per farle fare un aperitivo in un posto super chic, le ha riservato un trattamento da principessa, ora, cosa si aspetta?
Arrivati all’auto ovviamente si baciano e sua moglie diventa solo un lontano ricordo. Porta la macchina in un parcheggio più isolato, in una nicchietta. E’ perfetto! Come lui stesso sottolinea.
[…]
– Coccolami, gli dice
Sente che non è stato bello
Lei ha solo fatto finta
Si avvicina per farsi coccolare, ma lei non vuole le carezze, lei vuole che entri dentro di sé, ancora.
È inutile la coccola perché non si sente coccolata
Lui la accarezza, ma lei tra la sua pelle e la sua anima ha già messo il domopack.
Ha già avvolto con la pellicola trasparente la sua anima.
E tutte le volte che si arrabbia con lei, tutte le volte che non la ama, può piangere ma è protetta dal domopack.
Può godere quando le sfrega la parete interna e può sentirsi meno sola, anzi quello è il momento per eccellenza, è il momento che cerca sempre perché in quel momento non può proprio sentirsi sola, ha dentro qualcun altro.
È la soluzione a tutto.
Però dopo il godimento c’è il domopack.
E adesso le vien da piangere perché vorrebbe dirgli tante cose.
Forse questo glielo dovrebbe dire. Lei se non ha più lui, si preoccupa di trovare un altro con cui fare sesso.
“Credo che inizierò da domani a cercarlo”.