Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2022 “Sulla cresta della cometa” di Andrea Barranco

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2022

Anno 4044: l’umanità si è espansa oltre le stelle ed è venuta in contatto con altre civilizzazioni. All’inizio i rapporti erano violenti ma in seguito alcuni individui di pianeti differenti, tra cui anche alcuni umani, trovarono un modo di confrontarsi che non costasse perdite a nessuna fazione: i tornei sportivi interplanetari. Questi tornei consistevano nel riadattare sport di vari pianeti così che tutti potessero partecipare e tra questi sport uno in particolare divenne il più popolare in tutta la galassia: il surf sulle scie delle comete. Ben presto mondi che prima erano in conflitto tra loro cominciarono ad avere rapporti civili basati sulla sportività.

Tom è un ragazzo umano di 14 anni che vive con suo padre nella colonia umana su Hydrox-4, un pianeta molto simile a quella parte della terra chiamata Hawaii. Tom passa le sue giornate surfando sulle onde del mare ma sogna di cavalcare le scie delle comete e di diventare il numero uno della galassia, ma il padre non vuole perché la madre di Tom è morta in un incidente proprio mentre cavalcava una cometa l’anno prima e teme che il ragazzo possa fare la stessa fine.

Il padre di Tom si chiama Edward ed è il rispettato sindaco della colonia, un tempo uomo gioviale, amante del divertimento e felicemente sposato cambiò molto a seguito della morte della moglie: ora è distante, severo, ride raramente e detesta gli sport, in particolare il surf sulle comete.

La madre di Tom si chiamava Stella ed era una donna vivace, forte, carismatica e selvaggia come un’eruzione solare ma anche molto amorevole e incoraggiava sempre il figlio a seguire i suoi sogni. Stella era ammirata in tutta la galassia per aver vinto tornei di surf sulle comete per ben sette anni di fila e la sua morte ha addolorato molte persone e in particolare ha avuto un effetto devastante sul rapporto tra Tom e Edward.

Un weekend Tom esce a fare un giro con alcuni amici che lo portano nello spazio aperto vicino ad una cometa. Tom, estasiato, si infila la tuta pressurizzata, prende una tavola a razzo e si fionda dritto sulla cometa. All’inizio la cometa è più difficile da cavalcare delle onde del mare ma Tom riesce presto a prenderci la mano e ad eseguire complicatissime acrobazie, che attirano l’attenzione di un branco di delfini spaziali, gli animali preferiti di Stella. Il ragazzo è nel suo elemento e si sente vicino alla madre.

Sulla strada per il ritorno, i ragazzi incrociano una navicella il cui conducente chiede di parlare con loro. Il conducente, una creatura simile ad un pinguino verde, si introduce come Peets ed è un talent scout di surfisti di comete e vecchio amico della madre di Tom. Nel frattempo, Peets ha notato le acrobazie di Tom e gli offre di partecipare ad una gara di surf sulle comete che si terrà il mese successivo proprio in quel sistema solare. Tom è entusiasta, accetta subito ma Peets gli fa presente che, in quanto per gli standard umani è ancora un minorenne, ha bisogno dell’autorizzazione scritta di un genitore o di un tutore legale.

Tom passa l’intero mese fino all’inizio della gara allenandosi di nascosto su vere comete e cercando le parole giuste per chiedere al padre di lasciarlo partecipare alla competizione ma non riesce a trovare il coraggio. Quando oramai sono rimasti solo cinque giorni alla gara, decide di ingannarlo e lo convince che l’autorizzazione è per una gita scolastica e Edward, che è troppo impegnato con il lavoro per sospettare di qualcosa, firma senza neanche guardare l’autorizzazione.

Il giorno della gara Tom salta la scuola e si dirige verso il punto d’incontro con Peets, che lo porta su una grossa nave con dentro degli spalti affacciati verso lo spazio aperto.

Mentre la nave si avvicina alla cometa i partecipanti vanno a prepararsi, Tom si sente a disagio perché nota che alcuni degli altri partecipanti sono dei noti professionisti e all’improvviso riceve una chiamata da suo padre, che era stato avvisato dalla scuola e aveva visto alla “olovisione” la lista dei partecipanti, e gli dice di ritirarsi dalla gara ma Tom risponde che è il suo sogno e riattacca.

Le regole della gara sono le stesse di una normale gara di surf ma con l’eccezione che il vincitore sarà chi riesce a raggiungere il traguardo stando il più possibile vicino alla testa della cometa; se un concorrente cade dalla tavola una prima volta viene ripescato dalla nave, ha l’opzione di lasciare o di rientrare in gara, ma ripartendo dalla fine della scia. Il vincitore ottiene la coppa Stella cadente.

La cometa della gara è più grossa di quelle che Tom aveva cavalcato prima ed ha una scia più violenta.

Poco prima dell’inizio della gara Peets nota che Tom è spaventato e gli comunica che la coppa di quest’anno è dedicata a sua madre, la precedente campionessa. Tom ora è più sicuro di sé e determinato a vincere la competizione.

L’inizio della gara va bene per Tom ma ad un certo punto comincia ad avere delle difficoltà a controllare la tavola e alcuni concorrenti cominciano a cadere dalle tavole e scelgono di ritirarsi. Quando oramai rimangono solo sei concorrenti Tom cade dalla tavola, viene ripescato dalla nave e si demoralizza.

Peets cerca inutilmente di incoraggiarlo ma all’improvviso arriva Edward, il quale è giunto il prima possibile, e dice al figlio che ha notato come all’inizio della gara aveva lo stesso sorriso della madre e gli chiede se è davvero questo il suo sogno, Tom risponde di sì e allora il padre gli dice di tornare in gara e di vincere o di quantomeno finirla perché è quello che avrebbe fatto sua madre.

Tom rientra in gara e con grande difficoltà riesce a recuperare terreno e finisce la gara arrivando al terzo posto. Sebbene non abbia vinto la folla acclama il ragazzo e gli altri concorrenti si congratulano con lui. Tom si sente esaltato ma allo stesso tempo deluso per non essere riuscito ad essere al pari con sua madre ma Peets gli assicura che all’inizio anche lei cadeva di continuo o finiva anche dopo il terzo posto e dice che Tom ha molto più talento di quanto lo aveva lei alla sua età.

Tornati a casa Tom e suo padre si mettono a parlare guardando le stelle. Edward ammette che è inutile cercare di fermare Tom, in quanto è identico a sua madre e alla fine gli concede di partecipare alle gare di surf sulle comete a condizione che prioritizzi la scuola e di fare molta attenzione. Edward in cambio promette di affrontare il lutto.

Tom fissa il cielo stellato mentre passano alcune comete ed è impaziente di cavalcarne un’altra.

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