Premio Racconti per Corti 2021 “Il futuro di “leggere”” di Monica Menzogni
Categoria: Premio Racconti per Corti 2021Personaggi:
Un uomo e una donna di mezza età
Un giovane.
Pomeriggio estivo in un parco di città.
Nell’unica panchina libera si siede un uomo di mezza età. L’uomo porta con sé un piccolo zaino dal quale estrae un pacchetto di fazzoletti di carta.
Pulisce la superficie della panchina prima di sedersi soddisfatto.
Dallo zaino emerge un libro pronto per essere sfogliato.
L’uomo si è appena seduto quando una signora si avvicina.
«Scusi, posso sedermi accanto a lei? Con questa bella giornata non c’è più una panchina libera.»
L’uomo appare seccato. È evidente che avrebbe voluto stare da solo e godersi la lettura, tuttavia risponde con gentilezza.
«Ma certo, prego. Non c’è alcun problema.»
Dopo aver risposto apre il libro e comincia a leggere dimostrandosi poco incline al dialogo.
La signora ha con sé una piccola borsa dalla quale estrae un lettore e-book.
L’uomo la osserva di sottecchi. È chiaro che non approvi quella modalità di lettura.
«Non c’è niente di meglio di un buona lettura, non trova?» esordisce la donna.
L’uomo bonfonchia la risposta.
«Sì, si.»
Lei insiste.
«E cosa sta leggendo di bello? Mi fa sempre piacere sapere cosa leggono gli altri.»
«Un romanzo giallo.»
«Ma che coincidenza! Anche io sto leggendo un giallo.»
La signora si piega per cercare di vedere la copertina del libro.
L’uomo vorrebbe girarsi dall’altra parte, ma alla fine le mostra la copertina.
«Ma questa è più di una coincidenza! Stiamo leggendo lo stesso libro.»
«Non so cosa stia leggendo lei, il mio è sicuramente un libro.»
«Anche il mio lo è! È un ebook!»
«Un libro deve avere le pagine, altrimenti finisce il piacere della lettura.»
Un soffio di vento impedisce all’uomo di tenere il segno della pagina che sta leggendo. La signora approfitta subito per incalzarlo.
«Vede? Con l’ebook questo non succede. Il vento può soffiare quanto vuole, io non perdo mai il segno.»
L’uomo si affanna a ritrovare la pagina e ricomincia a leggere.
La signora lo incalza di nuovo.
«Che poi, i libri non si sa mai dove metterli. Occupano un sacco di spazio, per non pensare allo spreco della carta!»
L’uomo non risponde alla provocazione, ma si mette ad annusare il libro che sta leggendo.
«E adesso cosa fa?»
«Non ricorda più il profumo di un buon libro? Senta, lo annusi.»
(Glielo porge)
«Sento odore di carta. Povere foreste!»
«Non sono d’accordo con lei, mi spiace. Questo è profumo di storia, è un odore buono che mi mette allegria. Ha presente l’aria che si respira nelle librerie? Oppure vuol dirmi che i negozi on-line hanno lo stesso fascino?»
«Lei non è al passo con i tempi e si vede che ha del tempo da perdere. Con un semplice click ho subito disponibile tutto ciò che voglio leggere. Non devo chiedere o arrampicarmi sugli scaffali oppure attendere giorni perché il testo non è disponibile. È tutto qui dentro vede? Pratico, leggero e sempre disponibile.»
«Anche il mio vecchio libro è sempre disponibile. Vede? Io sottolineo i passaggi che mi piacciono di più. È una vecchia abitudine, ma così il libro vive con me, è parte di me.»
«Se è solo per quello! Guardi (prende l’ebook) le mostro come si fa. Vede? È semplicissimo anche qui posso evidenziare quello che mi colpisce di più. Glielo confesso… è anche una mia vecchia abitudine e grazie a questo piccolo gioiello elettronico posso farlo tranquillamente.»
L’uomo borbotta. «Non è la stessa cosa!»
I due si rimettono a leggere dandosi le spalle.
A un certo punto la signora, visibilmente agitata comincia a rovistare nella piccola borsa.
«Eppure ero sicura di averlo portato… che sbadata. E proprio sul più bello…»
La donna si gira e bussa con l’indice sulla spalla dell’uomo.
