Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2021 “Ballo in maschera” di Piero Fittipaldi

Categoria: Premio Racconti per Corti 2021

Siamo in periodo di pandemia, una ragazza scende di casa con la mascherina diretta al supermercato.

Lungo il tragitto incontra una serie di persone: i vicini, il giornalaio, un papà che porta la figlia, l’unica senza mascherina ma altrettanto cupa, a scuola. Tutti, con la loro mascherina calzata, sono inespressivi, non parlano tra loro e trasmettono un senso di solitudine e distanza.

La ragazza arriva al supermercato e gira tra le corsie. Anche lì sono tutti tristi ma un ragazzo che incontra nel reparto latte suscita il suo interesse. Sono spalla a spalla davanti alle confezioni ed entrambi si allungano per prenderle. Così si notano l’uno con l’altro, tra i due c’è feeling, ma le bocche coperte non permettono di scambiarsi un sorriso o un approccio di qualsiasi genere. La ragazza si limita a guardare il ragazzo mentre questo si allontana, il ragazzo fa altrettanto quando lei non lo guarda. 

Alla cassa, in un attimo di contentezza per quell’incontro in corsia, la ragazza prova a sorridere alla cassiera, ma la mascherina copre il suo tentativo e il risultato è una serie di smorfie strane ed eccessivamente caricate che inquietano la commessa e la inducono a rivolgerle un’occhiata strana.

La ragazza torna a casa e strappa via la mascherina, gettandola sulla tavola in malo modo per l’amarezza che le comporta. Mentre mette a posto la spesa, la bottiglia di latte le cade sul tavolo, schizzando sulla mascherina una mezzaluna del tutto uguale a un sorriso. La ragazza la guarda pensierosa e sorpresa.

È il giorno seguente, la ragazza è seduta alla scrivania intenta a disegnare qualcosa. Dopo aver finito, capiamo che stava disegnando su una mascherina, che prontamente indossa, uscendo di casa.

Lungo il tragitto incontra la stessa gente, questa volta però chi la guarda si lascia andare in quelli che sotto le mascherine si intuiscono essere grossi sorrisi. La bambina che aveva incontrato il giorno prima – l’unica senza mascherina – dopo averla vista sorride visibilmente felice.

La ragazza entra nel supermercato con decisione e va nel reparto latte. Lì c’è di nuovo il ragazzo del giorno prima e di nuovo si ripete la scena: entrambi si allungano verso il latte ma questa volta, quando il ragazzo si volta verso di lei, scorge qualcosa sulla sua mascherina che lo sorprende, accendendogli un sorriso coperto dalla mascherina ma evidente. 

Finalmente vediamo anche noi cosa rende tanto felici le persone che al guardano: la ragazza ha disegnato un grande sorriso sulla sua mascherina.

Il ragazzo prende dalla tasca una penna e si disegna anche lui alla bell’e meglio un grande sorriso. Entrambi sembrano felici della situazione.

È il giorno successivo, la ragazza sta disegnando qualcosa su una serie di mascherine, poi le raccoglie tutte ed esce di casa.

Al reparto latte si ripete la scena, ma il ragazzo è piegato sullo scaffale e non ne vediamo il volto. La ragazza le arriva accanto e si ferma a guardarlo: sulla sua mascherina c’è un nuovo sorriso disegnato. Il ragazzo si rialza e la vede, rivelando quello che anche lui ha sulla sua mascherina: un grande sorriso disegnato.

La ragazza lo guarda allegra e indossa un’altra mascherina su quella precedente. Sopra c’è un messaggio: “ma quanto latte bevi?”

Il ragazzo fa un gesto con le mani come a dire “tanto”.

La ragazza indossa allora una dopo l’altra – e una sull’altra – una serie di mascherine con le parole che compongono la frase: “che ne dici di parlarci un giorno senza queste?”.

Infine la ragazza indossa l’ultima mascherina: “chiamami”. La ragazza porge al ragazzo una mascherina su cui ha scritto il suo numero, poi gli leva dalle mani il latte che stringeva e se ne va verso le casse.

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9 commenti »

  1. Perfetto! Un corto ad hoc ! Sarebbe una bellissima pubblicità ! Ci vedremo a Lucca, non so se ci siamo visti nel 2017, bohh!!

  2. grazie mille laura, non mi ricordo nemmeno io, ma ci sarà modo per rimediare 🙂
    Viva Racconti nella rete!

  3. Credo sia un’ottima idea quella delle mascherine con messaggi.
    Divertente!

  4. Grazie barbara, l’intento è proprio di alleggerire e sorridere un tema non troppo “sereno”.

  5. Simpatica idea, in tema con i “problemi” dell’ultimo anno e qualcosina. Buona fortuna!

  6. grazie davide, speriamo sia un “problema” di cui presto potremo fare a meno. Nel frattempo ho provato a esorcizzarlo un po’!

  7. Bravissimo Piero, il tuo soggetto è molto suggestivo.
    Potente la magia del sorriso e tu sai danzare (anche senza maschera) sulle parole.

    P.S.: spero solo che la ragazza e il ragazzo, nel post pandemia, tolta la mascherina e svanita l’irrealtà del momento, si piacciano ancora.

  8. Grazie mille Roberto Aspettiamo il secondo episodio per sapere come procede la love story 🙂

  9. Le mascherine possono diventare pagine bianche su cui imprimere le proprie emozioni e scrivere i propri pensieri, un’ottima idea per salvare la socialità e per avvantaggiare chi non ha la faccia la tosta ma è bravo con le parole!

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