Premio Racconti per Corti 2010 “Più che sufficiente” di Corrado Premuda
Categoria: Premio Racconti per Corti 2010Un ragazzino si agita sul marciapiedi ridendo con un amichetto. Quando passa un signore che passeggia con aria tranquilla, il ragazzino gli chiede: “Vuole comprare un disegno? Costa solo un euro.”
L’uomo, con l’aria di chi non si ferma mai per strada, risponde: “Per questa volta…”
Il ragazzino, come per scusarsi, aggiunge quasi sottovoce: “È per i bambini poveri…”
“Vediamo che disegni hai”, fa il signore sorridendo e il ragazzino gli porge un paio di fogli spessi da cartella da disegno, quelli che si usano a scuola per i lavori di educazione artistica.
Il signore sceglie il disegno col grande fiore geometrico e paga. Il ragazzino ringrazia e corre verso il suo complice che l’aspetta ai piedi degli scalini. L’uomo riprende a camminare. Osserva con più attenzione il foglio che ha comprato: il fiore è disegnato col compasso e presenta uno studio sull’uso dei colori complementari. “Però…”, pensa il signore, compiaciuto. A matita è segnato il nome del ragazzino. Vicino al nome c’è scritto IB, la classe che frequenta: “Anch’io andavo nella sezione B, che coincidenza”, si dice divertito il signore. Sulla destra in basso, a penna, si legge “esercizio di simmetria” e poi c’è la sigla chiaramente di una mano adulta.
“Mi ha venduto il disegno fatto a scuola! Ma certo… Cosa c’è di più facile? Specie se ci sono dei fessi come me che glielo comprano. A cosa gli serve più questo esercizio? Il voto l’ha preso, è anche sufficiente, anzi: più che sufficiente…”
L’uomo guarda il disegno che stringe in mano e il suo pensiero va all’insegnante e agli sforzi che ha fatto per far capire come si realizza una maledetta prova di simmetria a venti teste vuote e urlanti.
Indignato si gira e torna indietro, con l’intenzione di rimproverare il monellaccio e il suo compare che se la ride in attesa del prossimo fesso da fregare.
Tornato all’angolo di strada in cui operano i due ragazzini, si accorge che il prodotto in vendita è cambiato. Adesso non ci sono più fogli da disegno o esercizi fatti in classe. I ragazzini hanno messo in vendita un uomo, un tizio di mezza età, con l’aria mortificata e spaesata. “Ma che scherzo è mai questo?”, si chiede il signore col disegno in mano. Si avvicina sospettoso al marciapiedi dei ragazzini e nota che l’uomo ha un cartello appeso al collo che dice: “Scuola in svendita totale: insegnante inutile scontato. Solo 5 euro.”
L’espressione dei ragazzini, a pochi metri di distanza, non ammette repliche: sembrano molto sicuri della loro attività. “E lei non dice niente?”, chiede il signore all’insegnante che resta in silenzio con aria supplichevole. “Ma non è più la scuola di una volta…”, sibila il signore sgomento e senza fermarsi riprende a camminare, si allontana spaventato, si mette a correre.
mi piace
…è un bunuel della liquidazione della civiltà italiana.
bravo corrado!