Premio Racconti nella Rete 2023 “Famelico” di Damiano Chiti
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2023Paolo e Giada erano a letto, discutevano della guerra. Due giorni dopo lui sarebbe dovuto partire per un conflitto lontano.
‘Io non voglio partire, non voglio combattere contro persone che non conosco, sono una persona civile ma non patriottica’. ‘Se fai il renitente poi ti arrestano, lo sai come sono le leggi qui, chi si da alla macchia, poi ha una vita dura’. ‘Potrei fingermi morto o cambiare identita’, sono idee estreme ma non mi viene in mente altro’. Sul comodino accanto i biscotti stavano terminando, parlavano a bocca semipiena ma riuscivano lo stesso a capirsi.
‘Certo che sei strano, ma come ti vengono in mente certe fesserie, e poi non hai ancora parlato della paura piu’ comune che e’ quella di morire, come mai?’. ‘Non e’ che non ho paura di morire al fronte, se ci penso , ovviamente, mi viene, il problema e’ che io non voglio usare le armi, anche solamente il fatto di ferire qualcuno mi fa impressione’.’ Tutto puo’ essere un’arma, lo vedi quel coltello che stiamo usando per la marmellatta, potenzialmente e’ pericoloso’. Anche la marmellata stava finendo, al che Paolo decise di alzarsi e andare in cucina per prendere qualcosa: ‘dolce o salato’ disse a voce alta. ‘Dolce’ rispose lei. Arrivo’ in camera con una crostata di more, si ridistese a letto e ricomincio’ la discussione. ‘Hai ragione, pero’ il punto sta nelle intenzioni, non credo di essere particolarmente buono ma neanche ingenuo, le motivazioni di questo conflitto sono come al solito assurde.’ Eh si, siamo governati da persone strambe che , paradossalmente, dicono da fare cio’ a nostro vantaggio’ disse Giada mentre masticava il gustoso dolce.’ Inoltre quello la’, come si chiama, non e’ affatto detto che perda la guerra, quindi rischierei comunque, anche nel caso non mi succeda nulla di che, di finire al servizio del nemico’.’ Nemici?’, Giada s’ interrogo’.’Giusto interrogativo, chiamiamoli avversari, in fondo in quei paesi lavorano parecchi nostri connazionali’.
La crostata stava gia’ finendo sotto i morsi famelici dei due.’ E insomma , non ho ancora deciso se presentarmi in caserma’. ‘Devi presentarti, magari inventiamoci una malattia, non soffrivi di asma da ragazzo, potresti dire che hai una ricaduta’.’ Non so se l’ asma basta a ottenere la dispensa, qui ci vuole qualcosa di piu’ grave’. ‘E’ finito il dolce, e ora che ci mangiamo?’.
‘Sento montare la tensione, non trovo soluzioni…vado a prendere qualche sandwich’.’ Non so cosa dirti tesoro, pensa anche a me , a casa da sola , a soffrire per te’.’ Potrei suggerire al comando di farmi fare il reporter di guerra, in fondo sono un giornalista pubblicista, potrebbe essere necessario avere qualcuno che racconti le cose come piace a noi’.’ Questa e’ un’ottima idea, non e’ a rischio zero perche’ comunque dovresti mettere piede dove cadono le bombe, pero’ almeno non saresti costretto a usare le tanto odiate armi’.’ Questo al tonno e’ proprio buono’, sussurro’ Paolo.’Io ti consiglio quello al salmone’, suggeri’ Giada. ‘Domani a pranzo che facciamo?. Un bel piattone di pastasciutta al ragu’ oppure finiamo quel pollo arrosto che abbiamo cominciato oggi?’.’ Non saprei , ora sono concentrato sul tonno, domani e’ un altro pasto.