Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2021 “Foto profilo” di Claudia Magnifico

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2021

Mi chiamo Susanna e sono bella perchè so di esserlo. 

Ho i capelli neri, gli occhi verde petrolio, il naso all’insù e le labbra carnose come la Jolie. 

Tutto naturale niente filler come Irina Shayk e Daniela Santanchè.?Peccherò di iubris, ma  assomiglio davvero ad Angelina Jolie. Alla più bella. Alla più brava e alla più coraggiosa. Come me. 

Da ragazzina ero sempre sola. Ero in sovrappeso, ho sofferto di acne e gli asciugamani della mia adolescenza odorano ancora di Topexan. Ma adesso, quasi me ne dimentico. Non mi importa più.  

Adesso, sono una ragazza normale. Solo, un po’ sopra la media.  

Lo ammetto, la modestia è un esercizio che pesa. Io sono speciale, sì, ma come tutte le ragazze normali, ho anche dei difetti, anche se pochi -per fortuna- e assolutamente rimediabili; soltanto, non sono affari vostri. 

Cambio spesso foto. Facebook, Instagram, Tik Tok. 

Quando capita e voglio e sentirmi ancora più bella, non posso fare a meno dei filtri. 

Inutile affannarsi. Alte o basse, grasse o magre che siate, la bellezza é una questione di filtri, pose, contrasto e nitidezza, in cui vince chi scorre, guarda e mette like. Mica voi.? 

Facili, veloci e gratuito: di colpo, la mia pelle sembra di ceramica, i miei occhi più limpidi e profondi del lago di Braies.  

Tra le poche cose che mi avvicinano alle ragazze normali, annovero una preziosissima collana di smagliature in limited edition

Alcune marcate ed evidenti, altre quasi invisibili, in esclusiva sul seno e con licenza sui fianchi; spariscono in un niente, un po’ meno contrasto, piu ombre ed alte luci e #staisenzapensieri.  

Tutti i giorni mi impegno per essere la versione migliore di me stessa, la Susy che vorrei, come ha detto Chiara Ferragni in chiaraferragni#unposted.? 

E la Susy che vorrei, oggi sbarca su Tinder.? 

Le mie amiche lo usano da un pezzo. Io invece comincio proprio adesso. Per racimolare qualche cuoricino, fare qualche matching.? 

Per vedere che dicono quando scrivono in chat.? 

Per scovare vecchi assatanati già bloccati su Instagram, vedere chi é iscritto con un nome falso.? 

Ho scelto di iscrivermi a Tinder per sfidare i pregiudizi e trovare qualcuno di interessante per fare due chiacchiere.? 

Due chiacchiere tranquille, senza volgarità. 

Senza foto di pesci, uccelli, farfalle e altri animali normalmente avezzi alle grottesche metafore sessuali di questa jungla virtuale.? 

Ma bando alle ciance: l’upload? é completato.? 

Sorrido nella foto appena caricata, sapientemente scelta tra le 456788 presenti nella mia galleria. Quella dello smartphone, ovviamente. 

Sono proprio bella. Luce, saturazione, contrasto. Tutto al punto giusto. 

E vorrei anche vedere.  

Faccio un search nelle vicinanze. Tra i risultati mi appaiono culi scolpiti a forza di squat, Fitvia e avocado.? 

Hashtag #wellness, #workout #motivation. 

?Di solito se ci sono troppe foto di spalle vuol dire che il tuo viso non è proprio un granchè. Io non ho questo problema.? 

Non so neanche come sia fatto il mio culo allo specchio.  

A volte provo a immaginarlo con addosso un perizoma o un costume da bagno: un didietro bello sodo, tonico, duro come le ruote di gomma della mia carrozzina.? 

Sì, avete capito.? 

É lei che se lo gode tutto il giorno: ecco perchè non posto  video in cui ogni due per tre ripeto: confident, healthy e never give up,nè foto in cui sono di spalle a 3mila metri d’altezza.

E’ a causa sua se non posso dire agli altri di saper fare gli squat e gli esercizi a corpo libero, se non posso spararmi pose da Sirenetta Disney con il mare di sfondo. Però se qualcuno mi aiuta, posso comunque restare seduta a bordo piscina, guadagnare likes. 

Come in tutte le cose, cerco di trovare un lato positivo:a differenza delle altre, non so dire se ho la cellulite o meno. Non lo saprò mai né mai mi interesserà; non dovrò usare creme, né fare trattamenti, da seduta non si vede. 

Non cammino, non ho mai camminato, nè credo lo farò. Ma in montagna, a tremila metri d’altezza, un giorno ci andrò di sicuro. 

E’ vero, per un po’ l’ho odiata a morte, questa carrozzina. Guardare il mondo da seduti non è sempre cosi cool. Ma quante cose osservi. 

La mia carrozzina mi fa saltare code, ottenere riduzioni nei musei e nei cinema; mi fa vincere tornei, gatti di pezza al lunapark. Mi attira addosso sguardi impietositi di cui farei a meno, ma se ci penso, accade lo stesso alle persone anziane, a chi ha il viso sfregiato, a chi parla da solo, a chi cammina storto, a chi si veste in modo un po’ diverso dalla massa. A tutti, così come sono. 

Quindi la mia carrozzina non c’entra granchè; è solo un dettaglio, un dettaglio irrilevante, che in foto non si vede, perciò non conta. 

Non fateci caso, fidatevi di me: io sono Susanna e assomiglio davvero alla Jolie.  

Sono speciale, in tutti i sensi.  

E lo so benissimo.?

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3 commenti »

  1. Scorrevole e piacevole. I social oggi hanno il potere di farti toccare il cielo con un dito o di rovinarti la vita. In entrambi i casi bisogna cercare di prenderli solo per quello che sono e non dargli troppo peso. Ognuno di noi ha propri pregi e difetti e vale per quello che è e non per quello che piace agli altri. E in realtà poi, non sarebbe male ogni tanto vedere un po’ di arrosto invece di tanto fumo…

  2. grazie mille:)

  3. Ben scritto, bel racconto. Uno spunto di riflessione sul tema “apparire è tutto” e simili. Bel colpo di scena anche, non me lo aspettavo.

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