Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2024 “Una storia dell’altro mondo” di Alessio Manfredi Selvaggi

Categoria: Premio Racconti per Corti 2024

SCENA 1: L’arrivo dell’alieno

C’era una volta, in una galassia lontana e in una regione ancor più lontana un alieno. L’alieno si chiamava Zorax e proveniva da un pianeta distante, situato ai confini della galassia. Era un essere alto e magro, con due grandi occhi neri che spesso spaventavano gli altri. Zorax aveva viaggiato per anni luce attraverso lo spazio, alla ricerca di nuovi mondi da esplorare e di nuove forme di vita da incontrare. Un giorno, mentre volava attraverso la galassia, Zorax notò un pianeta che sembrava particolarmente interessante. Era un piccolo pianeta, situato ai margini della Via Lattea, ma sembrava avere una varietà di ecosistemi che lo rendevano unico. Così Zorax decise di avvicinarsi e di esplorarlo da vicino.  Mentre si avvicinava alla superficie del pianeta, Zorax notò che c’era un’area che sembrava particolarmente densa di attività umana. Era una bella nazione a forma di stivale. Zorax decise che sarebbe stato il luogo ideale per iniziare la sua esplorazione. Quando atterrò sulla Terra, Zorax fu subito colpito dalla bellezza del paesaggio e la gente sembrava vivere in modo semplice e felice. Zorax decise di esplorare il territorio a piedi, per poter osservare da vicino la vita degli italiani. E si avventurò in un piccolo villaggio, dove incontrò un uomo anziano che gli spiegò molte cose sulla nazione e decise di rimanere per un po’ di tempo per poter conoscere meglio la gente italiana. Nel corso delle sue esplorazioni, Zorax incontrò molte persone meravigliose. E rimase sorpreso dal calore e dalla gentilezza degli abitanti che nonostante la sua stranezza e l’aspetto alieno, lo avevano accolto a braccia aperte e trattato con rispetto e curiosità.

SCENA 2: L’incontro con Alice e i terrestri

Una mattina, mentre passeggiava per una delle strade del paese, incontrò una giovane donna che stava dipingendo un quadro. La donna si chiamava Alice e Zorax rimase colpito dalla sua bellezza e dalla sua arte. Zorax fu affascinato dalla sua passione e dalla sua creatività, e decise di trascorrere del tempo con lei dipingendo e discutendo di arte e di cultura e lui imparò molto dalla giovane artista e si appassionò sempre di più alla bellezza delle cose terrestri. Con il passare dei giorni, Zorax cominciò a sentirsi sempre più a casa sulla Terra:la gente lo conosceva e lo accettava, e lui si sentiva parte della comunità. Nonostante la sua natura aliena, aveva trovato un luogo in cui sentirsi accolto e amato. Ma un giorno, dovette lasciare la Terra . Il suo viaggio attraverso la galassia lo chiamava, e doveva riprendere il suo cammino. Alice e gli altri abitanti furono tristi di vederlo partire, ma sapevano che un giorno sarebbe tornato.  E così, Zorax tornò sulla Terra spesso, accompagnato dalla sua nave spaziale. Ogni volta che atterrava sul suolo italiano continuò a scoprire nuovi tesori, a imparare cose nuove e a innamorarsi sempre di più di questo luogo meraviglioso che aveva trovato su un pianeta lontano anni luce. E quando tornava nel suo pianeta d’origine, raccontava ai suoi simili delle meraviglie che aveva trovato sulla Terra. Ma molti di loro non riuscivano a capire il suo entusiasmo per un luogo così lontano e così diverso dal loro.

SCENA 3 : La Campagna Elettorale….

