Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2022 “Tua sorella” di Sandro Antonioli

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2022

Tua sorella adolescente, ascolta bene quello che ti dico figlio mio, che se un giorno, quando anche tu avrai l’adolescenza, fai come lei, ti batto.

Tua sorella adolescente è cambiata che era di maggio; prima non era mica così. Prima, ai tempi del primo lockdown, veniva anche a vedere come stavo e augurarmi una buona giornata.

Tua sorella adolescente adesso deve fare il vaccino per avere il green pass, ma io chiedo che le venga inoculato un vaccino contro l’adolescenza anche se ho paura che sia troppo tardi. Se c’è qualcuno che lo ha già sperimentato chiamare ore pasti, no perditempo, grazie.

Tua sorella adolescente, noi genitori la sua adolescenza la si aspettava un poco più tardi. Sinceramente.

Tua sorella adolescente succede che io da giovane, avevo fatto l’animatore con gli adolescenti e mi sembrava una cosa bella quell’età, una situazione sempre sfidante, come si dice. Pensavo che sarei stato pronto e forte. Pensavo male.

Tua sorella adolescente non dice più mamma e papà ma ci chiama per nome di battesimo. Che nemmeno mia madre mi chiama più con il mio nome di battesimo.

Tua sorella è adolescente; ma non come l’adolescenza che hanno tutti gli altri.

Tua sorella adolescente ha la camera più grande della casa ma la tiene da schifo. Stazionano tra la porta e la scrivania cumuli di vestiti usati una sola volta, calzini, biancheria intima e qualche assorbente, usato. Il cumulo di vestiti è diventato una creatura autonoma, quasi un essere vivente che si è perfettamente integrato con i gatti di polvere. Insieme hanno costituito uno stato indipendente usando come vessillo un calzino fantasmino nero di cui si erano perse le tracce dal 2019. In qualche modo, ancora sconosciuto agli essere umani, questo essere mutante genera anche un effetto autopulente per cui alcuni capi di vestiario glieli puoi rivedere addosso dopo qualche settimana. Da sotto il cumulo la scorsa settimana è spuntato fuori un pile risalente alla nevicata del 1985. La creatura mutante si affaccia saltuariamente alla lavanderia sbertucciando la lavatrice. Intuisco così che è da questa sfida che nasce il mistero dei calzini spaiati.

Tua sorella adolescente aveva una volta, appese in camera, le foto della sua famiglia; adesso l’unico che ha ancora la dignità di restare, l’unico che garantisce un collegamento tra il passato e il presente è un peluche, ormai consunto, che possiamo far risalire, con discreta approssimazione, ai primi anni 2000. Tua sorella adolescente ancora non sa che il peluche sarà rapito e arrostito in terrazzo come un marshmallows a meno che non ricompaiano entro pochi giorni le foto di tutti i famigliari.

Tua sorella adolescente non puoi più sfiorarla con un dito; non per picchiare eh che a volte ti verrebbe anche la voglia; no, non si può più toccarla nemmeno per una carezza. Figurarsi per un bacio.

Tua sorella adolescente non dà più il bacio della buonanotte da almeno un lustro; anzi a volte neanche dice buonanotte; o forse quella mezza parola biascicata alzandosi dal divano è il suo modo per dirlo.

Tua sorella adolescente sta sempre guardando qualcosa sul computer che gli altri non possono vedere e quando gli chiedi cosa vede ti risponde “I medici” (che se si mettono insieme tutte le volte che ha detto che stava guardando questa serie, saremmo arrivati a 145 stagioni).

A tua sorella adolescente il tempo impostato sul cellulare non basta mai: se metti un’ora ne servono tre, se ne metti quattro ne servono cinque. Se allora, sfinito, gliene metti cinque si incavola e ti dice che nessuna delle sue amiche ha il limite di tempo sul cellulare.

Tua sorella adolescente conosce tutte le password del mio telefonino, tablet, pc, accesso alle mail e col cacchio che riesco a controllare i suoi spostamenti. Ho la netta sensazione che sia lei che mi ha impostato il limite di orario.

