Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2020 “Farla franca” di Anna Bastianelli

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2020

Non puoi farcela.

Da quando ci siamo conosciuti G. P. non fa altro che ripetermelo, una litania incalzante che ha finito per convincere anche me, del fatto che non riesca mai a combinare niente di buono.
E purtroppo, anche se non lo ammetto apertamente, sento che almeno in parte ha ragione, visto che non riesco più a guidare da sola in autostrada, presentarmi agli esami, mangiare in compagnia di sconosciuti, prendere un aereo, e chissà quale altra cosa smetterà di riuscirmi a partire da domani.
Perchè il punto è proprio questo: che io, prima, mica ero così.
Prima di conoscere G.P. guidavo spericolata inerpicandomi per anguste stradine di campagna sulla mia Panda scalcinata; sostenevo gli esami concentrata e persino spavalda; facevo amicizia in ogni circostanza e mi divertivo a ballare ondeggiante al ritmo della folla; prendevo l’aereo godendomi l’ebbrezza del decollo e assaporando l’eccitazione di andare lontano.

Adesso ci sono io, con te.

Lo so bene G.P., non importa che continui a ripetermi anche questo.
Come potrei dimenticarlo? È proprio a causa della tua presenza che la mia vita sta andando a scatafascio. Che i miei sogni sono perduti e le mie ambizioni dissolte.
Potessi te lo urlerei dritto in faccia, a sublimare quello schiaffo che non posso darti. Ma tanto sarebbe inutile, niente è capace di scalfire la tua arrogante superiorità.

Vedi che dimostri di non avere carattere?

Falla finita G.P., lo imploro afferrandomi la testa tra le mani, nell’illusione di suscitare un briciolo di compassione, lasciami in pace. Non è vero che non ho carattere, lo sai pure tu. Altrimenti perché sarei qui a ribattere ad ogni tua provocazione? La mia è solo una grande paura. Credi forse che nessuno abbia paura?

Ma la tua è della specie peggiore: è la paura della paura stessa.

G. P. non demorde, mai che abbandoni la sfida prima di avermi messa completamente a tappeto.
Incasso il colpo, so che ha ragione. Ancora una volta.
Ma non è colpa mia se la paura mi paralizza, se la vita è diventata un campo minato di tachicardie improvvise e respiro mozzato, di capogiri e gambe tremanti. Questa paura mica ti avvisa prima di presentarsi, arriva di soppiatto nei momenti più inaspettati e colpisce: il corpo decide di ammutinarsi al buonsenso e la mente non ha più alcun potere su di esso, anzi, è complice e ideatrice del misfatto.
Come ci si difende, da una paura del genere?

Non puoi, te lo lo assicuro. Nessuno può sconfiggere il Grande Panico. Non hai neppure il coraggio di nominarmi, te ne rendi conto? Cerchi di nascondere al mondo intero la mia esistenza, ma la verità, prima o poi, si palesa. Sempre.

Vorrei piangere, anzi sto per piangere ma non voglio, non voglio farlo di fronte a tutti questi sconosciuti che mi circondano, non voglio che tutti capiscano che sono pazza, quanto pazza sono anche se sembro assolutamente normale. Per fortuna quel che esce dalla mascherina chirurgica è solo un rantolo soffocato, un singulto interrotto prima di divenire singhiozzo. Restano le lacrime fini a tradirmi, scie trasparenti illuminate dal sole che vorrei cancellare col dorso della mano ma ho i guanti, e potrei infettarmi, e se la gente si spaventa, e se chiamano l’ambulanza e se… Ecco che il respiro accelera le mani tremano il petto è bombardato dal battito che sale, sale sale ogni minuto ogni secondo che passa ad un ritmo così convulso che sento potrei morire.
Le mani tremano, vorrei slacciarmi questa maledetta mascherina che mi opprime il respiro, vorrei lanciarla in aria e correre via ansimando tra la gente terrorizzata dalla mie innocue goccioline di saliva ma non riesco, le gambe sono due macigni incollati al marciapiede, le braccia inerti, mi cade il cellulare dalle mani, qualcuno si volta – sta male, chiamate un’ambulanza – ma no, non importa è solo G. P. vorrei dirglielo di stare tranquilli, succede ogni volta, lasciate stare no no no…
Buio. Terra. Sirena.

In giro diranno che avevo il coronavirus.
Per stavolta, l’ho fatta franca.

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2 commenti »

  1. Mi piace molto la struttura del racconto. Descrive bene cosa accade quando G.P. si palesa e quant’è complicato farla davvero franca. La lettura è scorrevole. Complimenti!

  2. Grazie mille mi fa molto piacere il tuo commento!

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