«Scusi…!»
L’uomo reagisce con aria di sufficienza.
«Che c’è ancora?»
«Potrebbe mica dirmi chi è l’assassino?»
«Che c’è il suo ebook ha perso una pagina?» (sarcastico)
«Ma no! Sono solo stata sbadata. Ho lasciato il power tank a casa.»
«Che cosa?»
«Ma sì, il caricatore… per la batteria sa. A furia di leggere si il mio e-reader si è scaricato.»
L’uomo, evidentemente soddisfatto:
«Il libro in carta non si scarica mai. Lo posso leggere e rileggere per ore! Adesso ammetterà che questo è un bel vantaggio…»
Va alla pagina finale e comincia a leggere a voce alta, ma in quel momento un uccello lascia cadere i propri bisogni e sporca irrimediabilmente la pagina…
L’uomo è irritato.
«Lo vede cosa ha combinato? Adesso neppure io posso leggere il finale.»
La donna risentita.
«Io? Che c’entro io… È tutta colpa della carta. Pensi un po’ se piovesse…»
Poi entrambi si guardano e all’unisono: «Non sapremo mai chi è il colpevole!»
In quel momento passa un giovane che indossa gli auricolari e ha lo sguardo perso nel vuoto.
Lo guardano con commiserazione.
«Certo almeno noi leggiamo.» dice l’uomo
«Che sia un libro in carta o virtuale è sempre un modo fantastico di trascorrere il tempo.»
Il giovane in modo inaspettato si ferma davanti a loro e li guarda con aria di sfida.
«Volete sapere chi ? il colpevole?»
I due lo fissano sbalorditi.
Il giovane si toglie gli auricolari e li offre loro incitandoli ad ascoltare.
L’uomo è la donna si avvicinano e prendono un auricolare ciascuno.
Ascoltano incuriositi. Poi si guardano dritti negli occhi e: «Ma che diavolo… questo è lo stesso libro!»
Il giovane, con aria di chi la sa lunga, esordisce: «Questo è un audiolibro. Mi ha incuriosito che anche voi stavate leggendo proprio lo stesso testo che stavo ascoltando.»
Poi il giovane dice:
«Chissà, prima o poi troveranno il modo di inserire un microcip sotto la pelle e potremo avere una intera biblioteca che viaggia con noi!»
La signora applaude eccitata. «Fantastico! Spero di esserci ancora!»
L’uomo bofonchia.
«Basta che si possa leggere in pace!»
I tre si mettono a ridere e cominciano a confrontarsi sull’autore e sul testo. (Si intuisce dai gesti e dal parlottare.)
Brava Monica! Ben scritto e divertente, con la coppia ben caratterizzata nelle sue scaramucce, e il terzo incomodo che si rivela inatteso alleato. A questo punto alla coniugazione del futuro manca solo la quarta dimensione, ma si risolve al volo: la attendiamo realizzata come corto a Lucca, che dici? : )
Un libro si legge, sulla carta o su un ebook, ma si può anche ascoltare in un audiolibro, ma si potrebbe anche vedere … in un corto!
In bocca al lupo.
Io sono una lettrice di libri, eBook e audiolibri e mi sono divertita a leggere i commenti dei protagonisti, perché sono obiezioni che mi sono sentita fare pure io. Comunque il profumo di un libro cartaceo non lo può sostituire nessuno! Complimenti e in bocca al lupo.
Un ringraziamento corale a Marco, Nicola e Claudia per la lettura e le belle parole. Viva il lupo!
Davvero interessante l’idea di rendere il libro protagonista per un “corto”. La sceneggiatura, costruita principalmente col dialogo, si sviluppa con naturalezza e vivacità, quindi complimenti!
Molte grazie Sauro
Brava Monica, le differenze generazionali sono una ricchezza ma fa anche piacere scoprire che qualcosa in comune rimane.
Grazie Pasqualina per essere passata di qua. Gli anni passano, le generazioni si alternano, gli strumenti cambiano… l’importante è leggere!
Bravissima, Monica! Divertente, ma con temi che suscitano molte riflessioni, a partire dal futuro della lettura e del libro. Forse dovremmo iniziare a chiamarlo diversamente? Scritto, testo, narrazione… Mah! Guardando più al contenuto che al supporto? Oppure la bellezza di sfogliare un libro è insostituibile? Oltre al corto, ci starebbe un bel dibattito. E il contesto del Festiva e del Premio potrebbe essere quello giusto.
