Premio Racconti per Corti 2011 “Il regalo di nozze” di Gianluca Nocenti
Categoria: Premio Racconti per Corti 2011Sono ormai dieci anni che Martino, ragazzo trentenne prestante ed atletico è fidanzato con Ludovica. Loro, sono la coppia che tutti hanno sempre invidiato. Belli e popolari sin dai tempi del liceo non sono mai stati al centro di uno scandalo. Finalmente, tra due giorni sono pronti a coronare il loro sogno: quello di sposarsi nella loro Roma.
È la penultima notte da “uomo libero” quando Luigi e Claudio, i suoi più cari amici sin dai tempi dell’infanzia, organizzano la festa di addio al celibato.
In un ristorante altolocato della Capitale, un gruppo di circa 20 amici, rigorosamente uomini, se la stanno spassando. Alcol, aneddoti sul loro passato e dichiarazioni piccanti fanno da cornice alla serata. Come ogni addio al celibato che si rispetti, a termine del discorso di ringraziamento dello sposo, alcune ballerine brasiliane fanno il loro ingresso nel locale.
Pazzi dalla gioia, gli amici di Martino, non perdono occasione di sperperare i loro soldi con le gentili signore. Martino di certo non sta da parte, anche lui si diverte ed ubriaco come non gli capitava da tempo balla con le spogliarelliste. Finisce tutto qui però. Martino è un ragazzo fedele, non manderebbe mai a puttane tutto per una scopata.
Decisamente più sobria è la festa di Ludovica. Lei e le loro amiche non si danno a pazzie pre matrimoniali. Di uomini nudi non c’è traccia.
La mattina, quando Martino si sveglia, non si sente molto bene. I postumi della sbornia della sera precedente sono ancora lì, come non gli accadeva da un anno, da quella famosa vacanza in Brasile con gli amici.
Ma in questo momento c’è qualcosa di più preoccupante per Martino di un semplice emicrania. Anche se lui è ancora all’oscuro di tutto. Una misteriosa ragazza di colore, lo spia attraverso la pagina di Facebook. Si dimostra interessata alla sua vita, ma perché? Così mentre i preparativi delle nozze sono ormai ultimati, il gran giorno è arrivato. Martino è nervoso. Claudio gli sta facendo il nodo alla cravatta, mentre Luigi, come suo solito è sempre in ritardo. Il suono del campanello pare tranquillizzare lo sposo. Quando apre la porta però di fronte a se non trova l’amico. Incredulo a quella vista, Martino è sul punto di svenire. Patricia, la ragazza di colore è davanti a lui. Il brutto però non lo ha ancora visto. Da un passeggino la ragazza prende in braccio un bambino mulatto e lo porge a Martino. Il ragazzo barcolla e alla fine perde i sensi. Quando, grazie all’aiuto degli amici, lo sposo è rianimato, pensa che quello appena passato sia solo un brutto sogno. Il pianto irritante del bambino lo riporta all’amara realtà. Patricia si è insediata a casa sua. Quella notte di sesso un anno fa a Rio gli è costata cara. Ora Martino non solo ha da spiegare a Ludovica di averla tradita, ma deve anche dirle che ha un figlio.
Nella sagrestia della chiesa, dopo aver fatto numerose prove davanti allo specchio di casa, Martino confessa le sue colpe. Ludovica non la prende affatto bene. Dopo averlo steso con un pugno lo abbandona.
Il peggio tutto sommato deve ancora venire. Sia Patricia che Ludovica si sentono umiliate e tradite. Tra loro inizia a nascere un feeling. Sembra che stiano tramando un piano per vendicarsi. Alla fine dopo una breve convivenza in casa fra questo triangolo amoroso e il bambino, Martino viene sbattuto fuori dalla casa che con tanto sacrificio aveva comprato. Patricia e Ludovica hanno scoperto altri interessi. Le ragazze si sono con il tempo accorte di essere lesbiche e ora si sono fidanzate.
Mi sembra che il buon Martino durante la vacanza in Brasile si è fatto trasportare sin troppo dal clima goliardico, e anche per fare bella figura
con i suoi amici, egli si è ritrovato a letto con Patricia dimenticandosi per qualche ora Ludovica, il vero amore della sua vita.
Però le marachelle hanno le gambe corte, e Patricia fa bene a rintracciare Martino per informarlo su tutti gli sviluppi di quella nottata.
Lo vedo un racconto che riesce proprio bene a testimoniare come dentro ogni grande amore tra uomo e donna, è molto probabile che ci sia
un piccolo, qualche volta pure un grande, scheletro nell’armadio!
Soprattutto emerge il fatto che ad ogni azione corrisponde sempre una conseguenza. Nonostante si sia accorto dello sbaglio, nonostante ha archiviato quella notte come cazzata della vita mettendola in un cassetto e buttando la chiave, c’è sempre qualcuno o qualcosa che prima o poi per quel cassetto riesce ad aprirlo.