Premio Racconti per Corti 2022 “La fatalità degli occhi” di Tony Musicco
Categoria: Premio Racconti per Corti 2022Walter e Roberta sono distesi nel letto della loro camera d’albergo. Si sono appena svegliati dopo la loro prima notte a Lucca. Il posto in cui alloggiano è un albergo abbastanza sgangherato e poco raccomandabile. L’idea di alloggiare lì è venuta a Walter, che dichiara di voler far vivere “un’esperienza” a Roberta. Una volta svegli, Walter vorrebbe rifare l’amore, ma Roberta non ne ha voglia e gli propone di cercare un posto dove fare colazione e si infila nella doccia. Lui fa per rimettersi al letto, ma riceve una telefonata da un certo Cesare, che gli chiede aggiornamenti riguardo un non specificato impegno. Walter risponde che la cosa sarà fatta per le 11 e, senza aggiungere altro, chiude la chiamata. Quindi si riveste e esce dalla camera. Mentre cammina nel corridoio, da un’altra stanza vede uscire una prostituta, abbigliata con mini gonna di pelle e cappottino leopardato. Lei si mostra infastidita dallo sguardo di Walter e, allungando il passo, si infila in ascensore. Lui scende quindi per le scale.
Camminando per le vie del centro storico, Walter arriva in una grande piazza e si siede al tavolino di un bar. Ordina un caffè. Nell’attesa prende a guardarsi attorno. Dalla tasca della giacca tira fuori un pacchetto di sigarette e lo poggia sul tavolino. Con le dita prende a tamburellare sul pacchetto, preso dalla voglia di fumare. Appena arrivato il caffè Walter lo butta giù tutto d’un sorso e subito si infila una sigaretta in bocca. Mentre butta fuori beatamente il fumo, Walter si accorge di una donna, Beatrice, seduta ad un altro tavolo a un paio di metri da lui. Prende a fissarla dalla testa ai piedi. Bionda, cappotto e collant neri, capelli raccolti e una collana con su scritto ‘Beatrice’ attorno al collo. Anche lei con una sigaretta fumante in mano. Sguardo basso, assorto. Ad un certo punto la donna alza gli occhi e incontra quelli di Walter. Lui le dedica uno sbuffo di fumo, mentre lei cede all’imbarazzo di quello sguardo e abbassa gli occhi, per poi rialzarli nuovamente. Walter e Beatrice si sorridono. Lui abbandona la cicca della sigaretta nel portacenere e si alza dalla sedia, prende il pacchetto di sigarette dal tavolino e si dirige verso Beatrice, che intanto cerca di far finta di nulla abbassando lo sguardo.
Walter arriva da lei e le chiede se può sedersi. Beatrice gli chiede se è davvero necessario e lui, ridendo, dice che lo è. Quindi prende posto e le domanda subito se lei è solita fissare gli estranei. Beatrice, sorridendo, gli rivela che è un qualcosa che fa di tanto in tanto. Walter le chiede cosa succederà e lei gli rivela che non lo sa e lo rimprovera di essersi seduto lì. L’uomo replica la stessa domanda di prima e Beatrice gli dice di attendere qualche minuto e poi raggiungerla in bagno. Quindi si alza dal tavolino. Lui la saluta chiamandola per nome. Lei lo guarda stranita e Walter le indica la collana che porta con il suo nome. Beatrice sorride ed entra nel bar. Raggiunta la toilette, ci si chiude e si siede sul water. Comincia a parlare con se stessa a voce bassa, interrogandosi su quello che sta per fare. Ad un certo punto sente bussare alla porta. Lei comunica che è occupato e poi si sente chiamare per nome. Capisce che si tratta di Walter, apre la porta e lo fa entrare. Immediatamente Beatrice gli si butta addosso, baciandolo. Lui sorride e commenta il suo “non perdere tempo”. Mentre si danno un secondo appassionato bacio, si sente un colpo di pistola silenziato. Beatrice si distacca da Walter. Con la mano scende sulla sua pancia e tocca la canna di una pistola, poi passa sul cappotto sporco di sangue. Lei guarda Walter incredula e gli chiede semplicemente perché. Lui le risponde che c’è gente al mondo che vuole la sua morte e che lui è lì per far si che accada. Quindi si ode un nuovo colpo di pistola. A quel punto Beatrice chiude gli occhi. Walter la sorregge e l’adagia sul water. Poi esce velocemente, tenendo lo sguardo basso. Mentre cammina per le strade di Lucca, chiama Cesare e gli riferisce che la missione è compiuta.
Torna all’albergo. Entrato in camera, trova Roberta che si sistema il rossetto allo specchio. Lei gli chiede se ha trovato un posto carino dove far colazione. Walter le risponde che nei dintorni non ha trovato nulla e che ha chiamato un taxi per spostarsi dall’altra parte della città. Roberta bacia quindi Walter e i due escono dalla stanza.