Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2024 “La subdola amicizia” di Sabina Rizzo

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2024

Laura si era trasferita da poco nella casa dei genitori, dopo un lungo e  turbolento matrimonio sfociato in una dolorosa separazione, attendeva il divorzio , che sarebbe arrivato di lì a poco. Era rimasta delusa da quella relazione, in cui aveva riposto speranze  e desideri.

Eppure la sua vita era cambiata drasticamente, quella che   sembrava una relazione  così solida e forte da non potersi spezzare in nessun momento, si era consumata in pochi anni . E quella magia, che aveva vissuto durante il periodo più bello della sua vita,  si era tramutata in un lungo travaglio interiore fatto di ansie, paure e  silenzi. La  vita le stava sfuggendo di mano, decise di non lasciarsi sopraffare dal sentimento di sconforto che la opprimeva, si fece forza, decidendo di affrontare quel destino ostile, che la rendeva triste. Dai suoi occhi lucidi e pallidi si  scrutava, profondamente il suo animo, qualcosa si era rotto nel loro rapporto, quei lunghi periodi passati lontani, quelle cose non dette, le troppo attese, portarono  nel loro rapporto dei lunghi strascichi Avevano vissuto un amore turbolento e le loro strade cominciavano a percorrere delle vie diverse. Dopo la separazione, si era trasferita dai  genitori, , aveva ripreso a lavorare , ma non aveva  più le amicizie di prima, alcuni  amici si erano allontanati dopo la fine della sua relazione.

Nel tempo libero  le piaceva fare lunghe passeggiate, amava osservare il tramonto, scorgere il paesaggio con le sue variopinte sfaccettature. Poco distante da casa sua si intravedevano le colline,  i prati verdi, ricoperti di fiori colorati, avvolti da un intenso e fresco profumo. La primavera stava sbocciando dolcemente, avvolgendo  l’ aria di un amabile fragranza floreale, , le farfalle aleggiavano intorno alla radura, gli uccelli cinguettavano, mentre solcavano il cielo e sparivano dietro alle tenui nuvole. Quest’ ambiente rilassante e suggestivo le dava serenità e conforto, distogliendola dalle paure e dalle ansie che attanagliavano il suo cuore. Talvolta dopo il lavoro si recava nel parco vicino, per sentire il calore del sole sulla pelle e respirare un poco di aria pura , spesso era pieno di gente, cercò una panchina dove potersi sedere per qualche minuto, c’erano dei bambini che giocavano allegramente, quel tepore le rianimava  l’anima, rimase lì ferma per un attimo, immersa in quella calda e avvolgente atmosfera, per  sentire i raggi solari avvolgere la sua pelle. Sollevò lo sguardo e vide in lontananza la sagoma di una ragazza, era la sua vicina di casa, che si avvicinò e si sedette accanto a lei, ci fu un momento di silenzio fra loro due, dopo un po’ il ghiaccio si sciolse e iniziarono a parlare, il tempo passò così velocemente che non riuscirono a finire la conversazioni intrapresa. Nei giorni seguenti notò che la ragazza si affacciava al balcone, con frequenza e spesso si soffermava  a parlare con lei. Cominciando a raccontarle tutti i suoi problemi, le sue paure, i segreti più inconfessabili,  i suoi sentimenti. Aveva fatto amicizia con la vicina di casa, una ragazza dall’apparenza gentile e socievole, che la rendeva partecipe della sua vita. Pensava che si sentisse sola, perchè il marito era spesso fuori citta per lavoro. Sembrava triste, avrebbe voluto leggere i suoi pensieri, capirne i sentimenti, sapere casa provava, cosa la turbasse. Spesso Laura  rimaneva  a farle compagnia , le dava sostegno, pensava che avesse bisogno di conforto ed amicizia. Più volte Laura aveva cercato di darle dei consigli  per migliorare la sua vita, perché la ragazza le raccontava  le sue vicende, intenerendola e facendo leva sulla sua forte sensibilità.

