Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2022 “Gate 1” di Lorenzo De Angelis

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2022

Al Gate 1 c’è un ragazzo alto e magro, con una corona d’alloro in testa, che trascina due trolley strapieni. Lo accompagna, tenendolo per mano, una ragazza che sorride emozionata. Ogni tanto si gira per asciugarsi una lacrima che sembra prorompere all’improvviso, per poi tornare a guardare lui come se nulla fosse. Sul ragazzo tiene gli occhi fissi una donna che si appoggia con la testa a suo marito. Procedono dietro i ragazzi, guardando il loro orgoglio procedere verso un futuro tutto da costruire. Hanno le lacrime agli occhi, ma non lo nascondono: è commozione.

Il ragazzo tiene in mano due biglietti andata e ritorno: Torino.

“Avremo i weekend per stare qui insieme”, dice alla giovane per rassicurarla. Si fermano di fronte alla porta a vetri, dalla quale dovrà passare da solo. Si scambiano un bacio lunghissimo che sembra durare un’eternità: sicuramente abbastanza per mischiare il sapore della saliva a quello delle lacrime. Poi lui si gira verso i genitori e li abbraccia insieme. Quando si stacca si volge di nuovo alla ragazza per darle un ultimo bacio prima di entrare.

“Vedrai che riuscirà a trovare lavoro qui”, dice la donna alla giovane che è scoppiata in lacrime.

Al Gate 1 arriva un ragazzo alto e magro, vestito sportivo, con la sua giovane fidanzata che lo accompagna per mano. Si fermano di fronte alla porta per scambiarsi un lungo bacio e dietro di loro i genitori del ragazzo salutano con la mano sorridenti.

Lui tiene due biglietti in mano: andata e ritorno. Dovranno aspettare almeno due settimane, questa volta, per rivedersi, ma sembrano sereni.

“Sbrigati a tornare” dice la ragazza sorridendo mentre quello si avvia verso la porta.

Al Gate 1 arriva un ragazzo alto e magro, vestito di tutto punto, giacca e cravatta, mentre la sua giovane fidanzata procede di fianco a lui. Sono solo loro due stavolta. Il ragazzo, davanti alla porta, posa la ventiquattrore a terra per abbracciarla. Dalla borsa sporgono due biglietti: andata e ritorno.

I due si scambiano un lungo bacio prima che lui passi la porta e lei riprenda la strada di casa.

Al Gate 1 arriva un ragazzo alto e magro, in giacca e cravatta, accompagnato da una ragazza. Lui ha perso qualche capello, lei sembra non essere molto contenta della sua partenza. Davanti alla porta si abbracciano e si danno un bacio sulle labbra, veloce e forse anche un po’ freddo. Si guardano e si scambiano un lieve sorriso prima che lui passi per la porta.

Al Gate 1 arriva un uomo alto e magro, in giacca e cravatta, con accanto una donna che lo guarda, stanca.

“Devi tornare qui” gli dice.

“È difficile, Livia” risponde lui guardando i soliti due biglietti che ha in mano. La abbraccia stretta a lungo mentre lei si lascia sprofondare tra le sue braccia.

“Ma ti prometto che ci riuscirò, e riusciremo a costruire la nostra famiglia”, aggiunge lui prima di darle un bacio sulla bocca. Si scambiano un sorriso sincero e si salutano con la mano prima che lui superi la porta.

Al Gate 1 arriva un uomo alto e magro, vestito elegante, ma un po’ trasandato: la cravatta è annodata larga intorno al collo e le scarpe slacciate. Accanto a lui una donna procede con fare lento e spento. Quando arrivano di fronte alla porta si guardano, in silenzio. Lui ha lo sguardo rivolto verso la mano che stringe i due biglietti, mentre lei lo fissa.

“Comincio ad essere un po’ stanca”, dice. Lui non reagisce: i suoi occhi non si muovono, ma scappa una lacrima.

“Se dobbiamo abbandonare il sogno di una famiglia, almeno facciamolo per stare insieme. Convincilo a trasferirti alla filiale di Roma”, dice lei cercando di sorridere.

“Lo farò per te, Livia”, dice finalmente lui, alzando lo sguardo prima di baciarla con tutta la forza che ha. Entra sventolando il biglietto di ritorno da Torino: “Sarà l’ultimo, vedrai!”.

Al Gate 1 arriva una macchina dalla quale scende un uomo alto e magro, vestito elegante ma molto poco curato. Ha pochi capelli, con lievi tinte di grigio, che svolazzano al vento e porta la barba di qualche giorno. Scende da solo, mentre la donna al volante rimane a bordo e lo guarda.

“Non posso continuare così, lo sai”, dice mentre lui si appoggia al finestrino per ascoltare.

“È l’ultima volta, devi convincerlo. Io ti aspetterò qui, ma tu devi promettermi che tornerai con il trasferimento a Roma”. La donna parla con un tono di disperazione, sconfitta e rabbia tutte insieme.

Lui non riesce a guardarla negli occhi e guarda la strada.

“Te lo prometto, Livia” dice con poca fiducia prima di avviarsi verso la porta.

Al Gate 1 da un taxi scende un uomo sui cinquant’anni. Appena fuori dalla macchina inciampa e per poco non cade a terra: riesce a tenersi allo sportello. Si avvia verso la porta a vetri a passo lento, mentre tiene in mano una bottiglia di vino che ogni tanto porta alla bocca. Ha i capelli tutti arruffati e gli occhi rossi e gonfi. Barcolla ad ogni passo mentre si guarda intorno, come se fosse alla ricerca di qualcuno, ma è solo.

Si avvicina ad un cestino nei dintorni della porta, si aggrappa al ferro e vomita nella busta della spazzatura. Poi si rialza e beve l’ultimo goccio rimasto nella bottiglia, prima di riprendere a camminare .

A un passo dall’entrata, però, si ferma. Tira fuori dalla tasca il biglietto per Torino e lo guarda, ci passa le dita sopra e una lacrima cade su di esso. Per un attimo si guarda indietro. Poi abbassa la testa e passa attraverso la porta.

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4 commenti »

  1. Nel passare del tempo, la vita continua, senza sforzi le speranze scivolano e i sogni svaniscono fino a scomparire. Complimenti, mi piacciono i tuoi racconti. Jose

  2. Questo racconto mi è piaciuto, anche per come è stato costruito: l’accento è posto sullo scorrere del tempo, inesorabile, attraverso una serie di paragrafi brevi e tra i quali trascorrono anni. La sensazione di amarezza cresce continuamente fino al finale, dove esplode e non raggiunge una conclusione. Mi è piaciuto, mi sono sentita trasportata nel gate 1, in attesa del mio volo, mentre osservo la coppia di cui parli.

  3. Racconto che in brevi paragrafi, narra il trascorrere di una vita, dalla gioventù ricca di speranze e promesse, alla vita adulta con le sue delusioni e disillusioni. Nonostante l’amarezza che emerge alla fine mi complimento per la modalità narrativa, che in maniera semplice porta a reazioni emotive profonde.

  4. Racconto originale, scritto bene, risulta facile trasportarsi nel gate, vivere i personaggi

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