Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2021 “E’ notte” di Mariarita Saccà

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2021

É notte, un silenzio particolare irrompe nella mia stanza.
È buio, sta notte non ho guardato la luna rossa ergersi in cielo.
In seguito alla routine quotidiana mi corico stanca, Ma soddisfatta.
Non mi addormento subito:
Il rumore del mare accarezza dolcemente le mie orecchie, quel rumore che d’inverno cerco nella conchiglia, dal vivo é molto più suggestivo.
Di tanto in tanto un cane abbaia, mentre il fruscio delle onde è accompagnato dalla brezza marina: un vento accarezza il mio corpo avvolto in un pigiama di seta, gonfia leggermente la canotta e rinfresca ogni singola parte del mio corpo, lo accarezza, lo distende meglio di qualsiasi massaggiatrice. È un vento fresco e leggero, entra dalle imposte aperte della veranda della mia stanza. Il profumo delle lenzuola si mescola a quello del bagnoschiuma con cui ho fatto la doccia. Mentre l’odore del mare mosso giunge  fin alla cameretta e danza assieme al profumo del legno del pianoforte, delle lenzuola e del mio shampoo doccia.

I lidi e le discoteche son  chiusi oggi.

La routine quotidiana non si prolunga nella notte con musiche che, rispecchiano la nostra frenesia giornaliera, ma vogliono farci evadere da essa. Il bagliore della luna disegna i tetti delle case con una matita dalle tante sfumature bianche ed argentee ben miscelate tra esse.

Infondo scorgo il mare, il suo rumore ha portato il mio sguardo fin li, i cavalloni, e le onde sulla battigia sono bianchi. Il resto del mare è  blu notte e nero, con riflessi argentei. Le luminarie e la pubblica illuminazione sono lontane tra le case e le strette viuzze.

La luna invece delinea ogni contorno del terrazzino cui asi affaccia la mia cameretta.

Da qui scorgo i Lisyantus, le Gerber, le rose ed i ranuncoli.

Sembra tutto dipinto di bianco su uno sfondo ora blu notte ora nero.

Pian piano, attendendo un nuovo mattino, socchiudo le ciglia, i pochi, ma suggestivi, colori si mescolano tra di essi, formandone uno nuovo, il rumore del vento, che continua a danzare pian piano non lo odo, mi lascio andare, mi addormento, certa che la mattina seguente nuovi colori e nuovi rumori mi daranno il buongiorno.

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1 commento »

  1. All’inizio sembrava una poesia. Il ritmo leggero è come un abbraccio morbido che ti culla fino all’ultima parola e ti fa distendere imuscoli dopo una lunga giornata.
    Leggendo ho avuto una piacevole sensazione di pace e tranquillità che è risultata molto piacevole.

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