Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2023 “Pusher” di Francesco Bagliani

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2023

Voglio renderti partecipe della mia storia, occasionale lettore, nonché renderti edotto in merito alle ragioni in virtù delle quali sono diventato un pusher di successo sia  pure decisamente atipico.

Inoltre sono anche spinto dalla convinzione che non possa durare a lungo la fortuna insita nelle vicende che sto per narrare, sono ben conscio che tutto ciò che non è frutto di ricerca o di lavoro ma di pura casualità spesso nasconde un prezzo da pagare a volte anche assai gravoso.

 Al tempo ero un frustrato ricercatore universitario di chimica inorganica presso la locale università, in particolare il mio compito consisteva nel classificare analizzare e stoccare i campioni dei minerali e delle terre rare presenti nel laboratorio di facoltà.

Vivevo da solo in un piccolo alloggio vicino all’università, con quello che percepivo con il mio lavoro era il massimo che mi potessi permettere, nessuna relazione sentimentale significativa, pochissimi amici, il venerdì sera ero solito permettermi una bevuta al pub, solo o in compagnia di alcuni compagni di sventura universitari.

L’ultimo venerdì dello scorso marzo sono come di consueto uscito per le 20:30 dal laboratorio e mi sono diretto per l’abituale bevuta, quando mi sono reso conto di aver dimenticato nello zainetto il campione di terbio da 300 grammi che avrei dovuto catalogare in serata.

Indeciso tra ritornare in facoltà o portarmi il campione a casa propendo per la seconda scelta, ho bevuto, sono stanco morto è venerdì sera, basta così, in laboratorio non ci torno, finisco un’ultima bevuta, è già tardi ormai siamo restati solamente in quattro nel locale, due abituè che conosco  da tempo, il sottoscritto e un tipo alto magro ben vestito, cattura subito la mia attenzione, stride un po’ con l’ambiente, innanzitutto l’abito, niente di particolare un vestito grigio medio da lavoro, sembra però essere appena uscito  dal sarto, innaturalmente impeccabile soprattutto alle undici di sera, molto magro poi, il viso inespressivo vagamente inquietante come certi individui affetti dalla sindrome di Asperger;  mentre così penso, si alza esce dal locale, ha una camminata curiosa stranamente molle, mentre pagava al bancone si è avvicinato a me e forse, suggestione dovuta all’alcool, ho  avuto la netta sensazione che mi stesse letteralmente annusando.

Esco, sono veramente stanco, di solito vado a casa a piedi, non sono più di tre quattro chilometri, anche perché la fermata dell’autobus è in un posto appartato non proprio agevole rispetto al pub, però questa sera non ho voglia di camminare, mi siedo sulla panchina della fermata e per la verità stranamente, non è mia abitudine, mi appisolo.

Arrivato il bus, dieci minuti dopo sono a casa, praticamente vestito, mi butto sul letto e in men che non si dica dormo di un sonno profondo e senza sogni.

.La mattina dopo apro lo zainetto.” Maledizione!” “Mi deve essere caduto il campione di terbio quando mi sono addormentato alla fermata, ecco ho appena buttato via il mio stipendio di un mese 300 grammi di terbio 1.300 euro, maledetto me, il direttore dell’istituto mi ammazza”.

Il terbio è una terra rara non serve a nulla, non è più usato nell’industria, speriamo sia disponibile per ricomprarlo da qualche parte in tempi brevi.

Provo con poche speranze a tornare alla fermata del bus, può essere che nessuno abbia preso il contenitore di plastica bianca e poi il terbio è un anonimo materiale grigiastro magari non ha attirato l’attenzione.

Arrivo alla fermata, “Gesù !”  Il contenitore di plastica bianco è in terra nascosto tra le cartacee sotto la panchina, bene!! Una volta preso, mi avvio verso casa, apro il contenitore , noto come sia stranamente pesante ma non è terbio all’interno c’è un metallo dorato pesante sembra oro …” Eh sì come no oro!” “Sarà molto molto facile…eh  eh he”

Sono a casa, con calma controllo ma pur sembrando una follia , per me è veramente oro, sono un chimico non credo di sbagliarmi, ho le chiavi del laboratorio vado sparato lì.

