Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2021 “Mai stato Meglio” di Alessio Petrolino

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2021

È successo tutto velocemente. Guidavi senza fretta la tua spider sotto la pioggia, hai fatto una curva neanche troppo impegnativa, hai perso il controllo, la macchina ha cominciato a girare su se stessa e immediatamente ha sbattuto contro il guardrail. Ti aspettavi un urto più forte e, non sai perché, ti è venuto in mente quando più di dieci anni fa ti guardavi i pantaloni di velluto a coste, quelli verdi che avevi giurato di non usare mai e che invece hai messo proprio quel giorno, il giorno in cui hai incontrato lei. E dopo averla vista hai sùbito guardato in basso, pensando che avevi fatto un errore a vestirti da cacciatore. E lei sembrava proprio un uccellino, piccola e carina, con un vestitino azzurro leggero che a vederlo ti ha fatto girare la testa come adesso che il secondo schianto contro il guardrail ha fatto esplodere l’airbag e mentre la macchina gira su se stessa vedi un camion che si avvicina a gran velocità e probabilmente l’autista ti ha visto ma non riesce a frenare e le ruote stanno slittando sulla pioggia. Piove, come quel giorno in cui eri vestito da cacciatore e lei era troppo leggera e tu ancora non sapevi che lei sbagliava sempre a vestirsi, o troppo leggera o troppo pesante, e meno male che tu non senti freddo e puoi sempre prestarle la giacca o il maglione, e ancora non sai che lei non imparerà mai e dovrai sempre stare attento ai suoi primi brividi di freddo e per orgoglio risponderà sempre che no, sta bene, salvo poi infilarsi la giacca o il maglione ripagandoti con quel sorriso col broncio che ti blocca sempre il respiro come l’airbag che si è aperto su di te e dovrebbe salvarti la vita mentre credi che se non l’ha rotta probabilmente ti ha almeno incrinato una costola e il camion ti è quasi addosso mentre senti il terzo schianto contro il guardrail e pensi che tre testacoda possano anche bastare per oggi ma la macchina continua a girare e girare come quella giostra sulla quale siete stati al primo appuntamento e subito dopo l’hai presa per mano per allontanarti dagli amici e stare un po’ solo con lei e non sai dire se ti girava la testa per la rotazione o perché lei ti era talmente vicina da poter sentire il profumo dei suoi capelli ramati che scendevano leggeri sulle sue spalle scoperte ed è stata la prima volta che le hai coperte con la tua giacca e ti sei sentito invincibile come adesso che il camion colpisce la fiancata della tua auto proprio dal lato guida ma tu incassi bene il colpo come quando lei ti disse che doveva trasferirsi con i suoi e cambiare città ma tu le rispondesti che col cavolo che l’avresti lasciata e sei partito e hai trovato un posto come operaio e non vedevi l’ora di staccare dal lavoro per incontrarla proprio come adesso che ormai ti sei schiantato per la quinta volta contro il guardrail e solo ora capisci che devi premere la frizione o la spider continuerà a girare finché c’è benzina e ti ricordi di quando l’avete finita durante la luna di miele che avete fatto con l’auto di seconda mano comprata con i soldi regalati dai parenti per il matrimonio e non c’era nulla di più bello che voltarti e vedere lei che ti sorrideva felice e tu ringraziavi di essere stato così avventato da aver mollato tutto pur di non perderla e alla fine è andata bene come adesso, che hai premuto la frizione, raddrizzato l’auto e ti sei fermato in una piazzola di sosta quasi senza un graffio, ma con la testa che ti gira come quando quella sera lei ti corse in contro e ti fermò con un abbraccio e ti disse che aspettava un figlio e tu sei scoppiato a piangere e hai pensato che c’era così tanta felicità nella tua vita che saresti quasi potuto esplodere per la gioia e l’hai stretta ancora più forte a te perché finalmente ti sei accorto che stavi bene, davvero. Come adesso, che la tua auto ha smesso di girare e sbattere dovunque e si è fermata, l’autista è sceso dal camion, è corso verso di te e ti ha trovato seduto tra i rottami ma sorridente e temendo che fossi in preda ad uno shock ti ha chiesto come stai. E tu, asciugando le lacrime, lo hai guardato e hai risposto: mai stato meglio.

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11 commenti »

  1. Una vertiginosa narrazione, ansiogena, che segue il ritmo senza respiro di chi subisce un incidente stradale e ritrova improvvisamente la gioia di vivere.

  2. Non lo potevi scrivere meglio!

  3. Ciao Alessio, leggendo il tuo racconto si ha davvero la sensazione di vortice. La testa gira insieme ai movimenti della macchina e sembra di essere in una di quelle giostre a forma di tazza da the che girano su se stesse…e tu ci sei dentro.
    Complimenti!

  4. Scritto veramente bene. Complimenti.

  5. complimenti!

  6. Come Laura e Andrea (che hanno già commentato e che saluto, ciao!) ogni tanto torno sul luogo del delitto, per così dire. Bellissimo racconto. La paura di perdere in un attimo quello che più conta raccontata con una scrittura spettacolare e senza fiato, piena di immagini ed emozioni. Colpisce davvero, la prosa mi ha ricordato Saramago al meglio. Chissà, magari dopo il testacoda questo racconto si ferma a Lucca. Un buon viaggio verso Villa Bottini a tutti!

  7. Davvero bello! Basta un attimo a cambiare le sorti di un’intera esistenza. Un incidente provocherebbe in tanti rabbia e frustrazione per i danni materiali e fisici, ma in alcuni individui alimenta la consapevolezza e la gratitudine per il miracolo della vita.

  8. Un grande senso di vertigine in tutto il racconto, che da minacciosa si trasforma in emozionante ed infine addirittura giuiosa. Complimenti!

  9. Vorrei ringraziarvi uno per uno! O magari vi invito a cena! 🙂

  10. Mamma mia che flusso di coscienza!! spettacolare!!!

  11. Complimenti, ottima tecnica, denso ed efficace!

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