Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2025 “Le belle vacanze con G.B. : andiamo a Tyras!” di Luciano Marini

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2025

Egregi signori e distinte signore, mi chiamo Gingo Bells e sono lieto di mettere a vostra disposizione la mia decennale esperienza nel campo dei viaggi interplanetari ed extraconfederativi.

Ho pensato di condividere con voi i trucchi appresi nel mio peregrinare per i pianeti della galassia in qualità di rappresentante di griglie autopulenti per complessi idroponici a destinazione umana.

Potrete quindi godere di vacanze tranquille con la semplice consultazione della guida turistica Gingo Bells che ora state leggendo.

Sono disponibili nella stessa collana le guide dei pianeti Westcost, Ganymede III, Skroz e della Stazione Termale Orbitante di Europa, nonché il compendio sull’ ammasso gassoso di Argoneon e le relative cartine oloplantografiche.

IL PIANETA TYRAS.

Il pianeta Tyras è senz’altro il più denso concentrato di svaghi interplanetari che possiate trovare nella Confederazione dei Pianeti non confederati, quindi chi decide di visitarlo può essere certo di aver fatto una scelta felice.

Consigli generali.

Se avete deciso per una vacanza organizzata da tour operators, rilassatevi e godetevi le fatiche altrui: ai tyrasiani non verrà mai in mente di infastidirvi mentre spendete i vostri soldi da loro.

Se avete scelto una vacanza liberi da vincoli organizzativi, attenetevi ad alcune semplici ma importantissime regole.

Quindi partiamo assieme per questa avventura, non dimenticandoci mai che: partire è un po’ morire!

Imbarco.

Non caricatevi di inutili bagagli: le condizioni meteorologiche di Tyras sono mutevoli come un Klingoniano ubriaco. Oltretutto non è detto che i bagagli arrivino puntuali come la vostra carcassa umana, tanto meno che arrivino.

Tutti i trasferimenti Terra – Tyras fanno scalo almeno a Aeoyooaui, dove potrete acquistare dei simpaticissimi manuali di uso delle vocali in trenta lingue.

Sbarco.

L’entrata nello spazio aereo di Tyras si caratterizza per un notevole sfolgorio di scintille, offerto dalla compagnia locale di navigazione: non impressionatevi troppo ed evitate di dare mance per questo alle hostess (il gesto potrebbe essere interpretato in modo errato nel caso di personale di bordo arturiano o brinfoniano – consultare le apposite guide in corso di pubblicazione).

Sbarcherete obbligatoriamente nella capitale di Tyras: Federtown e lì rimarrete, visto che la città ricopre l’ottanta percento del territorio del pianeta ed il rimanente venti percento è costituito da inospitali paludi popolate da zecche terrestri importate nel lontano 2137 da un cargo che trasportava bassotti da slitta per le miniere di cristallo di Federtown est.

Dogana.

La dogana tyrasiana è conosciuta in tutta la Confederazione per la scrupolosità dei controlli i quali tuttavia si concentrano per lo più sulla verifica della lunghezza dei capelli e delle unghie dei piedi e sull’adeguata associazione di colore fra calzini e pantaloni: fatevi consigliare opportunamente dall’apposito ufficio glamour che troverete nell’area tax-free, prima della zona di controllo.

Cercate di non dare segni di nervosismo quando gli addetti alla quarantena sociale vi faranno accomodare nelle cabine di tolleranza con esseri di altra specie: prima dimostrerete di saper comunicare in qualche modo e prima vi faranno uscire. Se proprio non ci riusciste, il tempo massimo di internamento è di due cicli lunari di Tyras (circa 22 ore terrestri), dopo di ché potrete decidere di tornarvene a casa o di proporre domanda di appello, che prevede una nuova prova di tolleranza, però di più breve durata (un ciclo lunare). In caso di insuccesso anche nella prova di appello, sarete dichiarati inabili alla permanenza sul pianeta. In tal caso vi consiglio un rapido cambio di programma verso il meno rigido pianeta Gorgon, sicuramente meno divertente ma certamente più tollerante con gli intolleranti (consultare l’ appendice “C” della guida del pianeta Skroz).

