Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2023 “Nonna Maria” di Andrea Zavagli

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2023

IL SALOTTO

Il salotto, dall’aria polverosa, era illuminato fiocamente dalle ultime due lampadine rimaste sulla lumiera centrale mentre alle finestre pesanti tende di velluto blu ormai scolorite si opponevano  allo scintillio delle acque del golfo investite dai raggi del sole.

Avvolta nella vecchia vestaglia di cinz, un tempo rosa, che la strizzava sui fianchi, raggiunse ciabattando il ragazzetto che nella stanza si stava riassettando il giubbotto e messasi a sedere sull’unica sedia libera gli disse, in uno sbuffo di fumo della sigaretta che le pendeva dall’angolo delle labbra: «Il solito. 10 euro.»

Lui appoggiò sul tavolo una banconota e dopo un attimo di incertezza chiese: «Quando una da venti?»

Con un sorriso sporco di rossetto lei rispose: «Devi crescere… Ora vai. Va’!»

Colpito nell’amor proprio il giovanetto se ne andò col muso lungo.

Rimasta assorta nei suoi pensieri trasalì quando uno specchiera ammucchiata con le altre cianfrusaglie sul tavolo le rimandò l’immagine del suo volto gonfio e dei riccioli oramai grigi che nemmeno le forcine riuscivano a sostenere.

Dallo scollo, oltre i fiorellini della camicia da notte, si intravedeva un lembo del seno vizzo.

Sospirò distogliendo lo sguardo e mentre spengeva nervosamente la sigaretta nel posacenere già pieno, eccheggiò per la casa lo squillo del campanello. Con una mano a reggersi la schiena che era tornata a dolerle, andò a tirare l’apriporta che aveva fatto mettere nel corridoio per evitarsi qualche metro di quella grande casa.

Nel vano dell’ingresso si presentò un ragazzino alto sí e no un soldo di cacio che portava con la mano destra una cartella da scuola mentre con l’altra cercava di aprirsi il giubbetto.

Lei, rialzando un sopracciglio, lo squadrò sorpresa per la giovane età poi, come per un antico rito, si avviò verso l’interno buio della casa.

Dalla credenza del corridoio, dove erano affiancate ordinatamente, prese un pezza di stoffa ed entrò in una stanza a sinistra facendo sedere il bimbetto.

Si fissarono per un attimo, poi lei chiese: «Da Otto, vero?»

Arrossendo il ragazzino annuì e lei, sbattendo sul tavolo infarinato la pallina di pasta che aveva fatto lievitare nella stoffa, come per farsi sentire da un inesistente cameriere gridò a mezza voce: «Una pizza di Nonna Maria da otto per il signore al tavolo tre».

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1 commento »

  1. Che storia simpatica e leggiadra…!!!

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