Grazie Cinzia per essere passata di qua… che dire? La mia libreria parla da sola anzi sbuffa e scricchiola sotto il peso della… cultura. Per me la carta ha un fascino insostituibile
Grazie ancora. A leggerci!
Piacevole contesa sugli strumenti di lettura…del resto anche chi pubblica o commenta questi testi usa normalmente un pc o uno smartphone…importante è LEGGERE!!!
Leggendo la storia ho pensato che il libro è un magnifico modo di viaggiare altrove, anche gli e-book, ma quello lo dà anche aigli ipovedenti e l’audiolibro ai non vedenti. Cosi il scrittore può scrivere per tutti, una buona notizia.
Scusi, non posso rimanere sul serio, ovviamente mi è piaciuta la storia però se lo consente, mi sono chiesto se l’uccello non avesse lasciato cadere i sui bisogni apposta, arrabbiato di non poter anche lui ,come di solito leggere il libro insieme a l’uomo? chissà? Grazie Monica.
Grazie Silvana e grazie Jose per il gradito passaggio.
Jose, se l’uccello non avesse fatto i bisogni poteva essere peggio, poteva… piovere! (Cit. Frankenstein junior)
Complimenti Monica! Un gran bel pezzo, molto divertente e piacevole! Mi ci sono immedesimato ed il messaggio che anche nella “diversità” (generazionale in tal caso) si possono trovare punti in comune mi sta molto a cuore e mi piace! Complimenti ancora.
Grazie Fabrizio per essere passato di qui e per le tue parole di apprezzamento! Leggere è la parola d’ordine, altrimenti che scriviamo a fare?
Quando si respira odore di libri, mi sento sempre a mio agio. Ogni mezzo ha i suoi vantaggi e poter scegliere è una ricchezza. Bei personaggi, li hai resi vivi, complimenti!
grazie del passaggio e dell’apprezzamento, angelo
Io sto con la carta! Bella riflessione.
Grazie del passaggio Barbara!
Simpaticissimo il tuo inno al libro, Monica, ben scritto e sapientemente orchestrato.
Nella presunta competizione che hai immaginato, io sarei un partigiano del libro cartaceo (con una lieve preferenza per pergamene e tavolette cerate), ma così dicendo temo di tradire la mia età.
Complimenti.
Grazie Roberto lieta che ti sia divertito… ti confesso che anche io preferisco la carta, ma che resti fra noi…
Leggere (qualunque sia il supporto usato) aiuta ad aprirsi, confrontarsi, conversare, conoscere e conoscersi.
Molto carino.
E menomale che le mucche non hanno le ali, altrimenti il bisognino avrebbe inondato libro, e-book e i-pod. Per scoprire il finale, non ci sarebbe rimasta altra salvaguardia che la tradizione orale a garantire la conservazione del romanzo.
Mio nonno mi raccontava “I paladini di Francia” davanti al camino, mangiando castagne o ceci abbrustoliti nella brace e sorseggiando qualche bicchiere di vino. Però, gli episodi non coincidevano mai con la versione della volta precedente, se il Montepulciano prendeva il sopravvento!
Grazie del passaggio Giovanni. Se non ci fossero lettori che scriveremmo a fare? Tutti devono avere possibilità di leggere!
Grazie Leonardo. Mi hai fatto morire dal ridere col tuo commento! Hai proprio una “penna” divertente!
Ciao Monica, hai espresso perfettamente la diatriba sempre viva tra il nuovo, il vecchio…e il futuro. Quando uno pensa di aver vinto la battaglia, arriva l’imprevisto che ribalta il risultato. Tipo un noto programma televisivo: voto dieci. Eheh
Brava
Grazie di cuore, Fabio per la lettura e le belle parole.
Arguto e godibile, capace di scardinare tanti inveterati luoghi comuni. Complimenti di cuore!
Grazie per la lettura e il commento, Gianni Antonio. Mi fa piacere che tu abbia apprezzato.
Sorrido…anche io come quel signore sono amante della carta!!!! Lettura divertente!!!!…Brava!!!!