Premio Racconti nella Rete 2020 “La noia di un Dio” di Isella Maria Marina Ingra
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2020La mia terra è controversa, bella e micidiale.
Posti sempre apparentemente nuovi, tutti diversi, sensazioni vive.
Acitrezza é uno di quei luoghi in cui respiri a pieni polmoni, anche in inverno l’aria frizzantina e salata ti fa socchiudere gli occhi e godere i tuoi respiri, profondi come il blu del mare.
Tutto si muove, cresce, si evolve, eppure il paesaggio rimane quello della terra dei pescatori e ovunque ti volgi i faraglioni sono sempre lì a dominare la scena.
Stabili, marini, immortali come le parole di Verga.
Immagina come sono nati, quei faraglioni: prova a socchiudere di nuovo gli occhi e ti troverai in un’ età lontanissima, mai vissuta, primordiale. Vedrai Poseidone posare il suo tridente e, annoiato e nostalgico, disteso di fianco su una lingua di sabbia dorata, sorreggere con una mano la testa stanca, con l’altra mano prendere la sabbia bagnata e farla scorrere tra le dita, chiudendo il pugno. È un gesto che gli piace, che lo calma come la bonaccia dopo la tempesta che lui stesso ha causato a dispetto di uomini coraggiosi e divinità invidiose, ancora quel gesto che ripete.
Sempre allo stesso modo, sempre un pugno di sabbia bagnata sopra l’ altro.
Creò una montagnetta, con quella sabbia bagnata. Guardò attentamente, dimentico dei brutti pensieri, gli piaceva. Allora fece un altra montagnetta, altrettanti pugni di sabbia bagnata.
Rumore assordante delle onde del mare ripetersi.
E ora riapri gli occhi, guarda i faraglioni. Sono sempre lì, montagnette di sabbia bagnata messe lì nel mare dalla noia di un Dio.
A volte non servono tante parole per emozionare. Tu, con questo breve racconto, ci sei riuscita. Più che una storia, una poesia.
Controlla la concordanza dei verbi nell’ultimo periodo:
Crea una montagnetta, con quella sabbia bagnata. Guardò attentamente, dimentico dei brutti pensieri, gli piaceva. Allora fece un altra montagnetta, altrettanti pugni di sabbia bagnata.
Vedo ora che ti chiami Maria Marina. È per questo che hai saputo descrivere così bene il mare? Piaciuto molto.
Grazie mille per il commento (e per la correzione), davvero. Sono felice che, seppur breve, questo racconto ti abbia trasmesso delle belle emozioni.