Premio Racconti per Corti 2011 “Due centimetri” di Edda Valentini e Luisa Raimondi
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011Un paio di gambe lunghe e magre in jeans maschili penzola dall’alto.
Un giovane poliziotto osserva la breve distanza fra le scarpe e il pavimento, commentando tristemente ”si può morire per soli due centimetri?!”. Tutt’attorno accorrono paesani trafelati, con gli occhi lucidi o a testa bassa.Fra questi, sconcertati, MARIA e PIERO. Accanto a loro STEFANIA (25 anni), il viso rigato di lacrime. Il giovane che si è impiccato AIDAN COKU (26 anni) è arrivato in quel paese del sud dall’Albania circa otto mesi prima. Con la sua buona educazione è riuscito a superare tutti i pregiudizi e a farsi voler bene. E’ un bel ragazzo eppure lui abbassa sempre la testa quando le donne lo adocchiano. Solo la bella e triste Stefania vorrebbe non accorgersi di lui, ma un giorno gli passa accanto spingendo il passeggino e lo sfiora. Lui trova finalmente il coraggio di guardarla mentre il suo viso tradisce l’emozione di quel contatto. Da quel momento quando rientra dal lavoro(una piccola fabbrica in fondo al paese) , percorre sempre la stessa strada sperando di incontrarla.
Solo MARIA conosce il suo segreto, ”è infelice ma sposata, cambia strada che in paese ti vogliamo bene”. Con l’amico PIERO, il barista, non ha invece il coraggio di parlarne, anche se sa che può contare su di lui.
Il CAPO DELLA FABBRICA ha l’aria nervosa oggi. C’è crisi, bisogna ridurre il personale e gli ultimi arrivati se ne andranno per primi. E’ sera quando Aidan, avvilito, percorre la solita via guardando fissamente avanti. Un ticchettio lo insegue: Stefania gli passa accanto, questa volta senza figlio ed è così bella! Intorno sembra non esserci nessuno, Aidan non resiste: la afferra per un braccio, la stringe forte a sé e la bacia con passione. Lei indugia un attimo, poi si divincola e si allontana. Aidan la guarda scappare, sul suo viso già la disperazione per quello che ha fatto.
Arrivato al bar,incrocia sulla porta il MARITO di Stefania, un tipo molto conosciuto in paese.L’uomo si ferma come per affrontarlo, poi preferisce gettargli in faccia il suo disprezzo: “C’erano cascati tutti, adesso… prego, mister nessuno” gli dice.
Aidan entra e va da Piero, che indifferente continua a servire aperitivi. Maria passa davanti alla vetrata, i loro sguardi s’incrociano, lui fa per chiamarla ma lei prosegue ignorandolo. Tutt’attorno a lui un carosello di persone che sembra non riconoscerlo più.
FINE
Emarginazione, disperazione ed una solitudine diffusa come conseguenza delle difficoltà di integrazione sia ambientale che affettiva; quest’ultima di certo ancor più problematica della prima. Il racconto fotografa l’esistente