Premio Racconti per Corti 2022 “Non si preoccupi” di Piero Fittipaldi
Categoria: Premio Racconti per Corti 2022Il corto segue il dialogo di una giovane donna in un commissariato che denuncia di aver smarrito qualcosa di molto particolare: se stessa.
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Una donna sui 30 anni è seduta davanti a una scrivania in un ufficio. Sembra in imbarazzo, si morde il labbro, si tormenta le unghie. Davanti a lei siede un funzionario di polizia in divisa che la incalza.
UOMO
Allora signorina, mi dica pure.
DONNA
Vorrei denunciare uno smarrimento.
L’uomo la fa un gesto come a invitarla a continuare a parlare. Lei dopo una breve pausa riprende.
DONNA
Ecco io, ho perso qualcosa che… non so.
UOMO
Come non sa. Mi deve dire cosa, sennò che scrivo io qua sopra?
DONNA
È…un insieme di cose. Non saprei nemmeno io… Ho perso… il senno.
UOMO
Il funzionario le scruta il seno con fare enigmatico.
La ragazza si accorge dello sguardo e si porta le mani al petto, abbracciandosi il seno con fare impacciato.
DONNA (indicandosi la testa)
Intendevo il senno, con due “n”… la ragione. Ecco: ho perso la ragione!
L’uomo scarabocchia dei numeri su un foglio, poi lo gira verso la donna.
UOMO
Mmh, vediamo subito: quanto fa?
DONNA
Undici
UOMO
Esatto. Vede? Lei ragiona benissimo. Si sforzi un attimo signorina, cosa ha perso esattamente?
DONNA
Come faccio a spiegarmi… Io… Il sorriso. Sì, forse è quello: il sorriso.
UOMO
Faccia vedere.
La donna prova in modo maldestro a sorridere, ma le labbra non si schiudono. Riprova più volte ma, appena accenna l’arco di un sorriso, la bocca torna subito normale, come un elastico che dopo essersi teso torna a contrarsi.
Alla fine la donna porta gli indici sulle guance e tende la bocca in un sorriso forzato.
DONNA (parla in modo buffo mentre si mantiene il sorriso con le dita)
Ecco… Vede?
UOMO (scrutandola con interesse)
Quando è successo?
FLASHBACK
La ragazza è al bancone di un bar. Attorno a lei è tutto confuso e ovattato, qualcuno sta ridendo ma i volti, i suoni, le espressioni sono rallentate e grottesche. La donna si guarda intorno smarrita, poi fugge dal locale lasciandosi quelle risate per lei “aliene” alle spalle.
DONNA (voce fuori campo)
Non lo so l’altro giorno ero al bar e tutti ridevano. Ma a me proprio non veniva da ridere.
SIAMO DI NUOVO ALLA SCRIVANIA
UOMO (socchiude gli occhi pensieroso)
Mmh. Sospetta di qualcuno? Chi può averglielo rubato questo sorriso?
DONNA (con molta titubanza e incertezza)
Non saprei. … mmh, ehm…. Forse… il telegiornale.
UOMO (afflitto, quasi spazientito)
Ma come il telegiornale, sia buona, io qui devo scrivere nomi, cognomi, circostanze. Almeno ha il nome del conduttore?
Prima che la donna possa rispondere, l’uomo alza una mano facendole cenno di fare silenzio, si volta verso la parete urlando a un suo collega in un’altra stanza.
UOMO:
Aspetti, forse…. (urlando) collega, vedi nei registri se abbiamo ritrovato un sorriso per caso?
VOCE FUORI CAMPO (urlando)
Abbiamo trovato delle parole perse… qualche sogno rovinato… Sorrisi niente!
L’uomo fa una smorfia di insuccesso, ma stavolta è lei a interromperlo. Il suo volto è acceso come se avesse avuto una improvvisa illuminazione.
DONNA
Scusi, credo di aver capito… Ecco! Ho smarrito me stessa.
UOMO
AH! Allora cambia tutto, qui si tratta di una sparizione di persona. Me la descriva!
L’uomo inizia a stendere l’identikit su un foglio.
DONNA (toccandosi il viso, i capelli, si descrive secondo le caratteristiche dell’attrice):
Capelli lunghi, occhi chiari. Naso forse un po’ grande. Lo volevo tanto alla francese. Un accenno di occhiaie, sa quando non si dorme granché bene…
UOMO
Da quanto si è verificata questa scomparsa?
DONNA
Non lo so… da un po’. Tutti hanno sempre avuto tanti bei progetti su di me che alla fine ho pensato dovessi seguire quelli. E poi una cosa tira l’altra ed era troppo tardi per cambiarli.
UOMO
E scusi lei lo denuncia adesso?
DONNA
Perché me ne sono accorta parlando con lei. Ora.
UOMO (quasi alterato)
Come ora? E no, devono passare almeno 24 ore da quando si accorge della scomparsa. Mi spiace, non possiamo procedere.
L’uomo, quasi seccato, mette da parte i fogli che stava compilando per la denuncia e si alza. La donna lo guarda smarrita mentre si alza anche lei.
UOMO
Vada a casa, se domani non si trova, torna qui. Mi ripete tutto e fa la sua bella denuncia.
DONNA (titubante)
Vado a casa?
L’uomo la spinge gentilmente fuori dalla stanza.
UOMO
Sì sì, tranquilla, chi si smarrisce spesso ritorna da solo dopo poco.
A volte uno si monta la testa, pensa di andare chissà dove, di ritrovare chissà quali desideri, ma poi passa.
Il tempo di entrare a casa e magari si ritrova già, tranquilla.
DONNA (quasi a convincere se stessa)
Dice? Forse se non guardo il telegiornale…
UOMO
Sì Sì, faccia così. In ogni caso, se è ancora smarrita venga domani e iniziamo a cercarla con una volante.
L’uomo le chiude la porta alle spalle.
UOMO
Non si preoccupi.
Surreale. Bello.
Molto bello. Le reazioni dell’uomo all’inizio fanno sorridere ma poi ci si immedesima con la donna e tutto diventa più profondo e toccante, si percepisce il suo malessere. Complimenti.
Molto bello. Lo smarrimento della donna si percepisce perfettamente.