Premio Racconti nella Rete 2011 “Le scarpette rosse” (sezione racconti per bambini) di Cristina Giovannini
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2011Michelle aveva notato quelle scarpette rosse già da tempo. Ogni mattina, per recarsi a scuola, percorreva sempre la stessa strada: passava davanti al signor Baguette, il fornaio che faceva le focacce più profumate di tutta la città, poi, davanti alla signora Broccoli, la fruttivendola che le regalava sempre una bella mela rossa ed in ultimo il negozio di scarpe, là in fondo quasi come un traguardo. Ogni mattina partiva prima per potersi fermare ad osservare quelle meravigliose scarpette rosse e, per osservarle bene, si avvicinava talmente tanto alla vetrina da appannarla tutta intorno al suo musetto e poi cominciava fantasticare, quasi come se quelle scarpette fossero incantate… “vorrei essere una regina, per comprare quelle scarpe ed indossarle nelle occasioni più importanti!!”
Tutto d’un tratto si ritrovò nel regno di Chifadasèfapertre, un bellissimo regno, tutto pieno di colori. C’erano addirittura alberi col tronco rosso e le foglie arancioni oppure col tronco azzurro e le foglie gialle, insomma un’esplosione di colori e fantasia. Era così bello perché era compito di ogni abitante renderlo il più variopinto possibile. Michelle era rimasta estasiata da tutti quei colori ma nessuno l’aveva notata perché tutti correvano indaffarati. Così indaffarato era anche quel che sembrava un giardiniere e continuava a sistemare cespugli e giardini come se fossero stati quadri appesi alla parete. Inaspettatamente, il sarto di corte, Monsieur Filatò le si avvicinò per confidarle in gran segreto di essersi fatto consegnare dal lontano oriente le sete più pregiate dai colori più sgargianti, perché ultimamente nulla gli riusciva ben fatto!! Non faceva altro che fare e disfare perché i colori non volevano abbinarsi più tra loro. Dal canto suo, il re Sire Pertrè, dall’alto del suo trono d’oro zecchino dava l’idea di essere molto preso, il suo sguardo esprima attesa, un’attesa quasi di una soluzione e, in quello stato pensieroso non si accorse dell’arrivo di Michelle. Tutti correvano. Tutti tranne Michelle, che si sentiva un po’ spaesata. Si addentrò curiosa nel maestoso castello, che era di un colore bianco candido, sembrava fatto di panna e nuvole. Si trovò davanti ad una rampa di scale ripidissime e senza fine, arrivavano così in alto che parevano sparire nel cielo e oltre le nuvole. Non potè resistere alla curiosità e cominciò velocemente a salire, con le sue scarpette rosse, facendo due gradini alla volta, ma dove finivano quelle scale? Ci mise quasi tutta la giornata. Le scale terminavano davanti ad una porta tutta decorata d’oro e pietre preziose, bussò con la sua piccola manina e, ancora col fiato grosso attese che qualcuno le aprisse.
Dopo un attimo di attesa ecco affacciarsi un’ancella sull’uscio, la piccola Michelle la fissava incuriosita col nasetto all’insù. L’ancella la guardò ma ahimè! La porta si richiuse subito facendo un grosso tonfo che risuonò per tutte le scale.
“Uffa” pensò Michelle un po’ delusa… “tutta queste scale per niente” Ma l’eco provocata dalla porta anziché pian piano sparire, cominciò a prendere ritmo, quasi come una musica piacevole boom, boom… boom.
“Qualcuno mi spiega cosa succede??” Gridò a quel punto spazientita, tentando di sovrastare il ritmo provocato della porta “boom..boom..boom”
“Certooo!” disse una voce laggiù in fondo alle scale e vide un omino che sembrava aspettarla!
Era Saltinmente, un omino di buffe fattezze non tanto alto, che indossava un vistosissimo cappello rosso, ma nonostante il suo aspetto era dotato di una straordinaria intelligenza. Era infatti l’uomo più intelligente del regno degli Stravaganti e non solo, ne era anche il Re.