Tua sorella adolescente i suoi amici hanno tutti genitori migliori dei tuoi: sono più giovani, più belli, più permissivi, più alti, più biondi, più mori, con i capelli più belli, senza barba o con la barba, con meno pancia, le gambe più lunghe, il sedere più rotondo e armonioso, il naso meno lungo, la fronte più alta.

Tua sorella adolescente le case dei suoi amici sono più spaziose, hanno il tavolo da ping pong, la cucina in terrazza, il frigorifero che fa il ghiaccio per la granita, la taverna e pare che i genitori non ci siano mai. Noi invece siamo sempre in mezzo alle scatole.

Tua sorella adolescente si vergogna dei tuoi genitori per cui non porta i suoi amici a casa (cosa che a volte può anche avere i suoi aspetti positivi).

Tua sorella adolescente quando ci vede per strada non ci ha mai visto e se provi a farglielo notare nega l’assoluta evidenza, anzi contrattacca e ti fa pensare che forse, in effetti, seppur sembrava perfettamente uguale, probabilmente non era lei, era una che le assomigliava tantissimo. E’ colpa nostra che l’abbiamo proprio fatta uguale identica spiccicata a tante altre che abitano, coincidenza, tutte qui nel quartiere.

Tua sorella adolescente non ha mai nessuna colpa; come una moderna Fonzie non sbaglia praticamente mai e quindi sono io che devo chiederle continuamente scusa che dopo un po’ nemmeno ricordo più qual era il motivo reale dell’incazzatura. Ma tua sorella adolescente certamente lo sa.

Tua sorella adolescente quando le propongo di guardare un film dice che le immagini sono vecchie e che è noioso, anche se stiamo parlando, tipo, di Pulp fiction o Shining.

Tua sorella adolescente i film horror le fanno una pippa e si deve ancora trovare qualcosa che le può far paura.

Tua sorella adolescente quando mi sono fatto male alla mano non mi ha chiesto come stavo ma voleva solo vedere il sangue della ferita.

Tua sorella adolescente ha un armadio, praticamente una cabina armadio, ma dice che non ha nessun vestito e allora ordina su siti cinesi vestiti di otto taglie più grandi della sua. Poi i vestiti arrivano e ovviamente non vanno più bene.

Tua sorella adolescente adesso si mette anche qualcosa di mio. Ma solo se sono magliette e camicie extralarge, anche per me. Sono stato infatti più ciccione di così.

Tua sorella adolescente dice nell’ordine queste cose dei tuoi genitori:

  • “non ci si può fidare di voi”;
  • “siete antipatici”;
  • “solo una cosa vi ho chiesto! ma bastaaaa!,lasciatemi vivere la mia vita!”
  • “non siete adatti a fare i genitori”;
  • “cosa fate a fare i figli se non siete capaci di fare i genitori” (che è un po’ lo stesso concetto della frase precedente ma un poco più articolato, che va più nel profondo, più psicologico. Viene fatto in questo modo un grande mucchio di anni di fidanzamento, corsi prematrimoniali, investimenti, notti insonni, ci mette sotto un bel candelotto di dinamite e bum bum).

Tua sorella adolescente non ha mai nessun compito e, se per caso confessa di averli, sono già finiti in 5 minuti.

Tua sorella adolescente mi fa venire il dubbio che a scuola non ci sia mai andata e che abbia falsificato app, registro elettronico, libri, colloqui, compagni di classe, docenti, dad, edificio scolastico.

Tua sorella adolescente ha detto che il primo giorno di scuola al liceo andrà a cercare quelli più disperati, facendo presagire che quindi potrebbe esserci in giro qualcuno più disperato di lei. Li devo conoscere.

Tua sorella adolescente voleva fare il liceo stando via da casa, ma noi a dirle che “no, sei ancora una bambina, è troppo presto, goditi ancora un po’ la tua famiglia…” 

Forse magari facevamo anche bene ad ascoltarla.