Cambio valuta.

Evitate qualsiasi tentazione di comprare moneta locale: il cambio ufficiale è inesistente e normalmente i cambisti abusivi non sono neanche in possesso di moneta locale e vi rifileranno qualche banconota altisonante dei pianeti della fascia esterna. I crediti confederali sono accettati ovunque. Non fate assegni: a Tyras sono considerati offensivi.

Verso l’albergo.

Trovare un elitaxi a Federtown nel periodo estivo (in senso terrestre, ovviamente, dato che il concetto di stagione a Tyras non ha senso) è un’impresa impossibile. Il turista più scaltro noleggerà uno Squorz o due per raggiungere saltellando l’albergo. Fate attenzione che a Tyras vige la precedenza a destra nella fase ascendente del salto e la precedenza a sinistra nella fase discendente e ricordatevi che lo Squorz vi seguirà come un’ombra finché non avrete pagato la corsa e la relativa mancia (circa il doppio del prezzo della corsa). Per i più sprovveduti alleghiamo in terza di copertina una olografia di uno Squorz in fase statica. Lo Squorz si chiama con il tipico fischio modulato simile al brano introduttivo della terza sinfonia di Delacroix. Appena fuori dalla aerostazione troverete comunque dei venditori ambulanti di fischietti per Squorz.

In albergo.

I complessi ricettivi tyrasiani sono organizzati per l’accoglienza di almeno 215 etnie planetarie diverse, quindi il comfort è massimo ma direttamente proporzionale al pericolo di usare strutture adatte ad altre razze.

Gli alberghi sono ormai tutti di proprietà dell’etnia Hurtu, famosi commercianti interplanetari, le quali usanze e credenze possono sconcertare ma non risultano assolutamente pericolose. Gli Hurtu infatti credono che il tempo scorra in senso opposto al nostro, andando dal futuro verso il passato. Li troverete quindi spesso parlare di quando erano morti o rammaricarsi della loro prossima infanzia, quando non potranno più occuparsi dei propri affari dovendo recarsi a scuola o all’asilo. Per lo stesso motivo non allarmatevi se gli Hurtu più giovani puzzano in modo impressionante: il fatto è che, essendo convinti di essere appena usciti dallo stato cadaverico, sono usi a cospargersi il torace e le gambe di brandelli di carogne di animale. Importante: è assolutamente inutile cercare di spiegare ad un Hurtu che la loro logica è assurda in quanto la loro setta religiosa (i Testimoni di Hurtu) prepara gli adepti a sostenere lunghissime ed estenuanti discussioni in merito, che vi esaspereranno.

Nella stanza.

Assicuratevi che la stanza assegnatavi sia a destinazione umana e comunque in bagno evitate l’uso dei rubinetti dal n° 17 al n° 31, destinati a chi non si lava con l’acqua o con temperature incompatibili.

Se dovete farvi svegliare, precisate, per cautela, le modalità del risveglio, onde impedire che personale inesperto vi confonda con specie soggette a stati di sonno comatoso.

A Tyras gli alberghi prevedono sempre la colazione in camera onde impedire agli ospiti di condividere a tavola abitudini alimentari spiacevoli gli uni per gli altri.

Con un modico sovrapprezzo potrete impedire di essere osservati nel sonno dal circuito televisivo interno. Con un ulteriore modico sovrapprezzo potrete invece accedere alla visione in TRI-D del sonno degli occupanti delle altre camere. Con un sovrapprezzo molto meno modico potrete essere messi in contatto virtuale col sonno di altri ospiti dell’albergo. Se siete spropositatamente ricchi potrete condividere direttamente il sonno con altri ospiti consenzienti dell’albergo.

Visite consigliate.

