Premio Racconti nella Rete 2021 “I will survive” di Francesca Leaci
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2021Percorro la solita strada.
Sulla destra le acque del fiume scorrono pigre, come il traffico del rientro. Sono stanco, la giornata è stata lunga, anche se siamo a metà pomeriggio.
Mi fermo al semaforo e con la visione periferica colgo movimento e colori. Giro la testa e vedo un corpo che ruota, seguito da una coda di cavallo un po’ scomposta. Ci sta, sei una giocoliera di strada e ti stai esibendo davanti alle auto ferme al semaforo. Ti vedo, mi soffermo ad osservarti rapito dalla tua danza.
Le braccia veloci raccolgono e rilanciano palline colorate; e tu, il naso all’insu’, sei concentrata sull’opera di tenere insieme ogni parte del tuo corpo ed in sincrono il resto.
Dura poco, forse meno di due minuti, ma è un belvedere.
L’armonia mi piace.
Poi raccogli le tue cose e col cappello in mano, ti inoltri tra le macchine ferme.
Raccolgo una moneta dal fondo della tasca e quando ti avvicini, te la porgo attraverso il finestrino aperto sul freddo di questo febbraio pazzo.
È allora che guardi la moneta e con un cenno garbato del capo mi ringrazi: ” “ciao, grazie” . E dopo una breve pausa apri un sorriso splendido e aggiungi un “Bello”.
Riparto, frastornato.
Al semaforo successivo mi guardo nello specchietto: con gratitudine, quello che vedo riflesso è il viso di me ventenne, tanto goffo quanto inorgoglito da quel “Bello” ricevuto inaspettato da una giovane sirena giocoliera.
Continuo la strada, con un sorriso ebete stampato sul viso, il mio viso di cinquantenne stanco, mentre canto e batto il tempo sul volante, al ritmo di “I will survive”.
Carino, brevissimo aneddoto ma simpatico e ben scritto.
Un racconto breve ma intenso. Mi ha fatto pensare a quanto abbiamo tutti bisogno di essere belli per qualcuno, anche per una sconosciuta, come capita al protagonista della storia. Una parola, una semplice parola gentile e il cinquantenne perso nel traffico si ritrova improvvisamente giovane, goffo ma orgoglioso dei suoi meravigliosi vent’anni. Brava Francesca Leaci.