Così, quando in una delle sue ultime visite, Zorax ebbe l’opportunità di scoprire che si stavano avvicinando le elezioni che erano un momento importante per la nazione e per i suoi abitanti, intrigato dal processo democratico, decise di candidarsi alle elezioni come rappresentante del suo partito intergalattico, che promuoveva l’uguaglianza, l’armonia tra le diverse specie e il rispetto per l’ambiente. Nonostante la sua natura extraterrestre, l’alieno credeva che avesse qualcosa da offrire alla comunità.La notizia della candidatura dell’alieno si diffuse rapidamente, suscitando un misto di stupore, curiosità e scetticismo. Molti credevano che fosse solo un trucco mediatico o una campagna pubblicitaria, ma altri erano genuinamente interessati a scoprire cosa l’alieno aveva da dire. L’alieno iniziò a partecipare a dibattiti pubblici e comizi, esponendo le sue idee sulla tutela dell’ambiente, sull’importanza dell’empatia e sulla necessità di abbracciare la diversità. Nonostante le sue proposte fossero spesso considerate audaci e fuori dall’ordinario, riusciva a comunicare con passione e convinzione, conquistando gradualmente il sostegno di alcuni cittadini.
La campagna elettorale dell’alieno divenne un vero e proprio fenomeno mediatico, attirando l’attenzione dei giornali e dei social media. Le persone iniziarono ad affollare i suoi comizi, incuriosite dalla sua presenza e dalle sue teorie innovative. La sua campagna elettorale aveva come slogan: “Un Futuro Intergalattico per la Terra!” e i suoi sostenitori iniziavano così ogni suo comizio elettorale “Cari cittadini terrestri e abitanti dell’Italia, sono qui oggi per presentarvi un candidato unico e straordinario: un alieno proveniente da un’altra galassia che si è innamorato del vostro meraviglioso territorio e desidera contribuire al suo sviluppo e alla sua prosperità. Il nostro candidato alieno porta con sé una vasta esperienza intergalattica e una prospettiva unica sulla vita e sulla società. Con una visione futuristica e un’innata curiosità per l’umanità, il nostro candidato vuole portare una ventata di aria fresca nella politica italiana.”

Il giorno delle elezioni finalmente arrivò.

Nonostante le aspettative fossero scettiche, l’alieno ottenne una significativa percentuale di voti, suscitando sorpresa e meraviglia. E anche se non riuscì a vincere le elezioni, si sentì comunque soddisfatto del suo risultato: aveva dimostrato che anche un alieno proveniente da un altro pianeta poteva condividere idee importanti e contribuire in modo significativo alla crescita del territorio.

Non fu eletto, dunque, ma di lui si parlo’ a lungo….

SCENA 4: L’addio.

Anni dopo, quando Zorax era diventato anziano, decise di fare un ultimo viaggio in Italia. Era curioso di vedere come il luogo fosse cambiato nel corso degli anni, ma soprattutto voleva rivedere i suoi amici e i luoghi che aveva amato così tanto. Trascorse le sue ultime settimane lì, visitando vecchi amici e ricordando i bei momenti passati insieme e decise di lasciare un ricordo tangibile e, insieme a un gruppo di artigiani locali, creò un grande mosaico rappresentante i suoi viaggi attraverso i vari pianeti. Il mosaico fu esposto in una piazza del paese, diventando un simbolo di amicizia e di scambio culturale tra la Terra e il resto della galassia.

FINALE: Il mosaico dell’amicizia

Poco dopo, Zorax morì nel suo pianeta d’origine. Con negli occhi la bellezza dell’universo che aveva attraversato in tutta la sua vita. E il suo ricordo e la sua presenza rimasero vivi tra gli abitanti della Terra che continuarono ad accogliere i viaggiatori intergalattici con la stessa gentilezza e l’apertura che avevano riservato a lui, portando avanti la sua eredità di scambio culturale e di amicizia tra i mondi.

Il mosaico che l’alieno aveva creato divenne un’attrazione turistica molto popolare, attirando visitatori da tutto lo spazio. Ma per i terrestri, era molto di più di un’opera d’arte: era un simbolo di amicizia e di rispetto per tutte le forme di vita della galassia.

E così, la storia di Zorax e del suo viaggio sulla Terra divenne una leggenda, una storia di amicizia e di scambio culturale che sarebbe stata raccontata per generazioni a venire in un luogo speciale, un luogo di bellezza, di pace e di armonia, che aveva saputo accogliere con gentilezza e rispetto un amico, diverso, proveniente da tanto, tanto lontano.

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1 commento »

  1. Ciao a tutti. La mia sceneggiatura è semplice . Ma volevo provare in modo diverso a raccontare l’inclusione. Le persone come me con disabilità intellettiva, con la sindrome di Down, sono a volte viste come “alieni”. Ma alla fine…siamo amati e accolti da tante persone!

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