Dovete sapere che il popolo degli Stravaganti era molto pacifico, non entrava mai in conflitto con nessuno perché grazie alle loro esuberanze, sapeva sempre come risolvere qualunque problema. Nella loro storia vantava solo vittorie senza battaglie.
Saltainmente, dicevamo, chiamò a gran voce Michelle e le spiegò che la porta alla quale aveva bussato era della Regina Fadasè, che non riusciva più nemmeno a mettersi un calzino da sola! Era proprio un giorno grigio per la regina perché così conciata non poteva più regnare a Chifadasèfapertre. Saltainmente proseguì il suo racconto, facendo sapere a Michelle che tutto era cominciato quando Trementina, una strega molto invidiosa della felicità altrui, aveva deciso di fare un incantesimo su tutto il regno. Amava solo il nero e, odiava fortemente tutti colori ma soprattutto non aveva grossi poteri, cosa che la mandava sempre su tutte le furie a tal punto da essere sempre più scontenta, invidiosa ed arrabbiata. Con quel poco che sapeva fare, Trementina era riuscita, però, a stregare tutto il regno, sudditi compresi che, poveretti non erano più in grado di compiere il loro dovere e, li aveva resi così indaffarati da non riuscire più a vedere i bei colori del mondo. Infatti parevano impazziti, agli occhi di Michelle, correvano da una parte all’altra senza concludere nulla. Così il regno di Chifadasèfapertre aveva chiesto aiuto a quello degli Stravaganti per sciogliere pacificamente l’incantesimo: “Ci vuole qualcosa di forte contro le giornate nere della strega Trementina, qualcosa che aiuti la Regina ad uscire da questo incantesimo… e quelle scarpette rosse ci aiuteranno di certo!!” Asserì convinto Saltainmente, strofinandosi il lungo cappello rosso.
Michelle si guardò i piedi, proprio le sue scarpette rosse potevano risolvere tutto? E come?” All’improvviso uno stuolo di ancelle si presentò davanti a Michelle, le tolsero delicatamente le scarpette e le portarono al cospetto della Regina Fadasè che appena le vide rimase talmente estasiata dalla loro bellezza e dal loro colore intenso e lucente che detto fatto… fu in grado di indossarle DA SOLA!! Le scarpette incantate calzarono perfettamente al piede della Regina che, da quel giorno, fu più radiosa che mai. Splendeva come le sue scarpe e non le tolse mai più. Lo splendore intenso che emanava colorò di nuovo tutto il regno. Finalmente l’incantesimo era sciolto, in barba alle malefiche magie della strega Trementina, che saputo quanto accaduto andò su tutte le furie e sparì dietro un nuvolone nero di polvere. Si narra poi, che in alcune giornate uggiose all’orizzonte compare quel grosso fumoso nuvolone che, fagocitato da un incantevole arcobaleno scompare subito dietro l’orizzonte.
Saltainmente e Michelle si abbracciarono e piansero dalla gioia, l’incantesimo era stato spezzato e tutto grazie a quelle scarpette.
Mah…mah! Che succede? Un forte vento improvviso catapulta Michelle davanti al negozio di scarpe. Un po’ stordita guarda l’orologio e si rende conto di essere in ritardo per la scuola. Corre a più non posso, lo zaino pesante salta sulle spalle, i cancelli della scuola si stanno chiudendo ma lei con un balzo sale le scale rapidissimamente, le sembra quasi di essere tornata nel suo fantastico regno e, per un attimo le piace pensare così… bussa alla porta della sua classe. Incredibile! la maestra quel giorno indossa un bellissimo paio di scarpette rosse!! Michelle ora è sicura che quelle scarpe rosse sono davvero magiche, anche la maestra le sembra più radiosa che mai. Sedendosi al suo posto sorride trasognata perché è convinta di aver finalmente capito perché in molti reputano il rosso come un colore porta fortuna.
Poetica, simpatica, significativa senza essere melensa o calcata; ricchissima di particolari, nessuno dei quali inutile. Finalmente di nuovo una Favola con la F maiuscola!