Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2020 “Scuola di ruberia Antonio Tardito” di Alessia Oliveri

Categoria: Premio Racconti per Corti 2020

SCENA 1 – INTERNO – AL BAR

Antonio Tardito arriva in bicicletta di buon’ora, entra e prende posto al solito tavolo in attesa del primo cliente, un tal Amedeo Jaspelli. Dopo aver fatto accomodare il giovane, prende un modulo di adesione e inizia a compilarlo.

ANTONIO 

Signor… Amedeo…Jaspelli

Con la I o con la J?

AMEDEO

(con leggera supponenza e con accento del nord)

E’ lo stesso. Mio nonno ha ottenuto la dispensa papale e si può scrivere in tutti e due i modi.

(dopo una pausa, sottovoce e con tono reverenziale)

Ho sentito parlare molto di lei.

ANTONIO 

E cosa dicono di bello?

AMEDEO 

(avvicinando la testa, sempresottovoce)

Dicono che non c’è nessuno al pari suo.

ANTONIO

(con il modulo davanti)

Allora giovanotto. A quale corso si vuole iscrivere? Furto con scasso, borseggio, sottrazione di identità, rapina? 

AMEDEO

Non sono qui per un corso, ho bisogno di un professionista. Devo prendere in prestito una cosa.

ANTONIO

Cosa esattamente?

AMEDEO

Un oggetto. Appartiene a mia zia Lavinia. Mi occorrerà per qualche minuto e poi bisognerà restituirglielo in modo che non si accorga di nulla.

ANTONIO

(svuotando la tazzina)

Un oggetto come?

AMEDEO

Un ciondolo. E’ appeso alla sua catenina. Non se la toglie mai, ma lunedì dovrà sottoporsi ad una radiografia al torace. Le chiedo di entrare nello studio medico e sottrarglielo per qualche minuto. Io sarò ad aspettare nella sala d’attesa.

ANTONIO 

E’ un grosso rischio. 

Tariffa doppia e pagamento anticipato.

AMEDEO

     (gli porge una mazzetta da cinquemila euro)

Ecco, le ho portato una fotografia della zia,l’orario della visita e l’indirizzo della clinica.

Antonio rimane a fissare la figura a mezzobusto di un’anziana donna dall’aspetto aristocratico. Al collo porta un ciondolo, incastonato di minuscoli brillantini, a forma di L, l’iniziale di Lavinia.

SCENA 3  IN STRADA – ANTONIO CHIAMA UN AMICO AL CELLULARE

ANTONIO

Ciro, amico mio, tutto a posto? Senti: uno che mi deve un favore mi ha dato le chiavi di una bella villetta disabitata a Pontetetto. Ci vuoi andare con la tua bella un paio di giorni, diciamo lunedì e martedì?

CIRO

Che figata Antò, grazie. Al tuo amico non dispiacerà se vado io?

ANTONIO

Ciro, tu lo sai, se fossi ne mì cenci ci andrei eccome… Non ti preoccupare per il tuo turno di pulizie a Villa Le Rose, per quello ci pensoio.

SCENA 3  ESTERNO E INTERNO DELLA CLINICA

Da una finestra del primo piano Antonio osserva zia e nipote entrare dal portone principale. Staziona qualche minuto davanti alla porta della toilette per dar loro il tempo di fare la registrazione. Si sposta in fretta al reparto radiologia ed attende davanti all’ascensore che i due escano.

Amedeo ha un sussulto quando Antonio gli transita di fronte con noncuranza spingendo un voluminoso carrello delle pulizie. 

Nei minuti in cui la zia si sottopone all’esame, Antonio attraversa lentamente la sala d’aspetto, con tale discrezione da passare inosservato malgrado la stazza, e fa scivolare nella mano del giovane il gioiello, dirigendosi poi verso la macchinetta delle bibite. 

Amedeo tramesta con un apparecchio informatico che nasconde in una cartella in pelle e, dopo alcuni istant,irichiama con un colpo di tosse l’attenzione di Antonio, il quale, passandogli di fronte, ritorna nello spogliatoio per rimettere tutto al suo posto. Dopo qualche istante la donna attraversa il giardino della clinica in compagnia dei suoi due gioielli più preziosi.

SCENA 4 – INTERNO – AL BAR

ANTONIO 

(parlando tra sé e sé e continuando ad armeggiare)

Caro Amedeo, chi non inganna, non guadagna!Perché avresti dovuto tenere il ciondolo della zia solo per qualche minuto? 

   (continuando ad armeggiare sul PC) 

Quanto credi che ci abbia messo a scaricare i dati sul mio hard-disk prima di consegnartelo? Molto sa il topo, ma più sa il gatto, caro Amedeo!! 

ANTONIO 

(guardando soddisfatto lo schermo del computer)

Però, la zia Lavinia…

ANTONIO (sorridendo)

Mappe e codici di accesso di dieci casseforti… Mi dispiace amico mio, ma quando ti accorgerai che il file che ho salvato sul gioiello era di tutt’altro tenore….

ANTONIO 

(si alza e rivolto verso gli avventori)

Ragazzi, da lunedì si inaugura un nuovo corso: furto e scasso con combinazione!

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