Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2021 “DAD, GSuite, Padlet, e tre chili di esaurimento” di Valeria De Ricco

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2021

“Gentile signora, avremmo bisogno di sapere come prosegue con la DAD. Se potesse scrivere una comunicazione sul registro elettronico, sotto la voce ‘comunicazioni ai docenti’, le saremo grati: il suo feedback potrà essere visualizzato anche dalla dirigente e dal corpo insegnanti. Distintamente”                                                                      

8 maggio 2020

“Buongiorno, cercherò di essere sincera. Siamo al passo con i compiti assegnati, ma con tutto il rispetto, state inserendo tanti argomenti nuovi che non vengono memorizzati. Questa settimana avete proposto trenta nuovi vocaboli d’inglese; la tabellina del nove, da imparare a memoria con una serie di esercizi e, in italiano, un nuovo argomento: gli aggettivi. 

Alessandro sa bene le tabelline fino al sei: per le altre c’è il vuoto e non ci sono tutorial, né canzoncine di YouTube che lo invogliano alla memorizzazione; gli esercizi vengono svolti sbirciando la tavola pitagorica. Sono andata persino sul sito /aiutodislessia.net/ per vedere di semplificargli le cose, ma i risultati sono stati mediocri. Mio figlio mi riconosce come figura materna e non accetta il mio “ruolo precario d’insegnante momentanea”: mi ha alzato un muro di opposizione. Non perdo tempo nel dire che piange per un nonnulla o, contrariamente, pochi minuti dopo, risponde aggressivamente. Io sono sfinita, e mi rifiuto di proseguire una guerra giornaliera di minacce e urla pomeridiane con qualcuno che non riesce (e non vuole) collaborare. Non sono una insegnante, sono solo un genitore che non sa affrontare il ruolo che gli è stato affidato. 

Questa didattica sta sfasciando quel poco di serenità che rimane in famiglia: siamo tutti di malumore, troppo attaccati a internet e interessati solo alla connessione attiva (neppure quella adeguata alla mole di lavoro da fare con più dispositivi contemporaneamente). Comprendo l’enorme sforzo fatto da tutti i docenti italiani, ma state facendo un danno enorme ai nostri figli: così non imparano niente e li rendete instabili psicologicamente. Ci fate rimbalzare da una piattaforma all’altra: Zoom, Meet, consulta Classroom, torna in Padlet, scarica i PDF dal gruppo Whatsapp della classe; ma vi rendete conto che tanti di noi adulti hanno appena imparato a spedire una mail e si sentono in colpa se riescono a vedere un film di ‘contrabbando’ su internet? Non siamo pronti a questo…

Sono in crollo polemico e termino dicendo che, se sarà necessario, a settembre mio figlio ripeterà la seconda elementare: non sarà una tragedia e lo trovo più saggio che andare avanti obbligatoriamente a calci nel sedere. Grazie per l’attenzione” 

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4 commenti »

  1. Rendi magnificamente lo sconforto che starà vivendo quella madre. Scritto talmente bene che “sembra vero”

  2. @angelo del rosso: il racconto è volutamente amplificato, ma purtroppo autobiografico! Grazie per il commento.

  3. Esaurimento allo stato puro ma non solo nervoso, soprattutto di energia.
    Un plauso a tutte le mamme che hanno sostenuto bambini e ragazzi in questo terribile momento storico.

  4. Racconto interessante e ironico. Non pare neanche tanto amplificato: a volte la realtà supera la finzione! Massima solidarietà.

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