Premio Racconti nella Rete 2024 “Tradimento” di Lucia Macchiarini
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2024Oggi è il 29 febbraio, un giorno speciale, di quelli che capitano solo ogni quattro anni e quindi voglio fare qualcosa di speciale, una cosa che non mi concedo mai: ricordo.
C’è un ricordo, il primo, un po’ confuso e un po’ no, limpido e spietato nella sua semplicità.
Potevo avere due o tre anni e io e la mia famiglia vivevamo in Germania.
Ricordo una casa, un grande giardino, l’altalena, lo scivolo, i girelli, la mia felicità nel passare il tempo in quello spazio pieno di giochi. A quell’età basta poco per sentirsi ricchi.
In quella casa con il grande giardino ci passavamo ogni fine settimana e con noi venivano anche alcuni amici e parenti di mia mamma e mio papà.
C’era questo amico di mio padre con il suo cane nero, una femmina di dobermann, alta, bella, il suo nome non lo so più, ma ci giocavo sempre e tanto mi bastava. Mi dicevano : “Stai ATTENTA, che i dobermann sono pericolosi”, ma a me non importava, sapevo che la mia amica era buona e tranquilla. Ci salivo sopra come fosse un cavallo e lei mi portava a passeggio.
Allora facevo finta che fosse un cammello nel deserto, un cavallo selvaggio nella prateria, un elefante al circo e la cavalcavo fiera di me.
E poi c’era un altro amico di mio padre che aveva un cane più piccolo, anche di lui non ricordo il nome, ma era color caramello, lo stesso colore delle mattonelle che dal giardino portavano in casa.
Un piccolo, stupido, inutile cagnolino color mattonella che proprio sul vialetto stava dormendo, mentre io tutta felice correvo verso la merenda promessa.
Fu inevitabile pestargli la coda, inevitabile che si girasse e mi mordesse un piede…e da quel momento non ricordo più niente, altro che non ho mai più potuto avvicinare un cane.
Quel giorno ho perso una grande amica e ho imparato ad avere paura.
Ma soprattutto ho imparato che il tradimento che fa più male arriva da chi meno te lo aspetti.