Premio Racconti per Corti 2020 “Il colore dell’oro” di Andrea Masotti
Categoria: Premio Racconti per Corti 2020- Quanto sei idiota! – Disse Cirò strattonando l’altro con le mani grosse come una zappa – proprio con te mi dovevo mettere.
- Vai all’inferno – gli rispose Petito – devo stare attento che non mi mordi all’orecchio come Tyson.
Petito era su di giri, sudato fradicio sotto il sole, su una collinetta tonda che pareva innalzata con un secchiello da un bambino troppo cresciuto. Su di giri tanto da non tener conto che lui era minuto e Cirò con una sola mano poteva stringergli il collo come a un galletto. I due, legati l’uno all’altro da una grossa corda stretta intorno alla cintola, erano a un metro da una cavità. Da anni sognavano di trovare l’oro. Petito si arrabattava e Cirò lo pressava con il suo torace bovino, grugnendo.
- Lascia fare a me, non vai avanti di un centimetro. Ho una sete che non ne posso più.
- A chi lo dici, – rispose Petito con voce in falsetto – ma è meglio se faccio io. Tu l’anno scorso hai spaccato un’anfora che poteva valere cento euro. Qui c’è dell’oro, ti assicuro! E’ roba etrusca, gioielli capisci, anfore, statuette. Sento che qualcosa si sposta!
- Ho sete, fammi passare – riprese il compare, strattonandolo – ci vorrebbe del vinello o dell’acqua fresca – e iniziò a estrarre velocemente le pietre.
- Acqua fresca, mai ti ho visto berla. Il sole ti deve aver picchiato bene sulla testa! – Rise Petito.
- “Se vuoi che vengano bene i tuoi lavori, acqua ai mattoni e vino ai muratori “- rispose Cirò, e agguantò con le braccia un masso che emergeva da sotto il terriccio per farlo ruzzolare a valle.
- Se ci vedono andiamo in gattabuia – spifferò Petito, girandosi a controllare. Era anche lui fradicio, le gocce di sudore gli scurivano la maglietta e ungevano i riccioli neri come fossero brillantina.
- Oggi è il giorno della fortuna. Non ci ferma nessuno!
Sotto si intravedevano due forme allungate coperte di polvere, Petito sporgendosi cercò di dipanare la coltre di terriccio.
- Tienimi stretto Cirò – disse – e dài!
- Ti lascio andare a far compagnia agli scheletri – rise grossolanamente il muratore.
- Guarda qui, ci sono anfore.
- Solo rotte. Spazza ai lati!
- Ce ne sono anche intere.
Petito spazzava con le mani e tossiva.
- Due o tre monete, eccole.
- Fammi vedere – annuì Cirò e ne prese una incrostata e illeggibile. – Sembra romana, vale zero.
- Non c’è l’oro.
- Dammi le anfore. Almeno quelle intere – ruggì Cirò – tanta fatica inutile.
- E dài, prendila su! – sbuffò l’altro.
Cirò afferrò il reperto e poi tirò su il compare, Petito era magrissimo e sotto
i vestiti si intravedeva il bacino scheletrico. Petito si rialzò con l’altro
recipiente in mano e scosse la testa bianca di polvere.
- Ma che anfore, sono bottiglie! – Rise forte. Cirò lo guardava di sbieco.
- Che ridi ? Pezzi di vetro da raccolta differenziata.
- Bottiglie di vino, Cirò, questo è oro! Sono ancora piene, chissà a quanti archeologi o enologi interessano,vorranno scoprire la gradazione, i vitigni dell’epoca, è vino bianco, sembra Fiano…
- Tu hai studiato tanto che non capisci più niente – sentenziò Cirò – come facciamo a venderle a questi illustri scienziati? Ora ti faccio vedere io…
Il muratore prese la bottiglia dalle mani del complice spaventato e con gesto deciso sbatté il collo chiuso da un tappo carbonizzato contro una grossa pietra spezzandolo di netto.
- Ho sete, meglio ancora se è vino. – Dall’alto se lo versò nella gola spalancata. – Altro che se è buono, è fresco come la notte. Chiamali fessi quelli! Assaggia… – e allungò la bottiglia a Petito che, perplesso e timoroso di potersi ferire, a sua volta la avvicinò alle labbra
Complimenti Andrea, una storia originale con personaggi divertenti e ben caratterizzati. Il finale è bello e sorprendente, e a rileggerlo si scopre che c’era un indizio ben nascosto proprio nelle prime battute. Il messaggio è cristallino: carpe diem!
Davvero molto carino e ben congegnato. Molto piacevole da leggere!
Mi piace il significato che (anch’io) leggo oltre la storia in sé
e mi divertono i personaggi che hai ideato, così vivaci e concreti, in poche battute. Bravo Andrea!
Ho letto con interesse tutti e tre i testi che hai scritto per la sezione corti e, devo dire, quello che mi è piaciuto di più è stato proprio questo per la situazione paradossale descritta col giusto ritmo e soprattutto per la simpatia che ho provato per i due grotteschi protagonisti. Complimenti
Una trama ben strutturata e un finale per nulla scontato. Caspita, mi è piaciuto molto!
Grazie a tutti coloro che si sono espressi sul racconto, per me un’emozione che ripaga ampiamente l’impegno di scrivere e partecipare.
Mi piacciono i racconti così, brevi e che vivono di dialogo .Li vedi i personaggi. Molto bravo!
Molto simaptico e piacevole…
Complimenti!
Bravo Andrea, simpatico il tono, scorre veloce, e alla fine si sente la gioia del buon liquido che rallegra la vita e l’amicizia, grazie 🙂