Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2023 “Papà azzurro” di Simona Rossi

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2023

 “C’era una volta una bellissima ragazza cui era capitata una disgrazia familiare e io, Elisabetta cara, l’ho salvata. Indovina chi è?”

“La mamma”.

“Brava la mia Betta, adesso dormi”.

“No, dai, raccontami la storia, papà. Dimmi come hai conosciuto la mamma”.

“Allora. Nonna voleva che io mi sposassi il più presto possibile, perché voleva te e i tuoi fratelli. E così ha organizzato un gran ballo”.

“I balli per conoscere le ragazze non si fanno più. Si va su internet”.

“Si, certo, ma la nonna non lo sapeva! Perciò ha fatto inviare al ciambellano di corte…”

“A chi?”.

“A tuo nonno - il tuttofare di tua nonna”.

“Ah. Ieri l’ho visto tagliare le spine delle rose nel vaso in salone”.

“Ecco, appunto. Allora, cara Betta, il ciambellano di corte ha inviato la letterina della nonna a tutte le famiglie amiche: a quelle dei circoli di tennis e di bridge, a quelle del Rotari e a quelle della parrocchia di St. Ignazio”.

“E agli amici della spiaggia e della montagna non ha scritto?”.

“No. Non erano di Milano”.

“Però secondo mamma erano i più simpatici”

“Beh, certo, quando l’ho conosciuta la tua futura mamma era un po’ terrona; poi ha studiato qui, ha frequentato me e si è tolta tutta quella… diciamo ‘cenere’ di dosso”.

“Che diceva la letterina della nonna?”.

“Cari amiche e amici, vi parrò demodé, ma vorrei organizzare un ballo per il mio adorato primogenito, affinché possa cominciare a considerare le donne anche come potenziali mogli”.

“Affinché che? Scusa, papà, ma tu non volevi sposare la mamma?”

“La mamma sì, ma tutte le altre prima di lei no”.

“Ah. Poi?”.

“Allora, sull’invito c’era scritto: “A tal fine darò una gran festa nella nostra casa in via Montenapoleone. L’abito di gala è d’obbligo”.

“E poi?”.

“Poi la nonna ha cominciato coi preparativi. Ha chiamato una squadra di inservienti che ha tirato a lucido tutti i 300 mq dell’attico del nonno, ha ordinato il buffet al miglior cuoco d’Italia, ha ingaggiato l’orchestra della Scala e la sera con carrozze splendenti, cavalli scalpitanti e conducenti in livrea, sono arrivate tutte le principesse”.

“Ti sei innamorato subito di mamma?”.

“Era la più splendente, la più scalpitante e la più elegante della festa, come facevo a non innamorarmi?”.

“Che abito portava?”

“Non me lo ricordo, ma era bellissima”.

“Che le hai detto per farla innamorare?”.

“Niente, abbiamo sempre ballato”.

“Balla bene la mamma?”.

“Benissimo”.

“Ma oggi non ballate”.

“No, dopo quella sera non è stato più necessario”.

“È triste però che la mamma non balla più”.

“Meglio così, credimi: lo sai che la sera del ballo la mamma scappò?”

“E perché?”.

“Non me lo ha mai spiegato”.

“Secondo me, è perché non le sei piaciuto”.

“Cosa? Te lo ha detto lei?”.

“Ma se è scappata, come vi siete ritrovati?”.

“Betta, non è che tu, per caso, glielo hai chiesto alla mamma, perché era scappata?”

“Tra il lavoro, la casa, la cucina e quello che vuoi tu, la mamma non ha mai tempo per raccontarmi le storie. Tu, dai, finisci di raccontarmi questa. Se lei è scappata, come hai fatto a trovarla?”

“Correndo via per la scala B, sul pianerottolo del secondo piano, ha perso una scarpina. Quella me la ricordo: un decolté, sottile sottile, di cristallo, elegante e trasparente, come l’animo di mamma. Senti, Betta, è da un po’ che tua mamma non è mai a casa. Ti ha detto dove va?”.

“Tu hai trovato la scarpina e che hai fatto?”.

“Ho fatto misurare la scarpina a tutte le principesse che erano venute alla festa, ma solo a tua madre è calzata perfettamente”.

“E come è stato possibile allora che se l’è persa? E come mai l’hai trovata proprio tu e come mai è entrata solo a lei, la scarpina?”

“La magia dell’amore, Betta”.

Betta alza gli occhi al cielo, scuote la testa in segno di diniego e poi punta il mento contro il papà, mettendo su l’espressione del gatto che fissa la preda.

“Perché fai quella faccia impertinente, Betta? Mamma e papà si sono sposati per magia, non è meraviglioso?”.

“Siii...  magia! Se è magia, tra te e mamma, perché allora lei mi compra sempre le scarpe coi lacci?”.

 

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