Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2022 “In giardino” di Marco Floridia

Categoria: Premio Racconti per Corti 2022

– Buongiorno! Bello questo giardino. È suo?

– In parte, è un giardino condominiale.

– Ah, e si può entrare?

– Veramente mi sembra che sia già entrato.

– Sì, ma solo per chiedere informazioni, se vuole me ne vado. Bellissime quelle rose, le cura lei?

– Lei che dice, visto che ho un grembiule da giardiniere, due sacchi di terra, una zappetta, tre vasi, uno spruzzatore di insetticida e delle forbici da giardino?

– Sono proprio da campionato queste rose, sa? Però deve fare attenzione agli afidi, si fanno vivi proprio in questa stagione, e sono dei brutti parassiti!

– In effetti ne sto vedendo proprio adesso uno grosso e brutto che prima non c’era.

– Ma non deve usare quella roba chimica lì, ha provato con aglio e olio?

– Come no? Però io preferisco burro e salvia, più delicato.

– No, guardi che dico sul serio, è un rimedio naturale!

– E perché non una bella carbonara allora, che è anche più nutriente?

– Ma che bella questa screziata di giallo! Mi permetta di annusarla, solo un attimo!

– Non la tocchi! Faccia piano nel piegare il ramo che…

– Ah! Si è spezzata, non volevo proprio, che maldestro che sono!

– Senta, io ora taglio per bene il ramo, gliela regalo, lei la prende, se la porta via e poi sparisce da questo giardino per sempre!

– Mi scusi sa, io sono un po’ goffo, poi a quest’ora ho l’ipoglicemia, e per evitare che mi tremino le mani devo fare uno spuntino. La vuole una barretta al cocco e cioccolato?

– Guardi, io il cocco lo odio. Ma che fa, la mangia qui? Non butti la carta per terra, per favore, se ne vada, ha già fatto abbastanza danni.

(Arriva un cane)

– Ma che bella bestiola, è suo questo cane?

– Lo lasci stare, si prenda la rosa e se ne vada, per favore.

– Ma vede com’è affettuoso con me? Non come lei che è così aggressivo!

– Ma che stupidaggine! Quello le gira intorno solo perché vuole la merendina!

– E allora diamogliela, vieni qui, guarda che ho per te…

– Non gli dia nulla, il cane è allergico! Rischia lo shock anafilattico!

– Ma che vuole che gli faccia un po’ di merendina? Vede come mangia contento?

– Oddio! L’ha mangiata! Ora devo iniettargli l’adrenalina! Ma lei è un demente criminale!

(L’uomo corre in casa, torna con una siringa, si china sul cane e pratica una iniezione alla povera bestia mentre l’intruso osserva la scena leggermente piegato in avanti con le mani dietro la schiena)

– La sta facendo per via sottocutanea o intradermica? Glielo dico perché per via intradermica l’assorbimento è più lento, e quindi fa effetto più lentamente, deve essere sicuro che sia ben profonda, non sono dettagli da poco. E se va in arresto ci vuole quella intracardiaca, purtroppo, ma speriamo non sia il caso. Ha aspirato prima di iniettare? Perché mi sembra che…

– Ma se ne vuole andare o no? Appena finisco la faccio a lei l’intracardiaca! Se ne vada!

(Arriva una donna agitata con due bambini)

– Amore, ma che sta succedendo? Perché il cane è sdraiato a terra e ansima in questo modo?

– Papà, perché il cane fa tutte quelle bolle dalla bocca?

– E perché trema tutto?

– Ma che bella signora! È sua moglie? Lei è proprio un uomo fortunato! E che bei bambini pieni di salute! Permetta che mi presenti alla sua famiglia! Lo sa che abito proprio qui vicino? D’ora in poi dobbiamo vederci più spesso! Bambini, avete già fatto merenda?

(Primo piano sui bambini e la moglie, che guardano con occhi sbarrati lo svolgersi di una scena per loro incomprensibile di cui noi sentiamo solo voci e rumori)

– Ma che fa, perché posa la siringa e prende le forbici? E perché mi guarda così?

