Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2024 “L’ultima possibilità” di Sara Castiglioni

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2024

Era sempre lì, in quel letto di ospedale, aspettando che l’ennesima flebo si esaurisse ed entrasse

in circolo, quel “veleno” che si sperava avrebbe sconfitto la malattia.

Accidenti, da quel giorno non aveva più potuto vedere i suoi amici, i suoi genitori erano sempre tristi e preoccupati e lui non ne poteva più degli aghi e degli infermieri.

Mentre pensava che non vedeva l’ora che tutto questo finisse e che forse un giorno, tutto sarebbe tornato alla normalità, chiuse gli occhi e si assopì.

Si svegliò di soprassalto e non era più attaccato alla flebo. Era sempre in una specie di ospedale, ma non capiva dove si trovasse.

“Mamma, Mamma?” Non c’era nessuno, solo una voce metallica che diceva: “ La terapia è finita è ora di rientrare alle proprie postazioni..”

Era spaesato e solo, non si era mai sentito così, non sapeva dove andare.

Dopo un po’ di quel vagabondare sentì la voce di un signore che diceva:

“ Ehi, ehi, shh zitto, vieni qua…”

Piano piano si avvicinò e il signore nascosto in uno sgabuzzino gli disse: “ Quelle maledette stanno aspettando che muoia e poi rimarranno solo loro le “Macchine”, i “Robot”, ci hanno resi schiavi.

Ma te da dove vieni?

E il ragazzo “ Io..Io non lo so, io ero in ospedale e ora non so dove sono….”

“Caro” , continuò il signore.. “ Su questa targhetta è scritto il tuo nome e anno 2024, questo è il 2094….non so come sei finito qui, ma vorrei tanto tornare indietro con te.”

“Ma cosa è successo? Com’è possibile?” Esclamò il bambino…e l’anziano signore “ Io non lo so…..ma posso raccontarti cosa è successo qui…è una brutta, bruttissima storia.”

“Vedi tutto è cominciato proprio dagli anni in cui vieni tu…le guerre che nessuno fermava, i genocidi, alla fine siamo giunti al conflitto mondiale e quello che tutti temevamo è successo.

La “bomba nucleare” ha sterminato TUTTO. Una enorme tragedia per tutta l’umanità. Un boato e

la FINE del nostro bel mondo.

TUTTO FINITO: i nostri meschini egoismi e la nostra bellissima TERRA.

I pochi sopravvissuti, come me, sono stati prelevati e portati in questi specie di bunker sotterranei

dove comandano loro, le intelligenze artificiali, le macchine.

Da allora non ho più visto il cielo, l’erba, il sole….e mi manca tanto l’aria aperta. Io ho perso tutti i

miei cari, mi hanno trovato che ero in stato di semi incoscienza, poi mi hanno curato e messo a

lavoro

Stanno aspettando la nostra fine e quando l’ultimo di noi morirà rimarranno solo loro.

Per questo è necessario che io riesca a tornare indietro con te, dobbiamo assolutamente cercare di cambiare questo finale. Impegnarsi perchè la nostra bella “Terra” continui a vivere…

“Ma quindi, come possiamo fare?” disse il giovane.

“Penso che l’unico modo”- rispose il signore- “sia trovare il “portale”, che hai trovato tu, per tornare indietro e se ti è successo mentre dormivi, dobbiamo cercare di addormentarsi e sperare di trovare il “ passaggio”.

“Vieni piccolo amico, forse non è solo un caso se questo è successo e se ci siamo trovati…”

Preghiamo affinché domani il nostro risveglio possa essere nel nostro vecchio mondo.

Con tutte le sue difficoltà, il dolore, la sofferenza, ma anche l’amore, la bellezza, il calore umano

e la vita.

Qui non c’è più niente, solo desolazione.

Vieni appoggiati a me e chiudiamo gli occhi.

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1 commento »

  1. Un bel modo di riflettere su cose che troppo spesso tendiamo a mettere da parte. Speriamo che sia più fantascienza che reltà. E comunque, brava!

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