Controllo e ricontrollo varie volte  non c è dubbio alcuno , oro puro al 100%, introvabile in natura, non è possibile, pari volume del terbio, ma molto, molto più pesante, le gambe si sono fatte stranamente molli per fortuna ho una sedia a portata di mano altrimenti sarei potuto finire per terra, resto immobile come instupidito, peraltro vorrei vedere chi non lo sarebbe stato, chiudo non so come la porta del laboratorio e guardandomi attorno circospetto come un ladro esco.

Torno a casa, com’è possibile nessuno cambierebbe 300 grammi di terbio 1.300 euro e lascerebbe più di 25.000 euro come minimo in oro, non capisco c’è da impazzire, dopo un po’ mi calmo, un pensiero folle e malandrino mi pervade, “e se ci riprovassi, quasi quasi compro altro terbio e lo lascio sotto la panchina”.

Tre giorni dopo (giusto il tempo di reperire altro Terbio)  così faccio, ma una volta lasciato il contenitore non aspetto l’alba , intanto chi mai riuscirebbe a dormire, alle 04:30 della mattina  vado sparato come un missile alla fermata dell’autobus, sollevo un po’ di cartacce , cè un contenitore uguale al mio , con il cuore a mille lo apro… oro!!!

Sono inebriato non mi sembra vero, non mi faccio troppi scrupoli in quattro settimane ho quasi incassato 160.000 euro, sarei riuscito a fare molto di più il problema è reperire le quantità di un materiale che non serve a nulla e a nessuno.

Passati due mesi circa però con la mente che è più lucida, ragiono su quanto mi sta accadendo e un pensiero insistente  mi assilla, so di sbagliare, ma sono troppo curioso, devo assolutamente vedere e scoprire chi ritira il terbio, in pieno giorno faccio un paio di sopralluoghi esplorativi, ho trovato un luogo di osservazione a una distanza di circa duecento metri dalla fermata, visuale libera, la luce di un lampione rende possibile la percezione almeno dei caratteri superficiali di chi effettua il cambio.

Cinque giorni dopo lascio come di consueto il contenitore , ma questa volta invece di tornare a casa mi apposto e aspetto, la serata è ideale la visibilità è buona e non fa neppure troppo freddo,  intorno alle 03:15 un’auto, una BMW nera di grossa cilindrata, si ferma all’altro lato della strada, ne esce una figura parzialmente indistinta, mi colpisce immediatamente il tipo di andatura molle che avevo già notato nel tipo al bar quel famoso venerdì sera, solo che questo è molto più corpulento, si avvicina alla panchina raccoglie il mio contenitore, ne estrae il terbio  controlla e lascia un altro contenitore eguale, risale in macchina e va via.

Continuo nel mio tran tran, però decido di provare altre notti a scoprire chi è il mio compratore, ho un senso vago di inquietudine è tutto troppo, troppo strano, sono passati tre mesi sono sopra quasi di 500.000 euro, sono andato quattro o cinque volte in appostazione, sempre stesso cliché, solita macchina, le  persone sembrano diverse, hanno però palesemente due cose in comune : la stessa strana andatura, ed i vestiti tutti eguali.

L’ultima mia sera  d’appostazione però è successa una cosa che mi ha letteralmente raggelato il sangue, saranno state all’incirca le 03:30 il solito tipo è uscito dall’auto ha lasciato il suo contenitore ha preso il mio, stava riattraversando la strada quando è sopraggiunta ad alta velocità una moto di grossa cilindrata, il conducente della moto a causa della forte velocità e della semioscurità non aveva evidentemente scorto il mio “cliente”, un paio di secondi prima dell’inevitabile impatto il tipo si accorge della moto girando la testa di almeno 120-130  gradi!! Dopodiché si sposta, letteralmente si sposta, evitando l’impatto, non si scansa, né si tuffa di un paio di metri (ricordate Michael Jackson quando faceva quello strano movimento sul palco che sembrava spostasse tutto il corpo all’indietro, uguale solo che qua parliamo di almeno tre quattro metri)  , quindi  come se nulla fosse sale in auto e via, dubito che il conducente della moto abbia realizzato l’accaduto.