Voleva cercare di aiutarla , di renderla autonoma e consapevole  nelle scelte che faceva. Enny, aveva iniziato anche ad andarla a trovare con una certa frequenza. Ci mise un po’ di tempo a capire che quelle attenzioni, quell’ interesse particolare , quel suo stato d’ animo, erano rivolte ad un suo bisogno egoistico di attenzione. Laura non voleva rovinare il loro rapporto d’ amicizia, ma questa situazione la rendeva nervosa, agitata in quanto questa relazione la teneva impegnata, si accorse di non trovare il  tempo per le proprie necessità e questo non era possibile.Laura cominciò a vederla troppo presente, nella sua vita . Spesso Enny, si presentava a casa sua senza neanche essere invitata, si rendeva conto che la sua continua presenza, stava diventando ingombrante. Se aveva impegni con altre amiche o doveva andare in centro a sbrigare alcune faccende non poteva,  perché quotidianamente si ritrovava incastrata in quella strana e subdola amicizia, che da li a poco tempo cominciò ad essere sempre più ingombrante.  Aveva dovuto cambiare radicalmente quelle che erano sempre state le sue abitudini, a causa di quella costante presenza che non le permetteva di svolgere  la sua vita regolarmente. Dopo   quasi due anni che questa storia andava avanti cominciò ad avere dei dubbi circa la reale sincerità del suo rapporto, e sulla sincerità di quella amicizia , capì che doveva cercare di interrompere quel rapporto frustrante e ansiogeno, che la rendeva nervosa ed insicura. Ebbe dei ripensamenti, e capì  che quella amicizia si doveva interrompere, quando cominciò a cogliere in Emy, segnali evidenti di aggressività verbale nei propri confronti. Laura cominciò a capire che c’era qualcosa che non andava, qualcosa che la ragazza nascondeva. Cominciò a porsi delle domande circa le reali intenzioni nei suoi confronti, A chiedersi del motivo per il quale non avesse una propria vita, e del perchè si era legata a lei. Non riusciva  a spiegarsi i suoi repentini cambiamenti di umore, quel  comportamento e quelle attenzioni costanti e prevaricatorie che la ragazza le rivolgeva. Forse si sentiva sola? Eppure aveva un marito che la voleva bene. Perché continuava ad assillarla, perché non la lasciava tranquilla. Forse anche nelle  relazioni precedenti, aveva  quel comportamento riprovevole e manipolatorio. Laura cominciò ad affacciarsi di meno alla finestra, a non rispondere al citofono, a non farsi trovare a casa. Forse questo l’ avrebbe fatta desistere e non si sarebbe presentata più davanti alla sua porta.

Al contrario, Enny, cominciò a lasciare bigliettini, a bussare alla sua porta varie volte, a chiamarla a telefono in diversi momenti della giornata. Aveva fatto notare alla ragazza che spesso si tratteneva  fuori per lavoro e  per altri impegni. Ma la ragazza, fingeva di non capire e continuava a presentarsi davanti la sua casa, bussando alla porta anche violentemente La vedeva aggirarsi nei posti che lei frequentava, si faceva trovare nelle vicinanze del luogo in cui lavorava, all’uscita dal lavoro, si sentiva perseguitata. Non sapeva come comportarsi per cercare di farla desistere.Voleva allontanare quella persona che aveva creato in lei un profondo stato di ansia. Laura aveva avuto delle amiche, ma nessuna si era comportata mai in questo modo prima d’ora. Passò giornate intere a chiedersi, cosa spingesse questa ragazza ad utilizzare questi comportamenti persecutori,  cercando di capire cosa le passasse per la mente. Ma non riuscì a darsi nessuna spiegazione logica. La rivide sotto l’ufficio presso il quale lavorava , la fermò con aria esterefatta e le chiese come mai, non si facesse più vedere, aveva lo sguardo triste, dimesso come se non capisse cosa stesse succedendo. E aveva un tono impertinente, come se pretendesse delle spiegazioni,, la sua voce squillante aveva un tono forte e arrogante, trasudava rabbia e sofferenza allo stesso tempo. Laura  cerco di allontanarla, di fuggire da lei il più velocemente possibile, dando le solite spiegazioni, ma non potè  fare altro. Nessuno avrebbe potuto sopportare questi comportamenti prevaricatori a lungo e per così tanto tempo, o ascoltarla per ore mentre si dimenava a lunghi e monotoni soliloqui, ascoltando le sue continue lamentele. Arrivata a casa, fece un lungo respiro, e si distese sul letto, fino a quando si addormentò. Era stanca, la sua vita  era stata causa di perenni sofferenze, aveva bisogno di tranquillità, di persone sincere e leali. La fine della storia con John era stata brusca  e difficile da superare, era stato necessario lasciarlo perchè  capisse realmente il torto che aveva commesso alle mie spalle per anni, solo il mio lavoro riusciva a dare alla mia vita stabilità, e adesso Emy, le faceva rivivere  le ansie e le paure che aveva vissuto nel precedente rapporto. Laura si sentiva privata della propria libertà. Il giorno dopo mente si recava al lavoro vide presentarsi sotto il portone di casa Emy, disse che era dispiaciuta e affranta per come si era comportata ,  che si sarebbe comportata diversamente.

Laura le rispose  che aveva bisogno di un po’ di tempo per decidere se riprendere l’amicizia e che per il momento avrebbe preferito rimanere da sola, nei giorni seguenti ricevette continue telefonate anonime  e assistette ad appostamenti sotto casa sua. Cominciò ad avere paura, di quella ragazzo e del fatto che non accettasse la fine della loro amicizia, spesso agli appostamenti seguivano improvvisi e repentini avvicinamenti seguiti da pianti incontrollati, minacce e insulti, dandogliene  la colpa e la responsabilità, accusandola con violenza e inventandosi motivi inesistenti. La notte era disturbata da  continue e pressanti telefonate anonime. Laura non riusciva a trovare la forza  di reagire, cominciò ad avere paura che le accadesse qualcosa, e non ne riuscì a comprenderne il motivo. Emy non riusciva a rassegnarsi, alla fine della loro amicizia. Laura decise di partire, cambiò città e lavoro, conobbe amici nuovi e trovò anche l’amore, lasciandosi i cattivi ricordi alle spalle r ricominciano tutto da zero.

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1 commento »

  1. Spesso un evento negativo ci obbliga ad uscire dalla “comfort zone”. Verissimo.

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