(Continua primo piano su moglie e sui bambini che fissano la scena esterrefatti, si odono suoni di colluttazione, grido strozzato, gorgoglìi incomprensibili)

(La moglie lancia un grido e chiude gli occhi ai bambini, facendoli voltare perché non vedano. Silenzio. Inquadratura prolungata solo sul prato verde e i fiori. Rumore di acqua da un innaffiatore automatico. Dopo poco si sente una sirena che si avvicina. Dissolvenza.)

(Un uomo affaticato entra nel giardino, chiede ad un subordinato in divisa)

– Allora, cosa abbiamo qui?

– Una brutta scena, commissario. Ferita da taglio, un unico colpo, mortale. Lo abbiamo trovato con le forbici da giardino piantate nel collo, proprio a lato della trachea. Il colpo deve aver reciso la carotide, il sangue zampillava ancora quando siamo arrivati. Abbiamo svolto le manovre di stabilizzazione e rianimazione, ma non c’è stato niente da fare.

– È quello sotto il lenzuolo?

– Sì commissario, purtroppo è lui.

– Lo vedrò dopo. E quello lì in fondo è il fermato?

– Affermativo, commissario.

– Altri testimoni?

– La moglie e i bambini, ma sono in stato di shock.

– Per ora lasciamoli tranquilli, ci parleremo dopo. Sentiamo che ha da dirci il fermato. Non toccate niente.

– Allora, cos’ha da dirmi lei sull’accaduto?

– Commissario buongiorno! Ma che brutto incidente! Una persona così gentile, amante delle rose e degli animali! Stava correndo verso di me quando è inciampato nel tubo dell’acqua, gli si è piegato il braccio e le forbici si sono girate verso di lui mentre ci cadeva sopra! Che disgrazia! Nessuno dovrebbe correre con degli oggetti appuntiti in mano! E come mi guardava intensamente il poveretto mentre spirava! Come se volesse dirmi qualcosa! Scusi se glielo chiedo, ma lei non dovrebbe avere i sovrascarpe e i guanti per non contaminare la scena? Non arriva la scientifica? E l’ambulanza? Avete già fatto le foto? Non dovreste mettere dei nastri per i curiosi e i giornalisti? Mi interrogate qui o in centrale? Ha uno sguardo strano anche lei adesso, forse soffre di ipoglicemia, sa? Vuole una merendina?

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11 commenti »

  1. Bellissimo racconto, degno di un giallista consumato! I miei complimenti.

  2. Paola, grazie mille per l’attenzione e per la lettura. Troppo gentile! Volevo già da tempo commentare i tuoi racconti che ho trovato molto particolari, lo farò presto.

  3. Godibilissimo racconto… frizzante, divertente e tragico insieme… con un finale a sorpresa. Complimenti Marco!

  4. Grazie Gianpaolo, se ha strappato un sorriso è per me già un risultato da metter via con soddisfazione. Aspetto di ricambiare la visita! : )

  5. Ottimo per un corto. Bravo.

  6. Scorrevole, battente, perfettamente riuscito. Sin dalle prime righe si entra in sintonia con l’uomo che cura il giardino condominiale.
    Il primo piano fisso sulla moglie ed i bambini è estremamente cinematografico, dà notevole rilievo drammatico all’azione, rileva tensioni e sentimenti dei personaggi.
    Complimenti!

  7. Grazie tantissime a Leonardo (scusa il ritardo!) e a Claudia. Un grande in bocca al lupo a tutti!

  8. Eccomi Marco, devo dire che non ti smentisci mai, bel racconto. Mi sembra già di vedere la scena. In bocca al lupo.

  9. Ciao Pasqualina, contento di sentirti e di leggere i tuoi commenti! Grazie per la lettura e la sosta in giardino! : )

  10. Un corto che scorre come acqua di fiume sulle sponde dell’ironia. Il tema dell’invadenza che si trasmuta in malattia. Le parole strumento di identificazione e connotazione dei personaggi. Dialoghi incalzanti e ritmi giocosi che alleviano il tragico epilogo: un fiore reciso in giardino. Bravissimo!

  11. Grazie tantissime Lucia, per la tua attenzione e per il tuo prezioso commento.

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