Tua sorella mi dice “mi svegli alle 6.20 domani mattina?” che è tanto presto ma lo faccio. Allora la sveglio alle 6.20 precise, “mi chiami tra 5 minuti?”; alle 6.25 ripasso “chiamami tra 10 minuti”. Si va avanti così fino alle 7.10 quando esce di corsa per prendere l’autobus che ovviamente perde nel modo più brutto perchè se lo vede passare davanti; ritorna incavolata perchè deve inforcare la bicicletta che ha la catena giù dal giorno prima, il lucchetto di cui non trova più le chiavi e la fa male la sella. Poi parte e ritorna premendo il campanello per due minuti “mi dai i soldi per il pranzo?”. Glieli do. E’ andata. Invece no! Torna risuonando il campanello e a questo punto i vicini si sono svegliati e hanno già giurato che me la faranno pagare. “il cellullare!”. 

Da questo momento per noi inizia il lavoro; che con un inizio di giornata così andare al lavoro sembra quasi una cosa desiderabile.

Tutti i giorni così dal lunedì al sabato mattina.

Tua sorella l’anno scorso la accompagnavo tutti i sabati a scuola; all’inizio fino al cancello della scuola, poi fino in fondo alla via, poi fino alla porta di casa, poi ciao ciao e adesso si sente solo una porta che sbatte.

Tua sorella adolescente dice, probabilmente con un fondo di verità, che la pediatra è la leccaculo dei genitori.

Tua sorella adolescente quando mangia sembra che sia appena tornata dalla guerra come se non ci fosse più un domani.

Tua sorella adolescente le piace il cioccolato fondente e se le gira bene, ma tanto bene, ne getta una briciola pari a 0,5 grammi su cui mi avvento tirandoti una gomitata. Se invece non le gira bene, e quasi sempre è così, tua sorella adolescente si mangia il cioccolato ben bene davanti a te. Che a quel punto lì devi sforzarti di dire, davanti a tutti mentendo spudoratamente, che il cioccolato fondente ti fa, in fondo fondo, cagare, soprattutto a fine pasto.

Tua sorella adolescente ha inventato una nuova bevanda che si chiama “l’acqua versata da te” che si intende che normalmente mi chiede di versarle l’acqua nel bicchiere quando siamo a tavola. Vuoi non accontentarla povera figliola indifesa e fragile?

Tua sorella adolescente quando ha finito di cenare, quindi dopo 3 minuti e 34 secondi, dice “io vado” e sale di sopra.

Tua sorella adolescente non ho ancora avuto il coraggio di toccare con lei l’argomento sesso; cioè a volte metto li qualche battuta ma lei si incazza. Se vado avanti così temo che un giorno o l’altro me la ritrovo qui sul divano in dolce compagnia e a quel punto tua sorella adolescente sa che se dovesse succedere li ammazzo, binario o non binario che sia.

Tua sorella adolescente quando la chiami ti dice “arrivo”, poi quando la chiami la seconda volta ti dice ancora “arrivo” e percepisci già il suo fastidio; alla terza e alla quarta volta ti urla, che la sentono fino in fondo alla via, “un minutooooo”; allora noi ci incazziamo, ma lei di più e ci manda a quel paese. Alla fine l’attendiamo a tavola con lo spirito che può tranquillamente essere definito come una giusta via di mezzo tra di chi sta per assistere a un’apparizione messianica e l’attesa del sottotenente Giovanni Drogo alla Fortezza Bastiani.

Tua sorella adolescente ascolta la musica di Soffaigo e Bluefacebaby che io non ho mai sentito e credo che nessuno abbia mai ascoltato prima d’ora. E comunque a pensarci anche i miei genitori non avevano mai sentito i Clash. Va a finire che mi tocca anche portarla al concerto.

Tua sorella adolescente guarda gli anime e legge i manga, magari di nascosto parla anche il giapponese e io mi arrovello a pensare se non saranno mica stati questi cazzo di fumetti che l’hanno fatta diventare così. Allora di nascosto, di notte, mi leggo intere serie di manga per trovare una giustificazione a tutto quello che sta succedendo; dopo la quarta notte mia moglie mi trova seduto nella posizione del loto, fascia per capelli con simbolo del sol levante e spada wakizashi nel tentativo di fare harakiri.

Tua sorella adolescente considera il divano di casa come suo; mi ritrovo improvvisamente confinato in un angolo dello stesso e se son fortunato non mi sono preso un calcio nelle costole.

