Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2020 “Dialoghi” di Ottavio Mirra

Categoria: Premio Racconti per Corti 2020

Sud Italia.  Sala d’aspetto di uno studio medico

<Signora scusate, ma di notte quando chiudete il garage potete fare meno rumore per favore? ché svegliate tutto il vicolo>
< E scusate, quello è mio figlio che torna tardi, certe volte pure alle 5 di mattina>
< E però facesse più piano. Fa un rumore quella saracinesca che sveglia pure i morti>
<Eh lo so. Lui me lo dice sempre. Mamma sapessi di notte come si amplificano i rumori, anche quelli che di giorno passerebbero inosservati. Quello di rumori ne capisce>
< E allora facesse più piano>
< Sì sì, non ve ne incaricate, mo glielo dico. Appena si sveglia. Pure stanotte è tornato alle cinque. Poverino>
< Ma come mai torna a quell’ora? Lavora?>
< Certo signora mia, si dà da fare, non è di quelli che vanno in discoteca e si drogano>
<E che lavoro fa, il guardiano in una fabbrica?>
< No no, fa un lavoro saltuario>
< Ah, ecco. Forse fa il supplente come guardia giurata notturna? C’è un mio lontano nipote che lo fa. Ogni tanto lo chiamano.>
< No no signora, mio figlio fa il ladro. Cioè, non propriamente il ladro, fa il palo, ché lui le serrature non le sa aprire. Però a fare il palo guadagna poco. Io gliel’ho detto, bello a mammà, impegnati, fatti una specializzazione importante, che so, un corso che ti insegni ad aprire le casseforti a muro, le serrature marcate CE. Niente da fare, si accontenta di pochi spiccioli. Questi sono i giovani signora mia, poche ambizioni. E la colpa di chi è? Del governo che un lavoro non ce lo dà, proprio non ce lo dà a questi ragazzi>
<… … … >
< Comunque adesso glielo dico che vi siete lamentata, vedrete che quando torna farà meno rumore possibile>
< No no, non vi preoccupate, che volete che sia un po’ di rumore. Io poi a quell’ora già sto sveglia>

La madre del palo mi lancia uno sguardo furbesco sott’occhi. Quando l’altra saluta ed entra nell’ambulatorio, scoppia a ridere allegra.
<La gente si ammocca di tutto” – mi fa – se mio figlio avesse fatto il ladro io poi lo dicevo a lei>. E ride
< Ma certo> – le dico – e rido di gusto anch’io.
< Io neanche ce l’ho un figlio>
< Ma davvero? – le chiedo incredulo – si è inventata tutto?>
< La verità è che sono io che torno alle cinque. Con il lavoro che faccio, stanchissima, figuriamoci se penso a far piano nel chiudere la saracinesca del garage>
< Ma infatti – solidarizzo – il lavoro notturno dev’essere massacrante. E che lavoro fa?>
< Batto al km. 12, 7 sulla SS 7 bis. Ma non è più come una volta signore mio. Con tutte le slave che ci fanno concorrenza, noi italiane siamo seconda scelta. Questa storia deve finire. Io dico: prima le italiane. Alle prossime elezioni so io chi votare> e mi lancia lo sguardo furbesco di prima
< Ok – le dico alzando le mani – mi arrendo>
E lei ride

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33 commenti »

  1. Ottavio! Scusa l’apparente volgarità ma dei trans e delle B…e , sei il RE ! Come le descrivi tu, non lo fa nessuno! Ma …Simonetta non è gelosa?? Comunque, bellisssss corto !!

  2. Grandissima penna Ottavio, non ti smentisci! Ho riso dalla prima all’ultima riga…bravo bravo bravo!

  3. Ahahah cara Laura, è solo un caso. Grazie, mi fa molto piacere che ti sia piaciuto

  4. Maria grazie mille, sei troppo buona

  5. Che bello. Dialogo irresistibile, musicale, come una canzone da sentire e risentire. E la risata finale è contagiosa, si attacca al viso del lettore.

  6. Ottavio, scusa ma …stamattina mi son svegliata con questo dilemma esistenziale : Ma il Premio Buduar, si può assegnare ad un corto? Sai che festa al km 12,7 SS 7 bis!

