Premio Racconti per Corti 2021 “Spaiati” di Barbara Cutrupi
Categoria: Premio Racconti per Corti 2021PERSONAGGI:
- Donna (45 anni circa)
- Signora anziana
- Uomo (45 anni circa)
- Signore anziano
Dall’oblò di una lavatrice s’intravedono dei panni durante il lavaggio.
La scena si sposta su una donna (45 anni) che fa jogging lungo una strada alberata (il percorso sopra la cinta muraria di Lucca).
Le due scene si alternano tre/quattro volte fino a quando il lavaggio della lavatrice si arresta, così come pure la corsa della donna.
Continua a scene alterne
Una signora anziana svuota il cestello della lavatrice e si dirige verso una terrazza soleggiata. Passando vicino ad un calendario, segna una X sul 30 maggio così come aveva fatto per tutti i giorni precedenti del mese.
La donna che fa jogging si dirige verso una panchina e si siede per riposare.
La signora anziana, tra gli altri capi, stende dei calzini spaiati, uno nero, uno bianco e infine uno rosso ed uno azzurro, gli ultimi su cui cade l’inquadratura della telecamera.
Alla donna seduta nella panchina, si avvicina un anziano signore e inizia una conversazione.
Signore (S): Buongiorno, permette? (Con un cenno chiede il permesso di sedersi)
Donna (D): Sì certo, si sieda pure.
(S): Bella giornata per correre ma anche per stare fermi.
(La donna accenna un sorriso muovendo le gambe quasi per non perdere il ritmo).
(D): Ogni età ha il suo da fare.
(S): Mi sta dicendo che sono vecchio? (E si lascia andare ad una risata)
(D): No no, non intendevo dire questo, mi perdoni. (Ride anche lei imbarazzata)
(S): Non si preoccupi è evidente che io sia vecchio. Rido per i suoi calzini.
(L’inquadratura si ferma sui calzini indossati dalla donna. Uno verde e uno rosa)
Se i miei sono dello stesso colore e i suoi no, ho qualche dubbio su chi soffra di vecchiaia.
(I due continuano a ridere dimostrando senso dell’umorismo.)
(D): Il fatto è che mi sono sposata da poco, anzi a pensarci bene è già passato un anno. Il trasloco, il lavoro, la casa, poi i figli, sempre di corsa e…
(S): E nel frattemo? (La interrompe deciso)
(D): Che indende dire?
(S): Nel frattempo è un tempo sconosciuto in cui possono accadere cose inaspettate o dimenticate. Come questa nostra conversazione “nel frattempo” del suo e mio riposo. Posso chiederle come prepara il caffè?
(D): Con la macchina per caffè espresso, ma perchè questa domanda?
(Il signore si alza lentamente dalla panchina e con la mano saluta la donna).
(S): Grazie per questo “frattempo.”
Mentre si allontana, la donna lo segue per un attimo con lo sguardo incuriosito, poi da un’occhiata all’orologio, si alza di scatto e ricomincia a correre.
INTERNO
La donna di ritorno a casa passa frettolosamente dalla cucina, controlla l’orario nell’orologio da parete, si avvicina alla macchina per il caffè espresso e inserisce una capsula quando improvvisamente si ferma. Soprappensiero apre una vetrinetta, poi un altro armadietto, intenta a cercare qualcosa. Dietro pentole e recipienti trova una Moka. La prepara e la mette sul fuoco. Si siede e pensa: (voce off) “e nel frattempo?” Vicino a lei un cesto con della biancheria pulita. Inizia a piegare i capi compresi diversi calzini. Li riordina accoppiandoli tra loro, due gialli, due grigi, due blu fino a quando gli capitano tra le mani quelli di colore verde e rosa. Sorride e si abbassa accostandoli a quelli indossati quel giorno, come per riunirli simbolicamente. Intanto il profumo del caffè riempie la stanza e con gli occhi socchiusi respira profondamente. Con la tazzina tra le mani si avvicina al tavolo e guarda soddisfatta i calzini appena ripiegati, finalmente ricongiunti.
ESTERNO
La donna fa jogging sempre nello stesso luogo, stavolta con i calzini dello stesso colore. Ad un certo punto nota un uomo seduto in una panchina. La donna si avvicina.
Donna: Buongiorno, permette? (Con un cenno chiede il permesso di sedersi).
Uomo: Sì certo, si sieda pure.
Il soggetto si conclude con l’inquadratura sui calzini dell’uomo. Uno rosso ed uno azzurro.
Molto carino, la scena finale chiude il cerchio perfettamente. Viva i calzini spaiati!
Sì, la fine spiega anche l’inizio. Grazie Piero per averlo letto.
Un bel corto che fa sorridere ma anche riflettere. Brava!
Grazie per la visita Monica! 🙂
E’ una storia veramente originale, complimenti!
L’originalità è una mia costante ricerca. Non se ce la faccio sempre, ci provo.
Grazie per la tua lettura. 😀
La fretta e la calma, sono situazioni spaiate, ma solo in apparenza, l’equilibrio non si trova nelle cose ma in come si vive, complimenti.
Grazie Nicola per questa analisi.
Molto carino Barbara, una bella metafora. Ordine e disordine come due categorie opposte, due estremi che però alla fine si integrano, ché nella vita è di tutto che si ha bisogno.
Grazie per il passaggio Ottavio. E’ bello ritrovarsi qui !! 😉
Ciao, davvero originale. Mi è piaciuta molto l’ambientazione e le varie descrizioni delle scene. I movimenti descritti e lo stacco di scena ti porta a immaginarlo come se fossi davanti allo schermo. Bello anche il cerchio della storia che si chiude.
Complimenti!
Sì Fabio, ho cercato di renderlo visivamente immediato, mi fa piacere si sia capito.
Grazie a te e ti rinnovo un grande in bocca al lupo!
:))
Complimenti Barbara, molto cinematografico il tuo soggetto.
Grazie Roberto, ci proviamo!!! 😉
Grazie Francesca per il tuo sorriso !!!
Delicatissimo.
Grazie Giovanni per la visita!!! 😉
Bella idea! Buona fortuna 🙂
Eh sì, i calzini spaiati sono tanti in casa ?
Da qui l’idea !!! Grazie Davide
Brava! Complimenti per l’idea dei calzini, bella trovata!
Ma oggi come li hai messi, uno giallo ed uno?
Ah ah ah !!! Uno giallo, uno fucsia e pronta a correre ma anche a fermarmi 😉
Ah ah ah !!! Uno giallo, uno fucsia e pronta a correre ma anche a fermarmi 😉
Grazie Paolo
Bella lettura, molto piacevole!
Scena che si vede…