Tua sorella adolescente gli puoi fare trentacinque domande che ti risponde sempre “sì” o “no”; bisogna allora mettersi bene in testa di farle sempre domande aperte e comunque ti risponde si e no anche a quelle. 

Poi capita che una sera a cena ti racconta per 45 minuti una cosa successa tre mesi prima. Capita una volta ogni tanto, non sempre eh.

Tua sorella adolescente l’altra mattina mi sono preparato bene bene facendo mezz’ora di meditazione e quindici minuti di yoga; poi sono andato da lei dicendo che è importante il rispetto e la fiducia tra di noi; “ehi, c’hai l’alzheimer che è la quarta volta che me lo dici?”. Mi sono alzato e ho chiamato il medico; la prossima settimana ho la visita per capire se c’è qualche sintomo.

Tua sorella adolescente succede a volte, oramai una su cento, che noi genitori ce la ritroviamo nel lettone di notte. Non dormiamo una mazza, ci guardiamo e ci scende forse anche una lacrima. Poi la mattina, tua sorella adolescente, dice che non si ricorda come mai è finita lì, che si è sbagliata, deve essere stato un incubo. Comunque per noi è andata bene così.

Tua sorella adolescente sembra che sia partita un bel giorno e poi tornata come se ci fosse stata affidata dai servizi sociali; un affido, di quelli difficili, che quando poi le cose vanno bene, te la portano via. 

Tua sorella adolescente, quando guardo le foto di due anni fa, di un anno fa, di sei mesi fa, sembra un’altra che non la riconosco quando faceva le smorfie o si metteva in posa.

Tua sorella adolescente quando le diciamo che la prossima domenica pomeriggio andiamo a fare un giro tutti insieme diventa una cosa che i poltergeist sono la banda bassotti al confronto.

Tua sorella adolescente mi ha fatto investire 275 euro in libri sugli adolescenti: tutto troppo presto, genitori efficaci, l’età dello tsunami, la mente dell’adolescente, mio figlio è normale, e bla bla bla bla bla.

Tua sorella adolescente, io e tua madre ci guardiamo e ogni tanto ci diciamo, “ma sarà così solo la nostra?” che se non è così pensiamo che il problema sia di tutta una generazione e che possiamo ripartire le colpe tra i social, gli amici, il fatto che non ci sono più oratori che funzionano, che potevamo andare a messa una volta di più, “che quella volta là te l’avevo detto che se le facevi una concessione non si riusciva più a tornare indietro”, “che è colpa tua che sei troppo libertino”, “no è colpa tua che sei troppo rigida”, che bisognava dirle i no che aiutano a crescere. 

Tutto questo se anche gli altri adolescenti sono così; ma se non sono così, e il dubbio è che non lo siano, siamo proprio noi genitori di tua sorella ad essere un po’ incasinati.

E comunque mia madre insieme al no che aiuta a crescere mi tirava anche gli zoccoli che se mi prendeva in testa mi ammazzava. Sono diventato molto veloce per questo.

Tua sorella adolescente obbliga i tuoi genitori a confrontarsi sui metodi educativi, molto probabilmente sbagliati; li deprime, li fa piangere e litigare; gli fa affrontare le loro debolezze e ne mette in risalto di nuove, insomma li costringe, anche a cinquant’anni, a crescere.

Tua sorella adolescente comunque si sa far rispettare, non ha paura di niente e non le mette i piedi in testa mica nessuno. Sotto sotto, insomma, molto sotto, è sensibile; partecipa agli scioperi di Friday For Future o alle marce della giornata contro la mafia e non fa distinzione di sesso, razza o religione. Si è comprata da sola le tshirt dei Ramones e dei Pink Floyd. Ha tanti amici e vuol bene ai suoi parenti.

Tua sorella adolescente è partita per il suo viaggio nella vita; un po’ troppo presto porcatroia.Tornerà che sarà diventata una donna.

Tua sorella adolescente almeno con gli altri è educata e simpatica. 

Magari un giorno gli altri ritorneremo a essere noi e forse non sarà stato tutto sbagliato. Forse. 

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1 commento »

  1. I miei complimenti, un racconto bellissimo. Scritto dal padre disperato di un’adolescente, per caso? ?
    Complimenti

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