  7. Grazie Marco. Anche a me è piaciuto il tuo racconto

  8. Eh eh, cara Laura non credo proprio. Come sai il premio Buduar è destinato ai ” racconti” e sarà scelto tra i venticinque selezionati. Comunque vuol dire che ti ho fatto per lo meno sorridere. Mi pare buono

  9. Concordo con gli altri, bel dialogo, simpatico e divertente. La risata finale pare di sentirla. Ottimo da realizzare.

  10. Grazie mille Pasqualina. Ho letto il tuo bel racconto. Purtroppo è vero, oggi è più facile indignarsi e manifestare per futilità che per difendere diritti

  11. Eccomi Ottavio! Mannaggia alla quarantena, alla fase tre e ai compiti poco smart dei figli che non mi lasciano il tempo per venire a leggere i vostri meravigliosi corti!
    MI arrendo anche io, col sorriso in viso! Corto, divertente, rappresentabile…Le qualità le ha tutte! Mi è piaciuto molto!

  12. Caro Ottavio, racconto dove simpatia umorismo gioco e vita si intrecciano con magia. Bello, e si ride

  13. Care Silvia e Diana, ma sì, ridiamo un po’. Dopo questo periodo ci vuole. Grazie

  14. Molto divertente, i miei complimenti.

  15. Sfiziosissimo! Da avellinese ho apprezzato la voce e il linguaggio, “non ve ne incaricate” lo diceva sempre mia nonna. Bravo!

  16. Cara Silvia, grazie

  17. Complimenti Ottavio. Sarebbe spassoso assistere alla proiezione del cortometraggio ispirato al tuo spiritosissimo soggetto anche se, grazie alla vividezza della tua prosa e alla travolgente spontaneità dei dialoghi, ogni immagine si è già materializzata nella mia mente.

    P.S.: devo segnalarti che quella volta nella sala d’attesa c’ero anch’io. Appena sei entrato tu nell’ambulatorio (immagino per una ipertrofia della creatività letteraria), la peripatetica, ex madre del palo, mi ha strizzato l’occhio, negando di svolgere l’antica professione e confessando l’inconfessabile: di notte scrive, ma si agita, esce, rientra perché non sa trovare un’ispirazione degna di Racconti nella Rete.

  18. Eh eh eh, caro Roberto, io credo che lei non sia quello che dice di essere. La verità? Non la conosco. Forse, semplicemente, non vuole che ci si faccia gli affari suoi e allora si diverte a portarci fuori strada. Chissà. Un caro saluto

  19. Provo per la terza volta a scrivere un commento. Purtroppo, ci ho provato altre due volte, ma il computer ha avuto dei problemi. Comunque, solo per dirti che il tuo racconto mi è piaciuto, è ironico e scorrevole, oltre che cinematografico. Bravo!

  20. Lucia grazie mille e in bocca al lupo

  21. Letto e riletto e ogni volta il medesimo risultato: risate di cuore… fantastico!

  22. Grazie di cuore Margherita

  23. Ottavio, stupendo e che ritmo!!! Inoltre trovo che saper far ridere sia molto più difficile che commuovere, quindi doppiamente bravo. Un dialogo che conquista 🙂

  24. Grazie mille Margherita

  25. Ottavio, divertentissimo, pieno di ritmo. Sono certa che gli interpreti lo troverebbero godibilissimo nella rappresentazione. Da attrice, so che mi divertirei un mondo nell’interpretare il personaggio della signora nella sala d’ attesa, nello studio medico . È un personaggio provocatorio, simpatico, autoironico, molto propenso ad infischiarsene del giudizio, o meglio, pregiudizio altrui. Ti auguro una giusta ribalta e incrocio le dita.

  26. Grazie per il generosissimo commento. In bocca al lupo a te cara Annamaria

  27. Ho trovato il tuo racconto pieno di umorismo, divertente e pieno di sorprese fino alla fine.
    Scorre bene, si può’ già
    immaginare il montaggio di questo corto. Bravo!

  28. Bello e originale! Un doppio dialogo davvero ben strutturato, piacevole e divertente!

  29. Maria Antonietta e Davide vi ringrazio molto. I mesi passati sono stati per tutti molto duri, allora mi sono detto: perché non fare una cosa che faccia sorridere? Se ci sono riuscito, mi fa molto piacere

  30. Un bel ritmo. Veramente divertente. Complimenti! “Lei ride“… e anche noi.

  31. Grazie mille Maria Luisa

  32. Ah ah ah complimenti! Divertente e che bella idea!

  33. Grazie Anna Maria Contesini, sono contento ti abbia fatto sorridere

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