Premio Racconti per Corti 2011 “Panni Sporchi” di Andrea Stucchi
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011ROMA CASA INTERNO ALBA
Buio. Si sente il suono della sveglia, e subito dopo il “clic” che l’interrompe. Andrea s’alza accende la luce della abat-jour. Accanto a lui una donna che dorme ancora. E’ molto presto la sveglia indica le 05:45. Andrea va al bagno a fare la pipi e poi in cucina dove mette la macchina del caffè sul fuoco. Fa colazione, si veste con abiti adatti per andare a pesca. Prima d’uscire va in camera da letto da un bacio alla donna che dorme
ANDREA
Ciao Amore, ci vediamo sta sera.
Risponde la donna insonnolita
DONNA
Ciao amore, buona pesca….ahh scusa! non si dice!
ESTERNO ALBA
Andrea esce di casa, va in magazzino prende l’attrezzatura da pesca e s’incammina verso la macchina. Arrivato davanti alla macchina lo scatto d’apertura della portiera interrompe il silenzio del mattino. Apre il portellone posteriore, guarda dentro e con la faccia quasi indifferente lo richiude, apre la portiera posteriore e mette l’attrezzatura da pesca sul sedile. Sale in macchina e va via.
<Riprese che lo riprendano durante il viaggio mentre guida>
Arrivato sul luogo di pesca, scende. Con un aria fredda va verso il portellone, lo apre
<telecamera inquadra dentro il portellone dove c’é un uomo morto accovacciato dentro un sacco semi aperto con chiusura lampo>
Andrea con movimento secco chiude il sacco. Poi con diversi sforzi e gemiti lo carica sulle sue spalle, richiude il portellone, prende con una mano il telecomando che ha in tasca, chiude la macchina e s’avvia verso un sentiero che porta sulle sponde del fiume. Arrivato sulle rive del fiume, affaticato, da un occhiata in giro e finalmente lascia cadere il sacco che non affonda ma rimane li impigliato tra gli arbusti. Con calma torna alla macchina e prende l’attrezzatura da pesca.
Andrea pesca, prende il pacchetto di sigarette, ne tira fuori una e la porta in bocca. Proprio quando sta per accenderla ci ripensa e con disprezzo la getta nel fiume. Poi stringendo con forza getta anche il pacchetto che scivolando nell’acqua va ad appoggiarsi sul sacco. Quasi sorridendo continua a pescare.
CASA INTERNO GIORNO
Nel frattempo a casa qualcuno suona alla porta. La donna apre. Davanti all’uscio un uomo con una borsa a tracollo.
FIUME GIORNO
Si muove il cimino forse il pesce sta mangiando.
CASA INTERNO GIORNO
<Inquadratura sulla mano della donna che impugna un martello. La donna cammina veloce verso il bagno. Di spalle c’é il uomo con la borsa che controlla la lavatrice. La donna con sicurezza sferra un colpo con il martello dietro la nuca dell’uomo che cade a terra.>
FIUME GIORNO
Andrea recupera il filo ma sull’amo non c’é più l’esca.
CASA INTERNO GIORNO
L’uomo stordito sdraiato pancia a terra, cerca di divincolarsi dalla donna che con una corda passata attorno al suo collo, stringe sempre di più. Seduta sulla schiena dell’uomo con grande fatica cerca di tenerlo fermo, mentre lui agonizzante, tenta inutilmente d’aggrapparsi a gli ultimi istanti della vita.
FIUME GIORNO
Andrea rifà la canna.
CASA INTERNO GIORNO
La donna sudata si passa la mano sulla fronte, prende i piedi dell’uomo e lo trascina pesantemente.
ESTERNO GIORNO
Andrea in macchina che torna a casa.
CASA INTERNO SERA
In camera da letto, Andrea legge. Poi si gira verso la donna e domanda
ANDREA
E venuto l’idraulico?
Lei lo guarda quasi sorridendo. Allora lui come se se l’aspettasse
ANDREA
Nooooo….
DONNA
M’aveva chiesto troppo
Andrea rassegnato
ANDREA
Allora domani me tocca riannà a pesca
Andrea spegne la luce. <Buio>
ANDREA
Manco prendo niente poi
Parte la colonna sonora
Davvero un’esistenza difficile, quella di Andrea!!