A Federtown i divertimenti non mancano e illustrarli in questa sede risulterebbe impossibile quanto inutile, dato che i tyrasiani sono specialisti nell’inventarsi sempre nuove situazioni per i turisti, eliminando quelle preesistenti. Quindi fatevi condurre dagli itinerari segnati nelle guide mensili dell’Ente Tyrasiano per il Turismo Allegro. Se esistono ancora, vi consiglio la discoteca Paralys con le sue folli danze immobili, il Virtualcinema Totale (da vedere una volta sola per non rischiare danni gravi alla motosensibiltà) e la piscina Circus (solo per uomini) dove potrete farvi il bagno nudi in compagnia delle inquietanti Alghe-Calamaro del pianeta Suk.

Dobbiamo limitarci quindi a consigliarvi delle visite ai luoghi meno variabili nel tempo della capitale.

La Cattedrale degli Hurtu (Il Tempio del Destino Favorevole) è sicuramente la prima cosa da visitare. Vi troverete la reliquia di Hurtux, il profeta motorizzato, degnamente composta nell’urna centrale, sotto l’altare di marzapane. Resistete alla tentazione di addentare i colonnati: nella Cattedrale vige una legge speciale che consentirebbe di arruolarvi coattivamente nelle file dei Testimoni di Hurtu e vi ritrovereste a suonare campanelli nelle fasce esterne della galassia per il resto della vostra vita.

La pista parabolica per pattini a spinta centripeta. Pur essendo sconsigliata ai meno allenati, merita pur sempre una visitina, anche dall’esterno, almeno per osservare l’andirivieni degli infermieri di pronto soccorso vestiti ognuno con una vestaglia di colore diverso secondo il tipo di frattura a cui prestano soccorso.

Il palazzo del Governo Centrale, che si staglia con la sua enorme mole al centro di Federtown. Prima della visita si consiglia di leggere attentamente le istruzioni fornite dagli uscieri, utili soprattutto per evitare inutili mance agli impiegati che gironzolano nell’austero edificio. Di importanza notevole è l’Ufficio Ovale dove si respira l’atmosfera delle grandi decisioni; accanto all’Ufficio Ovale non mancate di visitare il Gabinetto Circolare e lo Sgabuzzino delle Scope Rettangolare (non date mance al personale delle pulizie: a Tyras è un gesto assimilabile ad una promessa di matrimonio).

Lo stadio tyrasiano di Corse con lo Squorz. Non cercate di entrarvi: è zona riservata ai tassisti. Soffermatevi comunque ad ammirare gli splendidi portoni a cristalli liquidi dove quotidianamente vengono trasmessi sceneggiati televisivi in olofotogramma sulla vita dei principali tassisti della storia tyrasiana e confederativa; il portone n° 26 trasmette ogni tanto le gesta di Pinto Traversi, il noto emigrante terrestre con licenza di autotrasporto intergalattica.

Bene, con queste notizie di base Gingo Bells vi saluta, augurandovi una confortevole vacanza a Tyras, ribadendo l’immarcescibile motto: partire è un po’ morire!

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3 commenti »

  1. C’è stato un lungo periodo della mia vita in cui ho letto compulsivamente solo fantascienza e poesia ma il comico di entrambi l’ho frequentato poco o niente. Questo racconto è l’occasione giusta, per me, per un primo ripensamento, grazie alla ricchezza di invenzioni e suggestioni che innervano il racconto facendolo diventare un viaggio divertente, pieno di sorprese e forse anche foriero di sviluppi: in fondo Gingo Bells potrebbe decidere di condividere con noi turisti le opportunità offerte anche da altri pianeti da lui visitati nella sua attività di rappresentante, chi sa, magari ancora più sorprendenti di Tyras. Ci saranno sviluppi? Intanto grazie per questa simpatica vacanza 🙂

  2. Una storia è un viaggio. Quella storia per se è un viaggio cosi straordinario che la pianeta Tyras. Lasciatevi guidare, lasciatevi rilassare. E un racconto tanto surreale e umoristico. Mi è piaciuto molto, l’ho letto e riletto. Grazie. Jose

  3. Grazie Ugo e Jose.
    Effettivamente Gingo Bells è un personaggio che nasce da mie altre “arti”, essendo un personaggio di alcune sceneggiature di fumetti, per cui tipicamente seriali. Spero di avere l’opportunità di proporre altre guide dell’immarcescibile Gingo!

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