Premio Racconti per Corti 2023 “Prospettive di un delitto” di Benedetta Scafa
Categoria: Premio Racconti per Corti 2023È mattina. Un uomo sulla sessantina passeggia con il cane sulle mura di Lucca quando, improvvisamente, il cane comincia ad abbaiare e a puntare verso un cumulo di foglie. L’uomo si avvicina: da sotto le foglie spuntano le gambe di una donna morta.
TITOLI DI TESTA
1. IL RIDER
Vicino alla scena del crimine, un rider viene interrogato dalla polizia.
Rider: Sì, quella donna l’ho vista, ieri sera. Stavo facendo una consegna e le sono passato accanto con la bici. Era al telefono, litigava con qualcuno.
FLASHBACK
La vittima (al telefono): Ma lo vuoi capire che fra noi è finita? Smettila di assillarmi! E non mandarmi più fiori in ufficio, è imbarazzante. La gente pensa che stiamo ancora insieme, che ci stiamo per sposare… Devi lasciarmi in pace!
Riattacca e scaglia il cellulare contro un albero.
PRESENTE
Rider: No, non mi sono fermato, ero in ritardo. E poi, non erano mica affari miei!
2. L’(EX) FIDANZATO
Nel suo appartamento, risponde alle domande della polizia.
Guardi, non so con chi abbiate parlato, ma io e Francesca stavamo ancora insieme. Sono distrutto. Chi può aver fatto una cosa simile? No, ieri sera non l’ho vista. Mi ha chiamato mentre tornava a casa dal lavoro, voleva ringraziarmi dei fiori che le ho mandato. Sa, sono un romanticone, e a lei piaceva (si asciuga gli occhi con un fazzoletto). Ha detto che era stanca, voleva andare a letto presto… (sovrappensiero) Il vecchio con il cane, l’avete interrogato? Guardi che quello è un tipo strano, Francesca l’ha notato più volte sulle mura, che la fissava.
3. L’UOMO CON IL CANE
Sulle mura, dopo il ritrovamento, risponde alle domande della polizia.
No, agente, la signorina non la conoscevo. (il poliziotto gli mostra una foto) Ah, era lei? Ma sì, la vedevo spesso da queste parti. Io e Rocco (indica il cane) veniamo a passeggiare qui, mattina e sera. Bella ragazza, eh? (ammiccando) Un peccato… Come dice? No, ieri sera no. Rocco è uscito con mia moglie e io sono rimasto a casa a guardare la tv.
4. LA SENZATETTO
Nei pressi della scena del crimine, viene interrogata dalla polizia.
Senzatetto (con aria diffidente): Non so niente, non ho visto niente.
Il poliziotto le allunga una banconota.
Senzatetto: Ah, sì… Passava sempre di qua, mi lasciava qualche spicciolo. Ieri però non si è fermata, stava al cellulare…
FLASHBACK
Francesca cammina parlando al telefono, vista da una certa distanza dalla senzatetto. Quando scaglia via il cellulare, il rider, che le è appena passato accanto, si ferma a raccoglierlo. I due si scambiano qualche parola indistinta. Sullo sfondo, nell’oscurità, si intravede l’uomo con il cane che osserva la scena.
PRESENTE
Poliziotto: E poi che è successo?
Senzatetto: Ah, non lo so! Non so niente, io.
5. FRANCESCA
È sera. Francesca cammina sulle mura discutendo al telefono con l’ex fidanzato. Vede l’uomo con il cane che la fissa da dietro un albero. Quando scaglia via il cellulare, il rider si ferma a raccoglierlo e glielo porge.
Francesca (imbarazzata): Oh, grazie!
Rider (fissandola con insistenza): Di nulla…
Francesca fa per allontanarsi, il rider le prende il braccio.
Rider (indicando il cellulare): Se vuole ci scrivo il mio numero. Magari, una sera di queste…
Francesca si libera con uno strattone e si allontana frettolosamente. Si stringe nel cappotto, guardandosi intorno con inquietudine. Poi un’ombra le si para davanti. Vediamo la sua espressione terrorizzata mentre la lama di un coltello si alza verso di lei.
TITOLI DI CODA
Bello, tiene sulle spine fino alle ultime righe…poi il finale che lascia pensare. Forse troppi indizi o forse non ho capito… o forse l’ho uccisa io!
Grazie GianMarco! Non avevo considerato che ci fossero troppi indizi, però le testimonianze sono volutamente contraddittorie e il finale irrisolto (c’è anche un riferimento letterario, chissà se qualcuno lo coglie…). Comunque metto agli atti la tua confessione! 🙂
Davvero un bel racconto per un corto. Mi piace la dinamica della storia nella quale nessuno è protagonista di verità.
Mi piacciono le diverse prospettive che poi si incastrano nella trama. Il dubbio sorge: chi l’ha uccisa? Brava!
Grazie Anna Rosa e Manuela! E’ proprio così: non si può stabilire la verità, quindi non sapremo mai chi l’ha uccisa.
Brava.
Il tuo soggetto saprebbe incatenare allo schermo, come sa incollare alle pagine.
P.S.: posso testimoniare di aver visto Gian Marco Ciellini sul luogo del delitto, in atteggiamento sospetto, intento a nascondersi nella nebbiolina.
Grazie Roberto! Ahahah, a quanto pare abbiamo un colpevole, tutto sommato 🙂
Tutti hanno visto qualcosa, molto probabilmente sanno… ma nessuno dice la verità. Perché? Di chi/cosa hanno paura? Chi può detenere un potere tale su questi personaggi, da terrorizzarli al punto di renderli completamente omertosi? Chi ha un potere assoluto sulla loro esistenza? Ho capito: l’omicida è l’autore, Benedetta in persona!