 Resto un paio di minuti a bocca aperta come uno scemo, poi a mo’ di automa i miei passi  mi dirigono verso casa , una volta arrivato, mi getto sul letto sono quasi terrorizzato, nessun essere umano può ruotare il collo così, al massimo un collo umano può girare di 70/80 gradi per lato non il doppio, nessuno  poi può muoversi all’indietro in quella maniera non è naturale.

Quindi!?!? Non lo so, devo elaborare quello che so con calma, ho la sensazione che tutto stia per prendere una brutta piega.

Ragioniamo e ripartiamo da zero, nessuno al mondo può girare così la testa, nessuno può muoversi così, nessuno pagherebbe il terbio più di venti volte il suo valore di mercato, in oro purissimo per giunta.

Guglielmo di Occam  ci ha insegnato come a parità di condizioni, tra le molte spiegazioni possibili di un fenomeno è molto probabile che la più semplice sia quella giusta, il famoso “rasoio di Occam”, quindi se nessuno a questo mondo può fare queste cose la spiegazione più probabile è che il mio “cliente” non sia di questo mondo…

Nel pensare questo, credetemi, ogni pelo del mio corpo si è rizzato ed un brivido quasi febbrile si è impadronito di me, a questo punto decisamente preoccupato per non dire , vorrei uscire da questa storia ma non oso troncare di netto la routine delle consegne, comincio però un po’ a diradare ma  non succede niente di che.

La settimana scorsa, martedì per la precisione la svolta, faccio la mia consegna , alle 05:00 vado come al solito per ritirare ma questa volta c’è ancora il mio contenitore, niente scambio quindi, me lo riprendo e torno a casa.

La notte dopo stessa cosa , al mattino il mio contenitore è sempre lì, sono quasi felice forse il problema inaspettatamente si sta risolvendo da solo, una pia illusione la mia.

Dopo cena sento in tv il notiziario locale e un servizio attrae la mia attenzione, è stata ritrovata sul raccordo che porta proprio a casa mia un’auto andata a fuoco completamente due notti orsono, una BMW, la stranezza è che è un testimone oculare, un metronotte, sostiene di aver visto l’auto come colpita da una luce proveniente dall’alto prima di prendere fuoco ed uscire di strada, inoltre sostiene di aver visto distintamente almeno due persone all’interno dell’abitacolo, cosa  questa molto strana perché i pompieri intervenuti poco dopo non hanno trovato traccia alcuna di corpi bruciati.

Ora si che sono davvero preoccupato, se qualcuno, da qualunque luogo provenisse, era disposto a barattare in incognito terbio per oro, ci potrebbe pure stare che il terbio stesso, che io ho fornito, sia in qualche modo interdetto, proibito o quant’altro nel luogo di destinazione ovunque esso possa  trovarsi e allora il rischio di fare la fine di quelli della BMW non è poi così campato in aria, anzi!

Ho deciso, devo sparire completamente, ho ritirato tutto il denaro, gettato via le  carte di credito, telefono  cellulare  qualsiasi mia traccia digitale cancellata, uso solo bus di linea che non richiedano nominativo, entro dopodomani avrò passato il confine a piedi fuori dalle strade principali, ho studiato una cartina c’è un piccolo promontorio con un’anonima cittadina a trenta chilometri dal confine mi trasferisco lì, il denaro non è  più un problema  penso di riuscire a cambiare identità.

Spero di riuscire a svanire nel nulla  ed essere dimenticato, qui nessuno mi conosce , mi sono tagliato la barba, ho cambiato abbigliamento, di giorno conduco una vita assolutamente anonima, esco pochissimo perché non riesco a vincere una sensazione sgradevole, come d’attesa di qualcosa non propriamente positivo.

Purtroppo però dopo il giorno arriva la notte ed è quella che mi fa più paura, stento a dormire, mi pesa il fatto di essere da solo , il benché minimo fruscio mi terrorizza, ho un timore folle del buio,  ,  ho il terrore vero di risvegliarmi e improvvisamente  di trovarmi faccia a faccia con qualcuno che non sia di questo mondo e che mi chieda conto delle mie consegne… temo che la ruota della fortuna stia per girare storta.

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